Pezzi di Vetro, significato

di Francesco De Gregori
Significato della canzone Pezzi di Vetro di Francesco De Gregori
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NO. Adesso ve lo spiego io il significato:

La canzone narra la storia di due individui, lui ragazzo ventenne e lei donna matura. I pezzi di vetro sono ovviamente le avversità della vita che il ragazzo ventenne riesce a superare con facilità perché a vent'anni la vita è facile. La spensieratezza di lui fa innamorare la donna quasi alla follia evocando in lei giorni più facili e leggeri. Lui invece è attratto ma niente di più. Solo quando la donna capisce che non sono fatti per stare insieme e quindi tronca la relazione lui torna da lei chiedendole di continuare la storia d'amore probabilmente come reazione all'abbandono. A questo punto la donna con la sua maturità ed esperienza capisce che il ragazzo non potrà mai darle quello che vuole e quindi pur rimanendo innamorata lo lascia definitivamente.

Ciao a tutti

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"e non hai capito ancora, come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto ciò che hai, però stai bene dove stai"

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"e non hai capito ancora, come mai, gli hai lasciato in un minuto tutto ciò che hai, però stai bene dove stai" Io credo che alla fine lei si sia concessa nonostante sapesse che lui la stava prendendo in giro

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«Passeggiavo con la mia fidanzata di allora in piazza Navona. Tra i tanti artisti di strada c’era uno che mangiava il fuoco e camminava sui cocci di bottiglia a piedi nudi. Ad un certo punto la mia ragazza disse: “Però, che bel ragazzo che è quello!” Finisce qua la storia, fu semplicemente un momento di leggera toccatina di gelosia. Da lì nacque l’ incipit di una canzone autobiografica.»

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http://archiviostorico.corriere.it/2015/marzo/06/mia_gelosia_Pablo_altri_segreti_co_0_20150306_4f0f9294-c3d0-11e4-839c-18538544e6f1.shtml

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Francesco è unico anche perché dà luogo ad uno scatenarsi di interpretazioni critiche dei suoi pezzi (di vetro e non), una vera e propria esegesi, nemmeno fosse Dante, però ci sta tutto, perché le interpretazioni possibili sono numerose ed a volte divergenti. A me questo brano ha sempre dato l'idea di un uomo solo che si barcamena tra le difficoltà e gli incontri della vita, appunto, sopra i pezzi di vetro, come un bounty killer, svolge il suo lavoro (o vive le sue esperienze) e poi se ne va, solo così come era arrivato! Poi nel pensiero di De Gregori non sarà così ma una storia completamente diversa!

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Alfonso

concordo, credo sia maggiormente rivolto a qualità umane più che a un evento romantico. Ma ci può stare...

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Secondo me parla di Gesù che cammina sui pezzi di vetro, ride e sorride.

Quello che si innamora di lui è la tua anima. Insomma secondo me una donna non c'entra affatto. Anche su donna cannone si rivolge a se stesso al femminile per intendere la sua anima. Anche il fatto che" gli hai lasciato tutto ciò che hai ma stai bene dove stai".

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i pezzi di vetro sono i cuori spezzati.. lui è un giovane don giovanni

Un amore sentito e desiderato, ma ostacolato da quella convenzionalità odiata e combattuta dai due che, al tempo stesso, rimarranno succubi di quella strenua lotta continuando a vivere, rispettivamente, le loro vite sentimentali tristi e immobili, lontane dalla fantasia e dall'immaginazione di quell'unico sogno che li ha accomunati e che gli ha permesso di vivere l'emozione di un attimo che entrambi avrebbero voluto che non finisse mai. (Anonimo)

Immagine dell'utente Isabel | 19 Punti
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è un UOMO che cammina sopra i pezzi di vetro, e l'ostinazione ha vinto su tutto, anche sulla paura. Non ci sono tutte queste cose da interpretare, è tanto evidente: dice cose che ci si può permettere di dire a vent'anni, solo, con la coscienza di un uomo. La donna nel pezzo ha un ruolo puramente accessorio.

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«Passeggiavo con la mia fidanzata di allora in piazza Navona. Tra i tanti artisti di strada c’era uno che mangiava il fuoco e camminava sui cocci di bottiglia a piedi nudi. Ad un certo punto la mia ragazza disse: “Però, che bel ragazzo che è quello!” Finisce qua la storia, fu semplicemente un momento di leggera toccatina di gelosia. Da lì nacque l’ incipit di una canzone autobiografica.»

non è una canzone d’amore ma quasi un manifesto programmatico, una filosofia esistenziale, una scelta di vita e quant’altro. C’è chi vede nella descrizione “due anime e un sesso di ramo duro al cuore” persino la doppiezza, l’inganno, ma per me è sempre significato solo l’aspetto più profondo delle cose, il saper vedere in modi differenti. Posso parlarne per ore… dell’uomo che cammina sui cocci di qualcosa mandato in frantumi per scegliere la propria libertà, il proprio modo di vedere e vivere il mondo. Che sa mandare in frantumi le convenzioni, senza diventare clown, condividendo, restando proprietario di se stesso.

..

da qui http://capellidifata.it/forum/index.php?topic=14754.0

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secondo me hai colto il vero senso della canzone !!!

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'condividendo, restando proprietario di se stesso'....che poi gli da la forza e il coraggio, e anche la confidenza di dire 'ti amo'.

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«Passeggiavo con la mia fidanzata di allora in piazza Navona. Tra i tanti artisti di strada c’era uno che mangiava il fuoco e camminava sui cocci di bottiglia a piedi nudi. Ad un certo punto la mia ragazza disse: “Però, che bel ragazzo che è quello!” Finisce qua la storia, fu semplicemente un momento di leggera toccatina di gelosia. Da lì nacque l’ incipit di una canzone autobiografica.» Intervista sul CorSera del 6 marzo 2015 a 40 anni dall' LP.

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secondo me la donna si innamora di questo uomo pieno di vita e fantasia ..che riesce a star bene ed andare oltre nonostante le difficoltà che con la donna più matura incontra,vive la vita con leggerezza spensierato ..e a lei piace questo di lui..si dona completamente lo ama ..ma sa che l uomo che cammina sui pezzi di vetro ..tante avventure .. con gli potrà dare altro ..e lei sta bene dove sta ..in un minuto gli da tutto ..ma sta bene dove sta..nella sua vita.

Il punto di vista di un terzo che guarda una donna innamorarsi di un ragazzo libero che vive la sua vita al di là delle piccole sofferenze con cui gioca, padrone della propria vita ( "lui risponde serio è mia" ).

Tale donna decide di non lasciare questo ragazzo che le chiede di non rimanere ferito e "lascia in un minuto tutto quel che ha" per stare con lui.

Immagine dell'utente Marco | 14 Punti
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«Passeggiavo con la mia fidanzata di allora in piazza Navona. Tra i tanti artisti di strada c’era uno che mangiava il fuoco e camminava sui cocci di bottiglia a piedi nudi. Ad un certo punto la mia ragazza disse: “Però, che bel ragazzo che è quello!” Finisce qua la storia, fu semplicemente un momento di leggera toccatina di gelosia. Da lì nacque l’ incipit di una canzone autobiografica.»

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"Anonimo" ?!!!! Anonimo ha scritto: «Passeggiavo con la mia fidanzata di allora in piazza Navona. Tra i tanti artisti di strada c’era uno che mangiava il fuoco e camminava sui cocci di bottiglia..........A me sembrano parole che escono dalla bocca proprio di De Gregori!

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Non sono d'accordo.
"Gli hai lasciato in un minuto tutto quel che hai, PERO' stai bene dove stai, se lo avesse seguito non ci sarebbe un contrasto che richiede una preposizione avversativa.
Peraltro a Roma "stare bene dove stai" è proprio un altro modo di dire "da qui non mi muovo, va bene così"

Mi pare lampante che sia una metafora per indicare la disillusione della " juventud rebelde " post-sessantottina ( Niente a che vedere col circo, nè acrobati nè mangiatori di fuoco ), filtrata attraverso gli occhi di un contestatore cresciuto e "imborghesito" ( "È quattro giorni che ti amo" con evidente riferimento ai famosi " quattro giorni del governo Spadolini " ) che si conclude con un' amara presa di coscienza ( mi hai lasciato in un minuto tutto quel che hai. Però stai bene dove stai )

Immagine dell'utente Maria | 25 Punti
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«Passeggiavo con la mia fidanzata di allora in piazza Navona. Tra i tanti artisti di strada c’era uno che mangiava il fuoco e camminava sui cocci di bottiglia a piedi nudi. Ad un certo punto la mia ragazza disse: “Però, che bel ragazzo che è quello!” Finisce qua la storia, fu semplicemente un momento di leggera toccatina di gelosia. Da lì nacque l’ incipit di una canzone autobiografica.» Intervista sul CorSera del 6 marzo 2015 a 40 anni dall' LP.

La fidanzata di Francesco si invaghisce dell'artista di strada. Libero e spensierato. È il racconto di una mega rosicata

Immagine dell'utente Colbacco | 46 Punti
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