La luce dell'est

Video per il significato della canzone La luce dell'est di Lucio Battisti

Richiesto da Anonimo

Pubblicato 31 luglio 2013

Ultima interpretazione 16 settembre 2024

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Alessandro Descovi che muove le mani

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Significato più votato

Ho letto i significati più assurdi riguardo questa canzone , eppure è così semplice, che non capisco come non si possa capire. Per me è stata ed è la canzone piu bella di Lucio ed ironia della sorte la storia che nara la canzone è accaduta a me circa 10 anni fa. La canzone racconta di un uomo che va in un paese dell'est con amici o parenti per una breve vacanza , li incontra una bellissima ragazza ( La luce dell'est , un sole) si innamora e con lei vive una storia d'amore breve ma intensa. Deve tornare in Italia perche la sua vacanza è finita, si salutano e lei piange perche non vorrebbe che lui partisse. Quando lui ritorna in italia il suo pensiero è sempre rivolto a quella bellissima ragazza, con nostalgia cammina in un bosco ricordando i momenti passati con lei, ma prima il rumore di un ramo calpestato e poi il colpo di un fucile di un cacciatore , che forse spara al faggiano , lo fanno ritornare con il pensiero al suo presente. Tutto qui! è cos' dificile da capire? non credo. La stessa cosa è successa a me . Circa 10 anni fa sono andato in Bielorussia per una breve vacanza con un amico mio. Li ho conosciuto una bellissima ragazza , ho trascorso con lei dei momenti bellissimi, ricordo quando una sera eravamo in un parco lei mi canto delle canzoni russe ed io per ricambiare le cantai LA LUCE DELL'EST ed IL MIO CANTO LIBERO. Quando tornai in Italia non facevo altro che pensare a lei . VI feci ritorno dopo qualche mese per rivederla. Adesso siamo sposati.

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Io ho sempre dato a questa canzone un significato diverso da quelli che leggo qui... il protagonista si perde nei ricordi lontani, di quando si è innamorato di una prostituta, una ragazza dell'est. Ricorda i loro incontri, le labbra rosa della donna che all'inizio non capiva le sue parole e gli diceva solo "bravo". Ricorda l'evolversi del loro rapporto, la follia di sedere con lei in un'osteria per un brodo caldo, poi ecco che un rumore lo riporta al presente, alla donna che oggi è la sua compagna e il cui viso, che arde solo per lui, fa fuggire via tutti i pensieri precedenti. Questo già fa intuire che la storia d'amore con la ragazza dell'est sia finita... Il protagonista ricorda ancora il suo vecchio amore, quando baciava le sue mani ruvide (che per me rappresentano la vita difficile delle donna). Ricorda poi l'ultima volta che l'ha vista, l'immagine sempre più lontana di lei ferma sulla strada, immobile che lo inseguiva con lo sguardo e con il cuore, delusa dopo aver creduto che tra loro potesse funzionare. Battisti dice che lo inseguiva inutilmente, perchè in realtà lui aveva già deciso che non poteva farcela ad avere una storia con lei nonostante ne fosse innamorato. Tutta la canzone mi sembra impregnata di una certa malinconia, di un certo rimpianto, come se l'uomo si chiedesse come sarebbero potute andare le cose se solo avesse avuto più coraggio... poi ancora una volta tutti i ricordi sono spazzati via da un rumore che lo riporta al presente e alla donna che oggi è il suo amore. Questo è il significato che ho dato a questa stupenda canzone dalla prima volta che l'ho ascoltata, ma è solo la mia interpretazione!

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Il protagonista è per una vacanza in un paese dell'Est Europa, allora sotto l'influenza Sovietica (nel 1972, anno della produzione de "La luce dell'Est", la cortina di ferro era molto rigida). Si tratta probabilmente di Jugoslavia o Romania o Bulgaria (molto difficile allora andare con l'auto in Russia o Bielorussia): questo si evince dalla parola "da" che in quelle lingue di etnia slava significa "sì"; il Rumeno, pur essendo lingua neo latina, ha qualche parola di influenza slava, fra cui appunto il "da", diversamente dal Polacco, Ceco e/o Slovacco per i quali il "sì" è differente; l'Ungherese è di altro ceppo linguistico, quello Ugro-Finnico.
l significato di questa splendida canzone è molto semplice. Il protagonista ha un amore breve, ma intenso, con una dolce ragazza locale, che, però non parla e non capisce l'Italiano. Quando deve rientrare in Italia, la ragazza, anch'essa innamorata, è costretta a rimanere nel suo paese, dove purtroppo non potrà uscire, viste le allora pesanti restrizioni del dittatoriale regime comunista.Tutti questi ricordi emergono mentre l'autore passeggia in un bosco ed è riportato alla realtà da oggettivi rumori: un ramo calpestato, il colpo di fucile di un cacciatore. La donna che appare come "presente" potrebbe essere l'attuale moglie o fidanzata e non è escluso che si tratti proprio di quella doce ragazza dell'Est. Leone Pigro

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Io la vedo così: mentre passeggia nel bosco con la sua attuale compagna si distrae pensando a questo vecchio amore vissuto durante una sua permanenza (più o meno lunga, non ci è dato saperlo, ma secondo me abbastanza da rafforzare in modo importante il sentimento) in un paese dell'est europa (un sole quasi bianco sale ad EST, potrebbe anche essere un riferimento alla carnagione chiara della ragazza e poi il sole che sorge lo riporta all' EST). Mentre è assorto nel dolce ricordo, dei rumori improvvisi lo riportano alla realtà (ramo calpestato, colpo di fucile) e li allora pensa alla sua compagna (a te che sei il mio presente) da cui è totalmente preso e che ama davvero tanto ed in modo sincero (a te la mia mente) tanto da far svanire il ricordo, seppur intenso, appena vissuto (e come uccelli leggeri fuggon tutti i miei pensieri) fino ad offuscarlo completamente (per lasciar solo posto al tuo viso). L'amore è comunque ricambiato (che come un sole rosso acceso arde per me, anche qui potrebbe esserci un riferimento al colore dei capelli o semplicemente alle gote colorite). Nella seconda strofa penso lasci intendere che si era allontanato volontariamente per rimanere un po' assorto nei suoi pensieri e nei ricordi (smarrirmi in questo bosco volli io per leggere in silenzio un libro scritto ad est) che rimangono comunque piacevoli, ma poi si ripete la stessa situazione di prima.

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"29 Settembre" . Uguale. La scappatella.

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Questa canzone va interpretata seguendo il corso dei pensieri dell'autore, continuamente alternati fra ricordi di un amore, breve ma intenso, passato con una ragazza slava, probabilmente in vacanza in un Paese dell'est, e l'amore presente, che in quel momento è con lui nei boschi, avendoci passato probabilmente la notte, come allora la ragazza slava.

[PRESENTE]
La nebbia che respiro ormai
Si dirada perché davanti a me
Un sole quasi bianco sale ad est
La luce si diffonde ed io
Questo odore di funghi faccio mio
Seguendo il mio ricordo verso est
[RICORDO]
Piccoli stivali e sopra lei
Una corsa in mezzo al fango e ancora lei
Poi le sue labbra rosa e infine noi
"Scusa se non parlo ancora slavo"
Mentre lei, che non capiva, disse "Bravo"
E rotolammo fra sospiri e "Da"
Poi seduti accanto in un'osteria
Bevendo un brodo caldo, che follia
Io la sentivo ancora profondamente mia
[PRESENTE. lui ancora si sente legato a quella ragazza, nel ricordo, ma un rumore lo riporta al presente]
Ma un ramo calpestato ed ecco che
Ritorno col pensiero
E ascolto te
Il passo tuo
Il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
A te, la mia mente
E come uccelli leggeri
Fuggon tutti i miei pensieri [l'amore per la ragazza attuale, cancella in quel momento i ricordi dell'altra]
Per lasciar solo posto al tuo viso
Che come un sole rosso acceso
Arde per me
Le foglie ancor bagnate
Lascian fredda la mia mano e più in là [lui è nuovamente assorto nei ricordi,  tocca distrattamente le foglie ancora bagnate di rugiada]
Un canto di fagiano sale ad est
Qualcuno grida il nome mio [la ragazza lo chiama, non trovandolo]
Smarrirmi in questo bosco volli io
Per leggere in silenzio un libro scritto ad est [lui si era volutamente isolato per abbandonarsi ai ricordi]
Le mani rosse un poco ruvide [a causa del freddo]
La mia bocca nell'abbraccio cercano [lei lo abbraccia da dietro]
Il seno bianco e morbido tra noi [qui il PRESENTE si mischia al RICORDO, il seno della ragazza attuale, premuto sulla sua schiena, si frappone fra loro e gli fa ricordare il seno della slava, che quasi diventa elemento che si frappone idealmente fra lui e l'attuale rafazza]
[RICORDO]
"Dimmi perché ridi, amore mio
Proprio così buffo sono io?"
La sua risposta dolce non seppi mai [lei rispose in slavo, lui non capì e non saprà mai cose gli disse]
L'auto che partiva [lui deve tornare in Italia, e così lasciarla] e dietro lei
Ferma sulla strada lontano ormai
Lei che rincorreva inutilmente noi
[PRESENTE]
Un colpo di fucile ed ecco che
Ritorno col pensiero
E ascolto te
Il passo tuo
Il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
A te, la mia mente
E come uccelli leggeri
Fuggon tutti i miei pensieri
Per lasciar solo posto al tuo viso
Che come un sole rosso acceso
Arde per me
Come un sole rosso acceso
Arde per me

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Una vacanza ad est in zona comunista, un innamoramento romantico, un ritorno in ITALIA. Lei vuole seguirlo ma viene sparata dalle guardie rosse.

LUI ricorda questa tristissima esperienza dopo tempo con assonanze. 

Un testo anticomunista, accettato da tutti in quel tempo 1972

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Il significato a me è sempre sembrato abbastanza esplicito, ovvero un uomo ricorda i momenti passati con una ragazza dell'Est con cui ha avuto una storia. Mentre la sua menta vola al passato la presenza della sua attuale compagna lo fa ritornare alla realtà e lui si accorge che è lei ora la donna della sua vita ed il resto è un ricordo.
Insomma un po' come Tanta voglia di lei dei Pooh: il suo posto era "là", per lui adesso invece è "qua"...
senza essere blasfemi perchè Lucio è sempre Lucio ;-)

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Lucio va in Jugoslavia , incontra una tenera slava e fa con lei l'amore nel bosco dove era andato a caccia..........poi mangiano e rifanno l'amore ,ma la sua compagna che è con lui in comitiva lo cerca e lo trova,solo oramai . poichè la slava è dovuta dileguarsi in fretta...........Lucio dice alla sua compagna vecchiotta e ruvida parole dolci , ma lei intuisce che qualcosa in Lucio è successo e ridacchia tra se e se....mentre cio succede Lucio sente l'auto della slava partire e sa che deve tornare alla sua normale vita con la compagna

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è un flash back. stessa situazione ma amori diversi, rivivere un momento uguale ma diverso nel tempo, è una canzone bellissima

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La storia è vera, confermata da Mogol che ne è stato il protagonista come ha confermato in una intervista di qualche anno fa. Al solito Battisti è riuscito ad interpretare con la sua musica tutte le sensazioni ed i sentimenti che il brano sprigiona.
Da Wikipedia:

"Il testo è formato da cinque parti intercalate, di cui tre si svolgono nel presente e due riguardano un lontano struggente ricordo. Un uomo passeggiando in compagnia in un bosco, ripensa ad una donna slava conosciuta durante un viaggio nell'Europa orientale (si vedano i riferimenti linguistici). Con lei ha vissuto un sentimento intenso e ingenuo ma tutto si è interrotto bruscamente con la partenza di lui; l'episodio meno chiaro è proprio la sua fuga, che tuttavia appare inevitabile (si potrebbe pensare ad un ragazzo non autonomo, in viaggio con i familiari o con compagni, che deve rientrare con loro). Il passaggio tra i brani riguardanti i ricordi e quelli riferiti al presente è scandito da un rumore (prima un ramo calpestato, poi un colpo di fucile) che lo distrae dai ricordi e lo riporta a pensare alla sua attuale compagna che gli è accanto e che lo investe di un sentimento non meno forte della dolcezza del ricordo. Molto diffusa, come è possibile verificare anche in rete, l'interpretazione erronea del testo che, non distinguendo i ricordi dalle parole riguardanti il presente, giunge perfino a attribuire il colpo di fucile da caccia del presente, che riporta alla realtà il protagonista assorto nei pensieri, ad una presunta uccisione della donna che, nell'immagine forse più forte dell'intero testo, non riusciva a frenare l'impeto di inseguire a piedi l'auto con cui lui se ne andava o veniva "portato via".


Di particolare interesse è il ritornello, che viene ripetuto per due volte e mezzo nell'intero brano, di notevole stampo romantico e che rispecchia tutte le sfumature dell'amore provato dall'uomo nei confronti della donna attuale: "A te che sei il mio presente, a te la mia mente e come uccelli leggeri, fuggon tutti i miei pensieri, per lasciar solo posto al tuo viso che come un sole rosso acceso, arde per me". Caratterizzato da diverse metafore e da una similitudine allegra, viene considerato tra i ritornelli più belli e romantici della musica italiana."

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IO CREDO ALLA SPIEGAZIONE CLASSICA,IL MIO PRESENTE È L ATTUALE COMPAGNA,MA HO SENTITO MASSIMO LUCA,CHITARRISTA CHE SUONA IL BRANO, SMENTIRE E AFFERMARE DECISAMENTE CHE SI RIFERISCE ALLA DONNA DELL EST.MAH.

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ce lo spiega mogol in un intervista .... 

A conferma della straordinaria vitalità della sua scrittura, nel 1972 Lucio Battisti aprì il disco Il mio canto libero con La luce dell'Est, brano visionario e ispirato che quarantasette anni dopo Giulio Rapetti Mogol racconta così: «Un testo nato come spesso mi capita da una esperienza personale, anzi da una immagine che mi ha ispirato», spiega ripensandoci appena un po'.
Quale?
«Ho sempre amato i cani da caccia ed ero andato a fare una battuta in Jugoslavia ai confini con l'Ungheria. Con noi c'era una battitrice, ossia una ragazza che batteva i cespugli per far uscire la selvaggina. Avrà avuto 18 o 19 anni, era parte di una famiglia numerosa e voleva guadagnare qualche soldino».
Ma com'è nata l'ispirazione?
«Quando ci siamo fermati per pranzare, lei non aveva nulla. L'ho vista seduta senza nulla, così le ho dato un po' del mio cibo, forse una scatoletta di sardine. Lei si è quasi commossa».
Poi?
«Poi quando partimmo, mi ricordo ancora con quale entusiasmo ci salutò. Un calore sincero che mi fece venire in mente la persona che amavo e suscitò l'ispirazione. Allora qualcuno pensò che parlassi di una mia storia d'amore. In realtà no, fu solo un'immagine che diventò canzone».

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Lavezzi cita solo Che in 4andarono in Kosovo per una battuta di caccia.. Il brodo è un borsch... 

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Al di là dei significati reconditi, questa canzone mi suscitò all’epoca emozioni simili a quelle che riprovai molti anni dopo nella scena finale del film “il nome della rosa” quando, lasciandosi alle spalle il castello delle morti misteriose, il giovane Adso e il suo maestro, incontrarono lungo la strada, la ragazza che avevano salvato dal rogo.
In questa scena, Adso è attratto dalla ragazza e dal ricordo dei momenti intensi trascorsi insieme e lascia che il suo maestro prosegua da solo, ma è solo per un attimo dopo di che prosegue il camino seguito dal triste sguardo di lei.
Ormai vecchio e vicino alla morte, Adso, racconta di quel viso che immancabilmente l’aveva accompagnato per tutta la vita e il rimpianto di aver lasciato quella ragazza di cui non aveva neanche conosciuto il nome.
L’analogia fra Adso e il personaggio della canzone è un tema ricorrente: è il rimpianto che si prova di non aver scelto di andare oltre certe barriere e di aver ceduto alla propria realtà.

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sono ortensia erika cheama ancora tanto il suo bel sole acceso davide marzi speaker ma e" TANTO LONTANO E NON SO" DOVE CERCARLO

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assolutamente no,troppo scontato, lui canta l' infinito, l'immenso ,quindi da interpretare. sarà una tesina ed appena finita e presentata la pubblicherò. Giulio

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il sole sorge sempre ad est

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È vero che la ragazza viene uccisa dalle guardie mentre tentava di raggiungere lucio conosciuto in Iugoslavia. Non ci è dato di sapere se sia una storia vera ma sicuramente realistica per quei tempi. È struggente. Mi accompagna da tutta la vita.

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Negli anni '70 era correntemente interpretata come il ricordo di una ragazza jugoslava amata, uccisa dalle guardie di confine mentre tentava di uscire/fuggire dalla jugoslavia (fatti non infrequenti a quei tempi nei paesi d'oltre cortina)

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E una chiara e solare condanna del comunismo e dei suoi regimi liberticidi. Il significato è lampante e non lascia dubbi

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Secondo me la chiave sta nel verso " ...scusa se non parlo ancora slavo"....mi fa pensare a lui...nato italiano nei territori ex italiani passati alla Jugoslavia,  e che rimasto in quei luoghi ne dovrà acquisire la cittadinanza e così imparare il serbo croato ( lingua slava appunto)......altrimenti non vedo il significato del doversi  scusare per non saper ancora parlare la lingua della ragazza .....poi il colpo di fucile ci poteva anche stare.....benché non allineata la Jugoslavia di Tito, sui confini,  era un po " cattivella"......la ronda armata della JNA passava a pochi metri dalle case del goriziano....quindi che so, potrei immaginare un tentativo di fuga dei due innamorati verso l' Italia.....

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Ogni canzone contiene un significato segreto, magico, esoterico.. che dir si voglia.Nel corso dei secoli si sono attuate diverse strategie per mantener segreto un messaggio includendolo in simboli o musica.Basti pensare al "Flauto Magico" di Mozart, in cui lo stesso rivela segreti Massonici.Motivo per il quale verrà assassinato da lì a poco.Nella "Luce dell'Est" ricordo che a scrivere era Mogol.Mentre Battisti conosceva il segreto aureo della musica, Mogol era un Massone a conoscenza di segreti sacri.Nella canzone in questione, per me fra le più belle mai composte.. apice assoluto del Genio Alchemico che intercorreva fra Battisti e Mogol che facevano danzare la Poesia dell'uno attorno alla Musica dell'altro, in una Sacra Unione.Scendendo più nel dettaglio, la canzone inizia con "La nebbia che respiro ormai, Si dirada perché davanti a me Un sole quasi bianco sale ad est La luce si diffonde ed io Questo odore di funghi faccio mio Seguendo il mio ricordo verso est" . In questo passo che è posto, non a caso, all'inizio della canzone, narra l'inizio di un viaggio mentale e spirituale.La nebbia che respira sono i fumi dell'erba che alterano la percezione.Erba che, fra l'altro, viene citata anche nella famosissima "Canzone del Sole" in cui si parla di "un fiore in bocca che rende tutto più meraviglioso".In seguito, si fa riferimento ad un "odore di funghi", richiesto anche questo all'uso di sostanze psicoattive che permettono l'espansione della percezione nonché la capacità di vedere "oltre la soglia".Dunque abbiamo nelle prime strofe le "Istruzioni" per l'inizio di un viaggio esoterico-spirituale.La luce rivolta verso Est, contestuale all'odore dei funghi, è il rivolgere, simbolicamente, il proprio cuore a Dio.Continuando, si legge, "Piccoli stivali e sopra lei 
Una corsa in mezzo al fango e ancora lei Poi le sue labbra rosa e infine noi "Scusa se non parlo ancora slavo" 
Mentre lei, che non capiva, disse "Bravo" E rotolammo fra sospiri e "Da".Da questo in poi, viene descritto il "viaggio" spirituale, extracorporeo, in tutta la sua carica emotiva.L'incomprensione fra due che si evidenziano come se i due parlassero lingue differenti si riferisce ad una comunicazione non verbale che avviene negli stati Spirituali elevati.Tipica di queste esperienze.In seguito, è lui stesso a comprende la "follia" di bere un "brodo caldo in un'osteria", ma subito dopo canta: "Ma un ramo calpestato ed ecco che 
Ritorno col pensiero
E ascolto te 
Il passo tuo 
Il tuo respiro dietro me 
A te che sei il mio presente 
A te, la mia mente "

Il ramo calpestato è un elemento di disturbo che lo riporta bruscamente alla ruvida realtà.Nel dire "Ritorno col respiro" si riferisce a quando noi ritorniamo "consapevoli" di respirare, quindi nel presente.Tuttavia, nonostante l'imprevisto, sottolineato anche dal brusca variazione di accordi nella melodia, lui "trasporta" ciò che aveva trovato di Sacro nell'esperienza Spirituale fino a sentirlo "Dietro di se" chiamandolo infatti,  il "Mio Presente" e ancora "A te, la mia mente".. la mente è la parte "nemica" della cognizione che si armonizza col presente e del "suo respiro dietro di sé".
In seguito diventa ancora più esplicito in una Maestria degna di lode.
"E come uccelli leggeri 
Fuggon tutti i miei pensieri 
Per lasciar solo posto al tuo viso 
Che come un sole rosso acceso 
Arde per me"

Gli uccelli leggeri a cui fa riferimento, esotericamente, rappresentano la mano Angelica per conto della quale agisce Dio.Il loro volo, purifica e cambia la realtà.

"Le foglie ancor bagnate 
Lascian fredda la mia mano e più in là 
Un canto di fagiano sale ad est 
Qualcuno grida il nome mio 
Smarrirmi in questo bosco volli io 
Per leggere in silenzio un libro scritto ad est"

Anche qui, si ritorna al riferimento di "foglie" ed erbe, catalizzatori Spirituali.Il canto di Fagiano che ne segue, è secondo la simbologia esoterica, segno di Armonia con il cosmo e il Creato.Nel passaggio in cui dice "Smarrirmi Din questo bosco volli io" sembra citare Dante che, allo stesso modo, si smarrì in una selva oscura.Il bosco a cui si fa riferimento, è un puramente uno stato mentale.Il "libro scritto ad Est che si isola per leggere in Silenzio" rappresenta il libro scritto da Dio, dunque la bibbia, che per rispetto Sacro si legge in rispettoso Silenzio.Quasi non fossimo degni di pronunciarne le parole.. forse perchè incapaci di comprenderne le sfumature.

Nella strofa successiva abbiamo:

"Le mani rosse un poco ruvide 
La mia bocca nell'abbraccio cercano 
Il seno bianco e morbido tra noi 
"Dimmi perché ridi, amore mio 
Proprio così buffo sono io?" 
La sua risposta dolce non seppi mai"

C'' un ritorno all'emotività profonda, chiedendosi se risultasse buffo.Ma, segue, la sua risposta "Dolce" non seppi mai.La risposta, dunque, intrinsecamente è in quel "Dolce" che rappresenta uno stato emotivo che non può esser trasmesso verbalmente.Non udì mai la risposta, ma sapeva che era Dolce.. talmente dolce da non poter esser espressa in parole.

Nell'ultima strofa troviamo:

"L'auto che partiva e dietro lei 
Ferma sulla strada lontano ormai 
Lei che rincorreva inutilmente noi 
Un colpo di fucile ed ecco che 
Ritorno col pensiero
E ascolto te 
Il passo tuo 
Il tuo respiro dietro me 
A te che sei il mio presente 
A te, la mia mente 
E come uccelli leggeri 
Fuggon tutti i miei pensieri 
Per lasciar solo posto al tuo viso 
Che come un sole rosso acceso 
Arde per me"

L'auto che parte, dunque nell'immaginazione accelera sempre più veloce allontanassi da Lei, è il brusca e fastidiosa fine di un'esperienza extrasensoriale, Spirituale.Infatti prosegue con "Un colpo di fucile (l'elemento di disturbo), Ritorno col Pensiero (ritorno alla percezione normale della realtà) e Ascolto te (ritorna ad udire i suoni" ma qui interviene, ancora, un cambio melodico profondo che coincide con "Il passo tuo, il tuo respiro dietro me, A te che sei il mio presente, A TE LA MIA MENTE" .. in questa fase sembrerebbe ritrovare, riscoprire, riappropriarsi di quella bellezza intravista in una fase Spiritualmente elevata, nella realtà attorno a lui.I versi relativi al "presente" e il prodotto della sua "mente" che percepiscono il "respiro", rappresentano la fusione di questa realtà con un'altra più elevata.Ripetendo, la sequenza usata è il "respiro" (L'elemento sublime percepito al di là di questa piano della realtà), seguito dall'attimo presente (il ritorno alla realtà) che si sincronizza con la "mente" che, se dominata, genera e rende possible l'impossibile.Ed infatti ripete che "Come uccelli leggeri, fuggono tutti i pensieri".I pensieri sono in linea più generale, tutto ciò che non vorremmo nella nostra vita, frutto di infelicità.Tutto ciò che resta, è un rose rosso che, però, facendo attenzione specifica che viene "acceso" e che infine, "arde per me".. lui da vita ad una Luce che si alimenta con lui.In sincronia.

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1969 ho conosciuto lei in Romania " L'auto che partiva e dietro lei ..."
1972 ci siamo sposati ed è potuta venire in Italia
2004 una malattia me l'ha portata via 
Un ramo secco, un colpo di fucile qualunque cosa "... ed ecco che
ritorno col pensiero..."  "... A te che sei il mio presente  a te la mia mente..." 

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Secondo me ha inciampato in un ramo nel bosco, e' partito un colpo di fucile e la ragazza gli fa rotolare ad est il brodo di fagiano sul viso che diventa rosso; nel cadere il libro finisce per raffreddare il seno bianco della ragazza. Si possono attribuire molti significati ma una cosa è certa: il brodo era caldo.

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Gia' chiesto a Mogol ma la risposta non mi ha entusiasmato. Si trattava di un viaggio con alcuni amici e la storia non avrebbe dovuto essere importante....pero' il modo intenso in cui fu vissuta si'. Ci vedo l'affermazione dell'amore razionale attuale su quello emozionale piu' forte e piu' intenso di quel momento. fu vissuta si'

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Io vorrei sapere cosa vuol dire "sei il mio presente".

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Non credo all'interpretazione della ragazza uccisa, ma comunque basterebbe chiederlo a Mogol....

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È Battisti che spara al fagiano ( era un cacciatore) e la ragazza era l'interprete slava che lo accompagnava ( di norma sta dietro al cacciatore )

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è il mio presente, quello di aver amato ormai 1 mese fa, una donna di cui capivo solo il suo DA. Lei appartiene e vive in uno stato oggi nemico. E quindi tante difficoltà, tanti problemi di ogni genere, e tanti non so....   Ma quel да, mi tormenta.  Ecco, non so cosa fare.

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Beato esito.
Io invece in bielorussia non sono mai stato, in compenso ho cercato un "fantasma" russo ( dico fantasma per delicatezza , ovviamente aiutato economicamente e che MAI e' apparsa neppure per solo farsi vedere ( ultima volta a St Petersburg)
Sono convinto che avrei avuto il tuo esitoma, senza troppo moralismi, o "scemismi" l'amore e' cosi potente che neppure abbisogna della presenza fisica ( e mi fermo li')

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Anche io mi sono scervellato per anni riguardo il significato di questa bellissima canzone. Secondo me il dibattito "sono due ragazze o una sola" si risolve guardando un doppio paragone. Mi spiego...
Credo che Mogol non sia tipo da farsi scappare facilmente una ripetizione casuale in un testo e qui possiamo vedere:
1- "...un Sole quasi BIANCO sale ad Est." (riferimento alla prima ragazza, quella slava, del passato)
2- "...che come un Sole ROSSO acceso arde per me" (riferimento al suo attuale amore).
Se paragoni una ragazza al Sole, o alla sua luce, perchè gli cambi il colore quando ne fai una similitudine?
Da questo secondo me si evince che le ragazze sono due. Amate da morire entrambe, ma in modi e momenti diversi.
Ma credo anche che il bello di questa canzone in particolare è che rimanga sempre un filo di mistero, mentre ad ascoltarla mille e mille volte ancora ci abbandoniamo all'estasi testuale e musicale.
Che ne dite?

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E' una grande canzone anticomunista.....non c'e'altro da dire

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I riferimenti al fagiano e al colpo di fucile mi fanno pensaro a qualcuno che era andata in un paese slavo per una battuta di caccia (cosa frequente) e in questa occasione ha questa avventura.

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comunque la lei slava era chiaramente una prostituta

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Un amore breve ma intenso "un amore"vissuto come se non ci fosse altro ed invece la vita continua:ricordi veri di un amore sensuale vissuto oltre cortina ma finito..il colpo di fucile sveglia l'autore e lo fa tornare al presente...ma il sentimento e la passione per quell'amore non si dimentica "....canzone struggente" e ascolto te,il passo tuo,il tuo respiro dietro me....

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spesso i testi di mogol sono legati ad una matrice bucolica. In questo caso l'odore di funghi, il bosco, il ramo caplpestato... ecc ..il colpo di fucile (quello di un cacciatore in lontananza) delinea ancora meglio e aggiuge un ulteriore pennellata di realismo all'immagine che si sta cercando di dipingere.
Al di là di quello che stava succedendo nell'est Europa in quegli anni, non credo si voglia alludere ad alcuna uccisione.

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Altre canzoni di Lucio Battisti

Testo

La nebbia che respiro ormai
si dirada perché davanti a me
un sole quasi bianco sale ad est
La luce si diffonde ed io
questo odore di funghi faccio mio
seguendo il mio ricordo verso est
Piccoli stivali e sopra lei
una corsa in mezzo al fango e ancora lei
poi le sue labbra rosa e infine noi
Scusa se non parlo ancora slavo
mentre lei che non capiva disse bravo
e rotolammo fra sospiri e "da"
Poi seduti accanto in un'osteria
bevendo un brodo caldo che follia
io la sentivo ancora profondamente mia
Ma un ramo calpestato ed ecco che
ritorno col pensiero.
E ascolto te
il passo tuo
il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.
Le foglie ancor bagnate
lascian fredda la mia mano e più in là
un canto di fagiano sale ad est
qualcuno grida il nome mio
smarrirmi in questo bosco volli io
per leggere in silenzio un libro scritto ad est
Le mani rosse un poco ruvide
la mia bocca nell'abbraccio cercano
il seno bianco e morbido tra noi
Dimmi perché ridi amore mio
proprio così buffo sono io
la sua risposta dolce non seppi mai!
L'auto che partiva e dietro lei
ferma sulla strada lontano ormai
lei che rincorreva inutilmente noi
Un colpo di fucile ed ecco che
ritorno col pensiero
e ascolto te
il passo tuo
il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.

Alessandro Descovi che muove le mani

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