Vita spericolata, significato
di Vasco Rossi
- Richiesto da Francesco
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il famigerato Roxy bar a quanto si dice non e' mai stato frequentato realmente da Vasco Rossi, era in centro a Bologna quando io studiavo a 50 metri dallo stesso sotto i portici.

Già non lo aveva mai frequentato, addirittura non lo conosceva per niente, Red Ronnie lo accompagnò nel 1983 in quel bar. E poi il proprietario ci marciò forte sul nome del suo bar e soprattutto inventando che era sempre frequentato dal Blasco, diventando poi una meta per i fan di Vasco.
il significato della canzone è evidente anche perché in quegli anni Vasco conduceva veramente una vita spericolata, ma questo non vuol dire che sia da prendere ala lettera. Intanto, com'è stato scritto, sembra che Vasco non sia stato un frequentatore abituale del Roxy Bar e poi Vasco è noto per essere uno che critica i difetti delle persone e della società compreso se stesso. Forse in questa canzone, Vasco vuole dire che questa vita spericolata con dei problemi "ognuno a rincorrere i suoi guai" e irreale "come quelle dei film" non è poi così bella e ideale. Che l'abbia scritta anche per se stesso?
Nessuno nota il ribaltamento nel senso della canzone quando dice "o forse non ci incontreremo mai ognuno a rincorrere i suoi guai ognuno col suo viaggio ognuno diverso ognuno in fondo perso per i fatti suoi".
Esistono diversi momenti nella canzone.
Un momento di giovanile voglia di vita spericolata che sembra essere in corso al momento della scrittura che si chiude con " e poi"
Quell' "e poi" introduce un possibile futuro da star in cui ci vedremo tutti al Roxy bar " e un secondo (molto più) possibile futuro: "o forse non ci incontreremo mai......" meno sognante e più reale.
Nell' interpretazione piú cupa e malinconica appare una nota di solitudine. Conoscendo altri testi di Vasco è abbastanza chiaro che quest' ultima descrizione parla della sua personale paura del futuro.
Credo che la canzone sia forte proprio per la capacitá genuina di fare incazzare i benpensanti col quadretto del giovane spericolato mentre la sua paura è di diventare un giorno come loro: vecchio dentro.
Significato più votato
Vita spericolata nasce nel 1983 e il successo è immediato, sia per il testo “forte”, un pò fuori dalle righe, e soprattutto dalle norme, insomma un testo che penetra nel cuore dei giovani, nel loro spirito, nelle ambizioni e nel modo di rapportarsi alla vita; sia per l’eccellenza della musica in sé. La canzone rispecchia pienamente un modo di intendere l’esistenza, che tutti, almeno una volta nella vita, hanno pensato o detto, e che lui, il grande Vasco Rossi, ha cantato con maestria, facendo sì che diventasse un classico del suo fornitissimo repertorio; tutt’ora, d’altronde, essa è riproposta nei concerti con grande entusiasmo da parte del pubblico, il quale a distanza di anni ricorda perfettamente. Dunque, come non fare breccia nell’animo dei giovani quando si parla di “una vita piena di guai”, “che se ne frega di tutto”, e soprattutto di “una vita che non è mai tardi… che non si sa mai”… ossia di una vita “maleducata” o “spericolata”?
Vita spericolata ha creato inoltre un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del cantante rock attraverso il Roxy bar, famoso bar bolognese citato nella canzone, che è diventato un vero è proprio luogo di culto e di incontro, dove esprimere l’ammirazione per Vasco Rossi… insomma, è diventato il bar di Vasco Rossi (e concedetemi la ripetizione), quello stesso bar, dove lui si sarebbe ritrovato (come le star) a bere del whisky… oppure no. quando ascolti Vita spericolata hai un senso di adrenalina, di una vita pensata fuori dalle norme, dalle abitudini, dagli schemi che la società ci impone, di voglia di fare chissà che cosa… l’importante è che resti un pensiero, un semplice momento per evadere dalla realtà (come quando si leggono i romanzi e ci si identifica in qualche personaggio della storia) - e da non confondere con vita autentica, quella di tutti i giorni, poiché alla fine è questa quella che va vissuta
soprattutto "vita che se ne frega di tutto" Questo é Paolo Bertani di Modena che fra l'altro ha gli stessi occhi di Vasco. Occhi che guardano senza vedere