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Secondo me parla almeno in parte della morte e della consapevolezza della morte "ho viaggiato fino in fondo nella notte e stava nevicando e ho visto un grande albergo con le luci spente e ho avuto un po' paura ma nemmeno tanto" sembra fare riferimento a quei momenti in cui ci capita di avere coscienza della morte (credo possa valere solo per la propria) in un modo diverso dal solito, meno drammatico e razionale. Ma questa sensazione di infinito dura un istante e appena la si razionalizza scompare, come un riflesso sull'acqua o una bolla di sapone. Non la si può nominare per fermarla e razionalizzarla e allora "lascia che cada il foglio dove sta scritto il nome". Direi poi che i versi "la strada andava avanti e io slittavo dolcemente" ricordano "e il naufragar mi è dolce in questo mare". E poi anche il secondo ritornello "alle mie spalle il giorno si stava consumando ed ho provato un poco di tristezza ma nemmeno tanto" sembra quasi che l'uomo in quei momenti colga la pace che la morte porta con sé e quasi ironicamente può osservare che si, la vita che svanisce è una cosa triste, ma nemmeno tanto.
Aggiungo ancora che la morte la si intende anche come la morte delle cose, il divenire nel mondo, e come in un libro ogni pagina cade sulla precedente cancellandola, cosi ogni istante cancella il precedente sovrapponendosi. La canzone cita infatti anche Eraclito "non ci si può bagnare due volte nello stesso fiume" e poi nella seconda strofa dice anche "domani sarà tempo di cose nuove". La drammaticità aumenta nel momento in cui, dopo la metafora delle pagine del libro, De Gregori sentenzia che "alla fine del libro non c´è spiegazione" che non lascia molte speranze di un assoluto possibile che contenga e domini il destino caduco delle cose. Ma d'altra parte il ritornello ci dice che questa visione del mondo consente di slittare dolcemente sulla follia
Sinceramente mi sembra più parlare del tempo che si passa ancorati alla propria confort zone (persone, cose, situazioni) che ci impedisce di accogliere il nuovo metre i giorni svaniscono. Mi sembra una presa di coscienza "domani sarà il tempo di cose nuove". Pezzo stratosferico