Richiesto da Giulia vergari
Pubblicato 16 agosto 2014
Ultima interpretazione 26 febbraio 2018
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Tutto quello che vedi e che c'è fuori di te non è la realtà, è l'interpretazione che gli uomini danno alla realtà. L'unica realtà è quella che senti dentro di te, le emozioni, le angosce, la voglia di lasciarti andare anche via, la voglia di vivere, gli attimi di felicità e quelli di profondo sconforto, la voglia di donare ancora amore, la grande solitudine che senti dentro.
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: "...è una musica meravigliosa: solo che arrivare dalla strofa al ritornello era "lungo". avevo paura di finire le cose da dire prima di arrivarci. Insomma se avessi affrontato le cose col cervello, non ci sarei mai riuscito. l'ho affrontata con lo stomaco, col cuore: mi sono lasciato andare ed è venuta fuori la canzone.. (Vasco Rossi)
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Anche io ho trovato delle parole di Vasco Rossi su questa canzone:
La musica di Riva era straordinaria. E straordinariamente difficile da riempire di parole che avessero un senso fino alla fine. Una bella sfida… Non riuscivo a credere di avercela fatta!
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A me evoca la bramosia di stare bene di riuscire a vivere una favola nonostante fuori ci sia un mondo dove c'é chi vince e chi muore...non essere tra i perdenti...quelli che mollano. Essere tra quelli che realizzeranno il proprio sogno ?
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Guarda, guarda là,
guarda la città,
quante cose che
sembrano più grandi,
sembrano pesanti
guarda quante verità,
quante, tutte qua,
quante, quanti che
corrono felici,
guarda nei prati,
cosa non farei,
io non voglio correre
e tu non riderai,
cosa non darei,
per stare su una nuvola.
Grande la città, grande,
guarda là.
Grandi novità
macchine veloci, genti più capaci
guarda quante società
quante non si sa
quanti vincono, altri muoiono
io non lo so
cosa non farei
io non voglio perdere
non ridere
cosa non darei
per vivere su un'isola.
Cosa non farei, io non voglio perdere
non ridere
cosa non darei
per vivere una favola.
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