Stranizza d'amuri, significato
di Franco Battiato
- Richiesto da ingiz
- Ultima interpretazione:
- Interventi 4 / Visualizzazioni 14940 / Annotazioni 4
L'amore in tempo di guerra
Sicilia, luglio 1943?
Probabilmente gli Alleati sono già sbarcati.
Nella valle di Scammacca, in cui giocava da piccolo, Battiato immagina i carrettieri che, nei loro lunghi viaggi, ogni tanto si fermavano per fare i loro bisogni su cui poi cominciavano a ronzare i mosconi, mentre i bambini andavano a caccia di lucertole...
A caccia di lucertole!
Lo facevo anche io da piccolo!
Scene selvagge di una campagna estiva, impresse nei ricordi. Basta chiudere gli occhi.
E il treno che passava sotto il cavalcavia. La scuola appena finita. La libertà.
Scena identica. Quadretto perfetto: colori, odori, strade bianche, polvere e calura estiva.
Parte il vibrafono e a seguire si appaiano basso e batteria (un certo Tullio de Piscopo al ritmo di 7/4).
Poi il violino ipnotico di Giusto Pio
Un preludio musicale e subito si entra nel cuore della vicenda.
Un uomo, probabilmente giovane, man mano che passano i giorni si sente la febbre nelle ossa. Con tutto che fuori c'è la guerra. I problemi dovrebbero essere altri. E invece no.
Stranizza d'amuri
E poi di nuovo, incontra lei per strada e si sente una scossa nel cuore, con tutto che fuori si muore, non muore il desiderio
Stranizza d'amuri
Romantico?
Non saprei.
...ma secondo me c'è qualcosa di più.
Mi viene in mente Darwin: la specie assicura la propria continuità nel tempo soprattutto se sa adattarsi ai cambiamenti, se sa superare le difficoltà.
La guerra non è un momento difficile?
Quando preparavo la tesi mi imbattei in una zona boscata con scarsissima fertilità. Il terreno sarà stato profondo neanche un palmo, roccioso. Vidi un cerro che cresceva stentato. Le querce, di solito, prima che vadano in fiore ci mettono almeno 15-20 anni. Quello no. Ne aveva solo 6 e aveva già le infiorescenze maschili.
Era in difficoltà, su quel terreno inospitale, ma Madre Natura probabilmente voleva accorciare le tempistiche. Una stranezza no?
Stranizza d'amuri.
Sicilia, luglio 1943?
Probabilmente gli Alleati sono già sbarcati.
Nella valle di Scammacca, in cui giocava da piccolo, Battiato immagina i carrettieri che, nei loro lunghi viaggi, ogni tanto si fermavano per fare i loro bisogni su cui poi cominciavano a ronzare i mosconi, mentre i bambini andavano a caccia di lucertole...
A caccia di lucertole!
Lo facevo anche io da piccolo!
Scene selvagge di una campagna estiva, impresse nei ricordi. Basta chiudere gli occhi.
E il treno che passava sotto il cavalcavia. La scuola appena finita. La libertà.
Scena identica. Quadretto perfetto: colori, odori, strade bianche, polvere e calura estiva.
Parte il vibrafono e a seguire si appaiano basso e batteria (un certo Tullio de Piscopo al ritmo di 7/4).
Poi il violino ipnotico di Giusto Pio
Un preludio musicale e subito si entra nel cuore della vicenda.
Un uomo, probabilmente giovane, man mano che passano i giorni si sente la febbre nelle ossa. Con tutto che fuori c'è la guerra. I problemi dovrebbero essere altri. E invece no.
Stranizza d'amuri
E poi di nuovo, incontra lei per strada e si sente una scossa nel cuore, con tutto che fuori si muore, non muore il desiderio
Stranizza d'amuri
Romantico?
Non saprei.
...ma secondo me c'è qualcosa di più.
Mi viene in mente Darwin: la specie assicura la propria continuità nel tempo soprattutto se sa adattarsi ai cambiamenti, se sa superare le difficoltà.
La guerra non è un momento difficile?
Quando preparavo la tesi mi imbattei in una zona boscata con scarsissima fertilità. Il terreno sarà stato profondo neanche un palmo, roccioso. Vidi un cerro che cresceva stentato. Le querce, di solito, prima che vadano in fiore ci mettono almeno 15-20 anni. Quello no. Ne aveva solo 6 e aveva già le infiorescenze maschili.
Era in difficoltà, su quel terreno inospitale, ma Madre Natura probabilmente voleva accorciare le tempistiche. Una stranezza no?
Stranizza d'amuri.
6
reazioni a questo significato
Che cose poetiche dici, grazie, stranizza d'amuri, un momento in cui ci sentiamo natura, come dei cerri inaspettatamente in fiore. Amo come la natura crei delle leggi per poi poterle infrangere!
Che belle queste sonorità' che ricordano la Sicilia...
Marianna
Marianna
0
reazioni a questo significato
Secondo me questa canzone è autobiografica, un'ode all'amore fra due giovani più forte della guerra, strano come la vita, e in quell'amore c'è, irreristibile il suo destino. Quell'amore lega due persone che un giorno daranno al proprio figlio il nome di Francesco Battiato.
Francesco
Francesco
0
reazioni a questo significato
Significato più votato
Sulla genesi dell'album rinvio al libro Battiato. La voce del padrone, Roma, 2018, dove l'autore Fabio Zuffanti si sofferma anche su questo brano, cercando di illuminarne il significato.
Alla stranezza che Battiato scriva delle canzoni d'amore, tema l'amore mai troppo nelle corde del cantautore catanese, si affianca la sensibilità e la profondità con cui egli affronta questo tema nei pochissimi brani che gli dedica.
In Stranizza d'amuri egli parla della capacità dell'amore di sopravvivere a qualsiasi contesto, anche il più negativo. E lo fa attraverso il racconto di una coppia che è innamorata nel bel mezzo della guerra ma che, "nonostante l'orrore che li circonda, sentono che il loro sentimento non cede, non muore, rimane puro e stabile" (cit., p. 243).
Si tratta di un brano profondamente attento e calibrato, che insiste sulla levità dell'amore come unico sentimento capace di agire da contrappasso alla guerra e dell'intensità del sentimento, in grado di creare uno spazio privato e intimo, come privato e intimo, famigliare è il dialetto (quello catanese) con cui la canzone è scritta.
Che significato ritroviamo in Stranizza d'amuri?
La canzone narra una vicenda che si svolge piedi dell'Etna, luogo dell'infanzia di Franco, "che nasce 23 marzo 1945 a Ionia, in provincia di catania, comune che, durante l'epoca del fascismo, riuniva le antiche amministrazioni di Riposto e Giarre, tornate politicamente autonome alla fine della II Guerra Mondiale"; fonte.
Con tutto che fuori c'è la guerra, sento un fremito, una trasformazione del corpo, che va dal cuore alle ossa. L'amore ha messo qui in atto il suo potere trasformante e sebbene il contesto sia bellico, la guerra diventa una sorta di sfondo, di sottofondo, mentre il sentimento ha la forza di ergersi a protagonista.
Riporto qui un'illustrazione di Viola Niccolai dedicata proprio a questo brano.
Ecco alcune versioni note di questa canzone, reinterpretate da altri autori:
https://www.youtube.com/watch?v=1-eSaGKtUbQ
https://www.youtube.com/watch?v=IMAfCdVRHV4