Eskimo, significato

di Francesco Guccini
Significato della canzone Eskimo di Francesco Guccini
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Un ritratto che non parte nemmeno dal '68 e dal suo eskimo-simbolo, ma da ben prima. 1978, "Vent'anni fa o giù di lì": si va addirittura al '58, ai primissimi anni '60. Il racconto di quando aveva diciotto o vent'anni. Un racconto di una Bologna irrimediabilmente scomparsa (come ha fatto in altre canzoni), e un racconto che –diciamocelo francamente- è occupato in buona parte dal sesso. Gli anni della liberazione sessuale, soprattutto da parte delle donne, degli amori fatti "alla boia d'un giuda", eccetera. Ecco che si arriva al fatidico '68, quando "scoppia finalmente la rivolta": il ritratto viene fatto con poche pennellate, l'ovvio Dylan, i Provos olandesi, l'LSD. Ma una caratteristica di Guccini sono le sue brevi folgorazioni. Un verso, anzi un mezzo verso, poche parole. "Ma avevo la rivolta fra le dita". A rigore, tutta la canzone è qui. Tutto quel che sono stati quegli anni, è in quelle parole. La "rivolta fra le dita" che sembra sposarsi a meraviglia col "potere scagliato dalle mani" di Fabrizio de André.

da http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=7480&lang=it

«Non lo presi come divisa, ma come un cappotto che costava poco. Lo comperai perché faceva freddo, a Trieste, finito il servizio militare. Non era politicizzato, non aveva significati ideologici». Letture politiche «non ne ho mai fatte in vita mia» e dopo la passione giovanile per i fumetti, da Linus a Snoopy a Paperino, ecco allora Borges, Kerouac, Salinger, «non certo Marx nè Marcuse». «Il nostro era un ideale libertario che è sempre esistito nell´uomo e non ha colori o etichette, non può essere fatto proprio da un´ideologia e va ben al di là degli schieramenti di destra e sinistra».

da http://bologna.repubblica.it/dettaglio/Guccini:-Leskimo-era-solo-un-cappotto/1411369?ref=rephp

Immagine dell'utente Carlo Car | 58 Punti
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Anonimo

Cercavo il significato di Provot...sto con un Olandese, che ci invidia il Guccio ;) (e non solo)

con questa canzone guccini richiama gli anni intorno al '68, periodo in cui era sposato con roberta, alla quale si rivolge nel testo. guccini, eterno poeta, mescola il privato e il politico in una canzone pervasa da malinconia, ma anche ironia (ad esempio l'eskimo che guccini comprò per necesità durante il servizio militare a trieste diventa il simbolo dell'inappartenenza al mondo borghese in contrasto con l'elegante cappotto di lei. fondamentalmente è però una canzone di addio rivolta ad un tu ormai assente e non più oggetto d'amore. :)

Immagine dell'utente Fabiano | 25 Punti
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Ogni canzone ti entra dentro in maniera differente, quindi, la mia interpretazione é strettamente personale.

L'Eskimo rappresenta in un modo come un altro gli abiti quotidiani. Il cappotto non lo cambi spesso come un jeans o un maglione, quindi Guccini da allora porta ancora il suo Eskimo addosso e rimprovera alla sua prima moglie di non essere più quella di quei tempi la. Una canzone nostalgica che ricorda la giovinezza di Francesco e la spensieratezza di quel periodo che con pochi denari in tasca usciva la sera andando per osterie. L'amore che viene fatta dove ci si trova: un vicolo, in una stanza nuda, anche in piedi, perché si sa, quando si é giovani e si ha voglia di amare ci si arrancia come.meglio si può. Pur avendo pochi soldi in tasca e un Eskimo economico addosso Francesco si sentiva complice del.mondo. e pensava anche di poterlo cambiare con la rivolta tra le dita e le sue canzoni a fargli da colonna sonora.

Immagine dell'utente Marco | 47 Punti
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Come ha raccontato lo stesso Guccini, la canzone nasce dal divorzio da Roberta Baccilieri, la sua prima moglie, e ripercorre quindi la loro storia dagli inizi (lasciammo allora tutti e due un qualcuno....) fino agli ultimi momenti, con vari episodi più o meno significativi.

Immagine dell'utente Vania | 33 Punti
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14 quartine con poche rime, baciate, e con molte assonanze(così, lì / clichè, me, …), alcune solo acustiche(però, provos / hai, HI-FI,... ) per estrinsecare un ricordo di ”20 anni fa o giù di lì”, quando si aveva 20 anni (quindi nel 1960), in un periodo pre-sessantottino.
La canzone prende il titolo da quell’eskimo (simbolo della povertà e della rivoluzione) che aveva comprato a solo 10000 lire (e che dopo l’ha indossato il fratello), in contrapposizione col costoso paletot francese in possesso di lei (la prima moglie), da cui lo dividevano anche pensieri, atteggiamenti e stile di vita. Lui ”rivoluzionario” con pochi soldi, lei invece ne aveva tanti, gli pagava il cinema e l’amava nonostante fosse così diverso dai propri modelli stereotipati, lui imitava Dylan e i provos (“i provocatori”, movimento dei paesi bassi che lottava per l’ambiente e l’ecologia), lei che cantava le canzoncine insignificanti, lei fa cose -ormai demodè- lui le faceva ante litteram molto tempo prima.
La crisi, quindi, superata dopo “vedi cara”, ritorna prepotente.
Adesso l’autore è colpito da un po’ di nostalgia (vedi "Samantha": ”Eppure a volte non mi spiacerebbe essere quelli di quei tempi là, sarà per avere 15 anni in meno o avere tutto per possibilità”.
Lungo lo scritto -56 versi- lunga anche la musica -oltre 8’- con acustica, voce e qualche virtuosismo.

Immagine dell'utente Antonio M. | 3 Punti
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Personalmente in questo brano vedo il paragone tra l'irrealizzato di una storia d'amore (incomprensibile-inopporruna -utopica) e l'irrealizzato della rivolta. Di una generazione che dietro ad un cappotto ha conservato sogni e speranze mai realizzate e irrealizzabili. In un sentimento tra "compassione " e il dubbio che nonostante tutto "oppure allora si era solo noi".
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Una nostalgia,mai sopita,che sposa borghesia e proletariato,ma che le grandi differenze di ceto si sono fatte sentire,eccome ! doveva finire..

Immagine dell'utente Adriano

Ho vissuto una situazione simile,lei ricca bella e molto borghese,io proletario,sembrava pazza di me,ma troppe differenze caratteriali ed altro,hanno influito sulla fine del rapporto, infatti lei è andata in banca e si è sposata un bancario,io ho fatto l'operaio,non l'ho più vista,non ha inciso più di tanto nella mia vita.

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