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Una canzone di cui erano a conoscenza soltanto i più stretti collaboratori del cantautore, canzone che, dopo anni, è stata però riscoperta agli inizi degli anni 2000, ed i mass media l'hanno subito descritta come una profezia che lo stesso Gaetano aveva fatto sulla sua morte tramite l'utilizzo della musica.
Perché profezia?
Anzitutto questa canzone è soltanto una seconda versione. La prima aveva un titolo diverso, ovvero "Quando Renzo morì io ero al bar", ma in tutto, nel testo, vengono soltanto cambiati alcuni dettagli.
La canzone parla di questo giovane, Renzo, che subisce un incidente stradale, (nella prima versione si parlava di una grossa macchina). Il guidatore tenta di soccorrerlo portandolo in tre diversi ospedali romani, ovvero il San Camillo, il San Giovanni e il Policlinico, ma tutti e tre, per varie motivazioni che vengono spiegate nella canzone, non lo ricoverano.
Oramai le prime luci dell'alba stavano spuntando (l'accaduto era successo durante la notte), ma a causa delle mancate cure, Renzo muore.
Per concludere, egli non fu neppure deposto al cimitero del Verano poiché non vi era posto.
Naturalmente, leggendo il testo per intero, si potrebbe intuire come il cantautore, attraverso questa canzone, volesse denunciare la malasanità (ancora oggi ben visibile).
Ecco perchè a questa canzone è stato attribuito il termine di "profezia".
Le cause che hanno determinato la morte di Renzo, sono le stesse cause che hanno portato al decesso anche Rino Gaetano.
Tra la notte dell'1 e del 2 giugno 1981 il cantautore, mentre percorreva la strada Nomentana, per motivazioni che i medici sostengono forse un malore, sbanda con la sua automobile, invadendo la corsia opposta e scontrandosi con un camion di frutta, guidato da Antonio Torres.
Qui inizia la stessa storia di Renzo: innanzitutto sul posto dell'incidente non arrivò un'ambulanza di un ospedale, ma un'ambulanza dei vigili del fuoco, non del tutto attrezzati come lo sarebbe stato se fosse stato mandato da un ospedale qualsiasi.
Rino si sarebbe potuto salvare, oggi forse sarebbe rimasto ancora con noi...
Doveva essere trasportato in un ospedale in cui si trovava il reparto di traumatologia, poiché nell'incidente aveva sbattuto la testa contro il parabrezza e il petto contro il volante.
Il primo ospedale dove fu portato tale reparto non c'era, e questo fu un gesto fatale per il cantautore. Furono contattati altri ospedali perché lo ricoverassero (in totale furono cinque) e fra questi si annoverano i tre ospedali citati nella canzone.
Proprio perché non fu trovato un ospedale per ricoverarlo, Rino Gaetano morì.
Quando il cantautore dovette essere sepolto al cimitero, come nella canzone, non fu deposto al Verano, dove fu spostato solo in un secondo momento grazie all'intervento dei familiari e dei fan.
Certo, non posso dire se sono davvero delle coincidenze o se è stato altro. in questi ultimi anni si è sostenuto per altro che Rino Gaetano sia stato ucciso da una massoneria deviata, conosciuta come "Rosa Rossa", e che sia stato ucciso attraverso la legge del contrappasso di Dante, facendogli fare la stessa fine di Renzo della canzone perché si sostiene che in molte delle canzoni del cantautore, egli avesse inserito dei messaggi in bottiglia che ha voluto inviare alla gente che lo ascoltava e che riguardavano tale organizzazione.
Ma sicuramente una cosa è certa: Rino Gaetano è stato uno dei più grandi cantautori italiani mai esistiti che non soltanto ha caratterizzato gli anni '70, ma come egli stesso aveva intuito, anche le giovani generazioni apprezzano e riascoltato molto Rino Gaetano.
Anche mio fratello si chiamava Renzo ed è morto nel 1974 a 23 anni in un incidente stradale a sesto San Giovanni a Milano uguale alla storia della canzone rifiutato dal ospedale di sesto e morto poi a niguarda a Milano un camion che trasportava vino la travolto ed una Giulia dopo averli tagliato la strada e scappato! Solo oggi ho sentito per la prima volta questa canzone! Riposino in pace Renzo e rino