Le acciughe fanno il pallone, significato

di Fabrizio De Andrè
Significato della canzone Le acciughe fanno il pallone di Fabrizio De Andrè
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Le acciughe fanno il pallone è un testo che De Andrè scrive assieme ad Ivano Fossati ed è contenuto nell’album Anime Salve ( il tredicesimo di De Andrè, del 1996). 
I due cantautori, genovesi entrambi, sembrano rifarsi alle leggende e alle cronache popolari della loro città e alla vita dei pescatori, vacillanti all’oscillare del prezzo di una cassetta di pesce. 
Scrive Nicolò Zancan: 

A Genova la storia si tramanda da generazioni. Al principio del mondo, le acciughe erano stelle. Fu la luna, invidiosa della loro luminescenza, a cacciarle in mare. Ecco perché tornano in superficie ogni volta, attirate dal miraggio artificiale delle lampare. Vorrebbero ricongiungersi al cielo, ma finiscono nelle reti. I pescatori di acciughe sono pescatori di stelle, in qualche modo 

Fonte

Le acciughe vengono pescate solo nelle notti in cui non vi è luna piena. La luce della luna ostacolerebbe la pesca che avviene grazie ai fari delle lampare: "Le acciughe sono pescate durante la notte. Nel buio, infatti, sono attirate da una forte luce (lampara) posta su una piccola barca che staziona in mezzo al mare; una volta attirate sotto la barca le acciughe sono accerchiate con la rete (cianciolo) e pescate" (fonte).
Questi piccoli pesci argentei e scintillanti si confondono con le stelle, dunque, (le stelle Engrauline) e a loro volta confondono le luci del firmamento cui vorrebbero tornare, con le lampare che le cattureranno (come canterà pure qualche anno dopo Mannarino ne Gli Animali). 

Perchè ogni tanto qualche compagno scompare?
Perchè è stato preso
Dalla rete del pescatore
Ma ce sarà un modo per non farsi acchiappare?
Bisogna sapé distingue
La luce delle stelle da quella delle lampare
.


Il significato di Le acciughe fanno il pallone invita a cogliere l’attimo, come suggerisce con forza l’immagine d’apertura.
Le acciughe infatti scappano in branchi, raccogliendosi in un vortice simile a un enorme pallone. Esse sono cacciate dall’alalunga (Tunnus Alalunga) e danno vita a una forma come questa riportata qui sotto:

Le acciughe fanno il pallone per difendersi dall'alalunga
Le acciughe fanno il pallone per difendersi dall'alalunga


É in questo frangente che il pescatore deve essere lesto e gettare le sue reti, prima che l’alalunga si divori tutti i piccoli pesci e a lui non resti nulla.

Oltre al significato del carpe diem quale grosso tema portante, credo che non sia secondario che il titolo scelto da De Andrè sia proprio il gesto collettivo di protezione che le acciughe fanno nel tentativo di fuggire alla mattanza: "fanno il pallone".

L’atto repentino del pescatore, il suo personale carpe diem per catturare l'intero branco, coincide infatti con un'altra azione del branco stesso. Le acciughe nel momento della pesca sono a ben vedere già alle prese col tentativo di scappare e il loro   "fare il pallone" è la risposta alla prima minaccia è loro fatale. Emerge dunque l'inesorabile destino delle acciughe che, per sottrarsi alla morte per mano dell'alalunga creano le condizioni per un secondo destino, altrettanto triste, che è morire per mano del pescatore.
ll pescatore in tutto questo mi sembra profondamente consapevole del 'gioco' in cui è inserito e infatti stringe forte tra le mani una bottiglia di spirito/alcool che qui mi pare possa acquisire una doppia valenza: la soluzione alcolica sarà infatti in grado di regalargli “sorso di vena dolce che liberi dal male”. Lo libererà dal male di cui si è fatto artefice, proprio come una preghiera in cui lo Spirito Santo ci libera.

É dunque un viaggio senza speranza quello dei piccoli pesci, in antitesi all’immagine delle viaggiatrici che passano sotto le reti stese al sole ad asciugare. Diversamente dalle acciughe, le viaggiatrici non si fanno catturare e in questo senso la figura femminile che evocano si fa forma icastica dell'amore fuggevole (“in mare c’è una fortuna, che viene dall’oriente, che tutti l’anno vista e nessuno la prende”).

Le acciughe fanno il pallone può forse poi far riferimento a una seconda leggenda, che proviene dal panorama delle fiabe popolari russe: Il pesciolino d'oro di Pushkin.

Accostando questa leggenda al testo di De Andrè affiora allora forse anche un'ulteriore sfumatura al significato: il desiderio incontenibile del pescatore (e dell’uomo in generale) di cogliere comunque questo momento prima che sfugga definitivamente (le acciughe, così come il pesce d’oro in grado di esaudire qualsiasi richiesta), rimanendo pur sempre un pescatore in cerca di una via per redimersi, di un “sogno che mi consola”, di una “bocca che mi innamora”. Lettura che sottolinea l'ineluttabilità della sorte del pescatore stesso e lo fa essere al pari delle acciughe. Come se Le acciughe fanno il pallone volesse significare in ultima analisi l'impossibilità, al fondo, di poter scegliere.
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Cosa si intende per "le viaggiatrici che passano sotto le reti stese al sole ad asciugare"?

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É dunque un viaggio senza speranza quello dei piccoli pesci, in antitesi all’immagine delle viaggiatrici che passano sotto le reti stese al sole ad asciugare. Diversamente dalle acciughe, le viaggiatrici non si fanno catturare e in questo senso la figura femminile che evocano si fa forma icastica dell'amore fuggevole (“in mare c’è una fortuna, che viene dall’oriente, che tutti l’anno vista e nessuno la prende”).

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Complimenti per la chiarezza

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Non solo, un significato ulteriore, legato al tema della solitudine e delle libertà, è che non sempre fare forza di gruppo ti può salvare e può farti del bene. Proprio perché il pescatore ha la possibilità di pescare le acciughe nel momento in cui fanno il pallone, fanno gruppo. Ma allo stesso tempo fare gruppi è alla base dell' istinto di sopravvivenza dell' uomo, è una grande forma di difesa nei confronti di un nemico estraneo. Peccato che ci sono altre cose a cui l uomo non può sfuggire se non, magari, percorrendo il cammino della propria solitudine

Immagine dell'utente ingiz

Grazie Armando, il tema che suggerisci è davvero importante e trovo la tua lettura particolarmente calzante alla scrittura di De Andrè. Ti ringrazio per averla sottolineata, concordo sul fatto che il rapporto gruppo/individuo sia un altro motivo tra gli assi portanti di questa straordinaria poesia

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Grazie, molto interessante!
Federica

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Bellissimo approfondimento

Semplicemente magnifica! 
Immagine dell'utente Rosita | 2 Punti
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Le acciughe fanno il pallone si inserisce all'interno del contesto del disco "Anime Salve" come la forma più bella di ricerca della libertà, ossia la solitudine autoimposta da parte di un sognatore. In parole povere la canzone è un'allegoria di un sognatore e/o utopista che preferisce la solitudine per vivere i suoi sogni piuttosto che uniformarsi e in contemporanea diventa un osservatore esterno del mondo, un po' come l'albatros di Baudelaire. Passa il suo tempo a "pescare" i sogni in attesa del più bel pesce: il pesce d'oro, un pesce che non esiste, il pesce dell' utopista. A mio avviso è sia una condanna che una benedizione, in quanto il sognatore non riesce a vivere a pieno la propria vita se non in funzione del suo sognare, ma allo stesso tempo non ha delle grandi necessità materiali per essere felice.
Immagine dell'utente Ettore | 1 Punti
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