Richiesto da Assunta
Pubblicato 29 aprile 2015
Ultima interpretazione 16 ottobre 2018
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Gianna in realtà era un transessuale che fece scalpore all'epoca per lo scandalo Nicoletti (credo si chiamava cosi, non ne sono sicuro) questi frequentava questa donna e fu beccato in seguito lo scandalo.
Se ci fate caso nella canzone ci sono chiari riferimenti a questo: ma la notte la festa (il magna magna inteso come festa) è finita, evviva la vita la gente si sveste e comincia un mondo, un mondo DIVERSO (all'epoca non era, come del resto ora, benvista la cosa) ma (pursempre) fatto di SESSO... Chi vivrà, vedrà (pensava che sarebbe stato normale con il passare del tempo...
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"Gianna" aveva portato Rino Gaetano al successo anche nei confronti del grande pubblico, ma Rino non amava molto questa canzone. Non perché come molti intellettuali, cantautori impegnati, radical chic, rifiutasse il facile successo, ma perché temeva la canzone fosse fraintesa e che il successo fosse dato dal pensare che fosse una canzonetta dalle strofe e rime facili "Gianna, Gianna, aveva un coccodrillo e un dottore Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l'amore" In realtà come in tutte le canzoni di Rino dietro a rime strampalete, ai non sense, ai doppi e tripli sensi, ci sono analisi profonde. Ho sempre pemsato che Gianna fosse una canzone su una ragazza un po' dai "facili costumi", Infondo erano gli anni dell liberazione sessuale, ma non mi stuiprei se @mattia nel scrovere che Gianan era un trans, avesse ragione.
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Per me invece si Tratta semplicemente di "Gianna" una Ragazza che sosteneva "tesi e illusioni" come succede per tante altre ragazze della sua età quando tra i banchi di scuola sognano il loro mondo incantato ma che poi la vita costringe a confrontarsi con una realtà ben diversa.. Per cui inizia ad affiancarsi ad un "dottore" inteso come una persona che riveste una certa rilevanza nella società con il quale lei si ritrova non perché innamorata di lui ma semplicemente perché così facendo sente di occupare lei stessa una sorta di ruolo di Frist Lady.... il "coccodrillo" sempre a mio avviso stà ad indicare "lusso" come potrebbero essere le scarpe o una borsa... Poi si passa ad un altra fase in cui La povera Gianna diventa materialista al cento per cento, infatti non crede più alle "canzoni e UFO" nel senso che smette di sognare e pensa solo alle cose razionali tipo il Tartufo (sempre inteso come bene lussuoso... I soldi per intenderci ) e sullo sfondo di tutto questo dramma di Gianna c'è il ritornello che afferma che mentre di giorno molte persone cercano di far del proprio meglio per restare nelle proprie "righe" sul posto di lavoro o comunque nella routine.. L'essere umano sente spesso di notte (inteso come tempo libero in cui si sente meno controllato) il bisogno di svestirsi della propria maschera seriosa e in linea coi binari della perfezione per mostrare il suo lato nascosto che in qualche modo potrebbe sembrare perverso rispetto al mondo dell'apparire quotidiano......
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Anch'io scrivo canzoni e questo (oltre all'essere a conoscenza di certi dettagli e saperli collegare) mi ha aiutato a comprendere cosa Rino Gaetano intendesse dire veramente con questo brano.
Quelli che sono andati più vicino al vero significato sono Patrizio e Raniero nella prima parte del suo commento. Non c'entrano transessuali, riferimenti alla politica o altre generiche pseudo metafore sulla vita.
In 'Gianna' Rino parlava di una ragazza (che nella realtà aveva un altro nome) e racconta parte della sua storia (vera, un noto fatto di cronaca), per cui anche i riferimenti sono reali. Un accenno alla sua vicenda si trova anche nel brano 'nuntereggae più', perché Rino genialmente 'disseminava' i suoi testi di indizi reali e, quando qualcosa gli stava veramente a cuore, da qualche parte saltava fuori qualche accenno.
Inoltre il significato dell'ultima parte del brano non c'èntra nulla col resto. Infatti nell'esibizione Sanremese non a caso quella parte è stata cantata dai 'Pandemonium' (e nelle incisioni da un coro), perché lì non è più Rino a raccontare le vicende di 'Gianna' ma sono altri che si rivolgono a lui (Rino).
Con questo brano (come con altri) Rino non ha rivelato nulla che non fosse già di pubblico dominio. La sua 'colpa', in quanto autore di canzoni (che verosimilmente ne ha causato la tragica morte che tutti conoscono), è stata quella di trattare temi 'tabù' e (anche) quella di portare all'attenzione dell'opinione pubblica certi fatti, anche se molto 'datati', segno che anche a decenni di distanza di certe cose è meglio nemmeno parlarne.
Rino sapeva bene cosa rischiava a svelare certi fatti (successivamente l'ha anche detto chiaramente in un'intervista) ma non riusciva ugualmente a stare zitto. Come altri, non scriveva per il gusto di fare canzonette ma, il suo bisogno di parlare, di far sapere, di svelare verità palesi o nascoste, di mettere a nudo certi fatti lo spingeva a comporre.
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Io credo che avesse un significato un po 'leggero, e per questo la portò a Sanremo per prenderli in giro, non li riteneva all'altezza di una canzone più profonda.
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Rino in un intervista che si può rivedere anche su youtube, spiega che Gianna è ispirata da un testo di majakovskij "inno alla buztarella", di conseguenza credo parli di politica e corruzione. Quando dice Gianna prometteva pareti e fiumi, fa riferimento alle promesse elettorali di "pareti" case e "fiumi" acqua.
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Gianna è Rino Gaetano stesso il quale ama "tesi e illusioni" oltre che il sesso. Si intuisce che viene invitato ad entrare in ambienti occulti nei quali però non si trova bene.
Lo dimostra il fatto che il motivo introduttivo parla di libertà e sesso mentre il ritornello inizia con "Ma" che indica un cambio di prospettiva. Dopo il "Ma" si dicono cose apparentemente contrastanti : "La festa è finita" che significa che "non si scherza più", "Evviva la vita, la gente si sveste" che significa la disinibizione totale, "un mondo diverso" è un riferimento a riti iniziatici e orgiastici.
Perchè mai Rino Gaetano avrebbe dovuto insieme quel "Ma" tra il motivo introduttivo spensierato e il ritornello che parla di orge ? L'unica motivazione plausibile è la denuncia nascosta (in quanto pericolosa) dei comportamenti dei circoli occulti in cui era entrato e da cui voleva uscire.
Dopo pochissimi anni dopo "Gianna sosteneva", Rino Gaetano muore in un incidente d'auto, scenario usato abitualmente dalla massoneria per eliminare i propri nemici o aspiranti fuoriusciti.
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Sicuramente c'è di mezzo la liberazione sessuale, e mi sembra ci sia anche un riferimento al fatto che Gianna le venga detto che fai? dove vai? come se volessero controllarla, etc. Effettivamente non capisco eventuali riferimenti a coccodrillo e dottore.
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Per me Gianna era una Gold Digger del 70,cioè una donna che cercava successo e denaro facile, basta vedere il fatto quando dice:” Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo” ovvero che sapeva quello che voleva ovvero soldi facili. Anche quando dice:” Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l’amore” si riferisce al fatto che come scritto prima, era una donna libera, ma per me faceva tutto per i soldi. Anche nel finale si sente “chi la prende e chi la da” come per dire che lei faceva sesso per convenienza. Non sto assolutamente dicendo che era una prostituita, era una donna che voleva arrivare in alto attraverso gli uomini.
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Non conoscendo molto Rino Gaetano ne le mutazioni sociali in Italia, rimetto quello che sento nel contesto del post-maggio francese. Rivolta contro l'autorità sui corpi, l'autorità moralizzante e sulle diverse restrizioni imposte alle donne. Gianna è per me una donna che reclama e vive una nuova liberazione sotto molti punti di vista
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Secondo me Gianna è una ragazza che "sa quello che vuole", o meglio: tira dritto come se lo sapesse e non si lascia deviare da chi pretende di sapere meglio di lei. È un'esperienza molto comune, credo, per ogni donna... Quante volte ci viene detto: "sorridi! Con chi ce l'hai? Ti ho fatto qualcosa?" E quante volte gli uomini cercano di venderci significati arcani, una visione del mondo... E incidentalmente poi ci portano a letto o per lo meno ci provano. Gianna però è una che tira dritto per la sua strada, e questo significa anche rinunciare alladimensione "mistica" "arcana" e "filosofica" della vita e magari dare l'impressione che sei una musona o incazzata. Per questo dice Gianna difendeva il suo stipendio dall'inflazione e Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo, perché è una tipa laica che bada al suo e magari non ha una visione poetica del mondo ma molto buon senso.
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Gianna non credo faccia nessun riferimento a droghe o quant'altro di cosi strambo, potrebbe avvalersi la tesi che sia girata su un Transessuale mi convincerebbe di più dato il periodo, come citato del liberamento del pensiero sessuale. D'altro canto il fatto che citasse cose no sense (come di solito del Grande Rino) molte frasi quali anche ad esempio il coccodrillo ed il dottore stavano lì solo perché suonavano bene con la canzone e perciò stavano bene lì, naturalmente senza un retro significato. Si dice anche che fosse una ragazza che doveva decidere tra una carriera legata alla politica o ad un forte amore ma che alla fine segui entrambe. Solo Rino può sapere cosa significassero davvero le sue poesie. Ps come fonti ho utilizzato le cose dette da alcuni suoi vicini in un documentario e non ho inventato nulla
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Gianna, Gianna, Gianna sosteneva tesi e illusioni
Gianna, Gianna, Gianna prometteva pareti e fiumi
Gianna, Gianna, aveva un coccodrillo e un dottore
Gianna non perdeva neanche un minuto per fare l'amore
Ma la notte la festa è finita, evviva la vita
la gente si sveste, comincia un mondo
un mondo diverso, ma fatto di sesso, chi vivrà vedrà
Gianna, Gianna, Gianna non cercava il suo pigmalione
Gianna difendeva il suo salario dall'inflazione
Gianna, Gianna, Gianna non credeva a canzoni o UFO
Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo
Ma la notte la festa è finita...
Ma dove vai, vieni qua, ma che fai
dove vai con chi ce l'hai, vieni qua, ma che fai
dove vai con chi ce l'hai, di chi sei, ma che vuoi
dove vai con chi ce l'hai
butta là, vieni qua, chi la prende e chi la dà
dove sei, dove stai, fatti sempre i fatti tuoi
di chi sei, ma che vuoi, il dottore non c'è mai
non c'è mai, non c'è mai, tu non prendi se non dai
vieni qua, ma che fai, dove vai con chi ce l'hai...
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