Significato Canzone, allo stesso modo di
Wikipedia,
è costruito attraverso il libero contributo delle persone che possono
chiedere il significato delle canzoni,
esprimere il proprio punto di vista sull'interpretazione del testo ed
annotare
i singoli versi delle canzoni.
L'intervento può essere fatta anche in
forma anonima
in modo da potersi esprimere liberamente senza imbarazzi se il tema risulta delicato o se semplicemente non ci si vuole registrare.
Le volgarità non necessarie saranno invece rimosse.
Per chi invece ha intenzione di
chiedere il significato
di una canzone e/o ha
piacere di giocare
o di tenere traccia dei propri interventi sono disponibili delle pagine profilo personali e anche delle
classifiche
che mostrano gli utenti più attivi.
Ogni consiglio o idea per migliorare è bene accetto.
Verranno rimosse volgarità non necessarie e se segnalati verranno corretti gli errori o elementi offensivi.
Per comunicare per il momento è possibile utilizzare
Facebook
o la
pagina di aiuto e delle domande frequenti.
Significato più votato
La voce narrante si immedesima nel bambino pronto a venire alla luce, raccontando il momento del parto dal suo punto di vista, come un momento ricchissimo di emozioni.
Accanto a questo significato, l'aspetto particolarmente dolce e intenso di questa canzone di Dalla a mio giudizio è che potrebbe essere letto come un testo sulla nascita, inteso in senso metaforico.
Alcune strofe designano infatti il primo sguardo tra il nascituro e i genitori, in particolare la madre, come una dimensione essenziale e universale, che potrebbe individuare la nascita di qualsiasi amore incondizionato, non solo quello che lega un rapporto parentale.
Mi riferisco in particolare ai versi:
E tu chi sei, perché mi stai guardando
Nessuno mi ha mai guardato cosi'
Lei ride, si alza, si sta avvicinando
E poi in silenzio rimane li'
Forse l'amore comincia in silenzio
E aprire e chiudere le ali
Va bene guardami che t'insegno a volare
Aquila appartiene all'album Viaggi organizzati (Pressing) del 1984, fonte.
È il 1984 e la modernità ha le forme dei sintetizzatori che definiscono il suono del nuovo pop
A proposito dell'album è stato scritto:
"Lucio Dalla trova un complice in Mauro Malavasi che non ha nemmeno 30 anni e già s’è fatto un nome a livello internazionale grazie a una serie di produzioni dance. I due, scrive Roberta Maiorano in “L’uomo che sussurrava al futuro”, si sono conosciuti verso la fine dell’82 durante un viaggio negli Stati Uniti. Malavasi “è la persona più stimolante con cui abbia mai lavorato in Italia e fuori”, dirà il cantautore a Stefano Pistolini nel numero di febbraio 1985 di Fare Musica. “È un grande talento che tende però molto spesso a ridurre la propria presenza. Tranne che in quei momenti in cui a lui, come a me, prendono delle vere e proprie psicopatologie da attività tecnica ed emotiva. Siamo uniti da un feeling fantastico”. Nello stesso numero della rivista il produttore ricambia i complimenti parlando con Vittorio Azzoni: “Ho sempre ritenuto Dalla come il più estroso dei musicisti italiani, un’entità variegata che mi ha sempre incuriosito. Ma non ho cercato di prevaricare quella che è la sua personalità artistica, credo semmai di averla scarnificata e snellita nella sua essenza. Un lavoro fluido, di conoscenza, di scambio di idee”.
L’album nasce come una lunga session fra i due, con la partecipazione del bassista Roberto Costa. Vengono poi coinvolti Bruno Mariani (chitarra), Mauro Gherardi (batteria, percussioni), l’amico Ron (pianoforte, tastiere, co-autore di “Aquila” e “Stornello”). Serse Mai porta il Fairlight, il sintetizzatore digitale che Dalla ha visto usare da Laurie Anderson. I suoni staccati e alieni di “O Superman” sembrano il punto di riferimento per il brano che dà il titolo al lavoro di Dalla. Le session di registrazione durano una ventina di giorni, molto più lungo e sofferto è il lavoro di missaggio che si rivela delicato e fondamentale per definire l’album. “È stato un episodio positivo, di grandissima allegria”, dirà Dalla, “condito da un paio di scazzi micidiali in fase di missaggio”".
Fonte.