Via del Campo, significato
di Fabrizio De Andrè
- Richiesto Anonimo
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Non sono daccordo su queste interpretazioni, nella prima parte della canzone si fa riferimento ad una figura femminile unica, non a tre diverse.

Anche secondo me la donna di cui si parla è una. I tre versi descrivono tre diversi aspetti della stessa persona: quello pudico, quello innocente di bambina e quello più pratico della prostituta.
E' un'ipotesi a cui ho pensato anch'io, ma non saprei spiegarmi la differenza nel colore degli occhi. Le due donne più grandi hanno li occhi "color di foglia": verdi, forse ambrati/marroni, ma non si è mai vista una foglia grigia come gli occhi della bambina.
il colore diverso degli occhi é la prospettiva diversa , la bambina ha gli occhi grigi tristi perche sa del suo futuro, gli occhi verdi sono per attrarre i clienti
Grazie per aver spiegato in modo completo il significato di Via del Campo.
per come l'ho interpretata io, data la natura di quegli anni, dove via del campo era il posto anche per i primi transessuali, le figure di riferimento iniziale sono 3, la graziosa, ovvero il transessuale che non può che offrire altro e attende clienti sulla soglia, poi la bambina che è una giovane donna che si avvia alla professione di prostituta ed alla fine una prostituta donna della quale si invaghisce il protagonista uomo (nota autobiografica dello stesso Faber? ci sono interviste dove lo stesso faber ammette di essersi invaghito di una prostituta rivelatasi poi essere uomo, ed ha addirittura contribuito alla spesa per l'intervento, "l'amore" è sempre rimasto sul platonico tra i due, come ha rivelato lo stesso De Andrè..
Io amo questa poesia.
Tanto per cominciare bisogna asserire che De andrè era sempre dalla parte dei più poveri (prostitute, marinai insomma quelli di ceti sociali bassi) e si scagliava spesso contro i potenti che esercitavano tutto il loro potere a svantaggio dei più poveri (soprattutto la borghesia!).
De Andrè in questa bellissima canzone (poesia) descrive i luoghi più poveri di Genova (siamo negli anni '60 circa), parlando di prostitute.
Faber aveva solidarietà verso le puttane (come del resto verso tutti gli emarginati).
Bene, cominciamo ad analizzarla:
VIA DEL CAMPO C'è UNA GRAZIOSA GLI OCCHI GRANDI COLOR DI FOGLIA TUTTA NOTTE STA SULLA SOGLIE VENDE A TUTTI LA STESSA ROSA
Via del Campo è una via famosa di Genova dove al tempo molte prostitute la frequentavano. Questa prima parte della poesia parla di una prostituta che non vende il suo corpo fisicamente ai passanti, ma solo una piccola rosa che ha in mano.
VIA DEL CAMPO C'E' UNA BAMBINA CON LE LABBRA COLOR RUGIADA GLI OCCHI GRIGI COME LA STRADA NASCON FIORI DOVE CAMMINA
Qui si entra un po' più sul complicato. Alcuni critici affermano che la bambina abbia solo un significato metaforico cioè quello della speranza di migliorare la condizione generale delle prostitute (nascon fiori dove cammina).
VIA DEL CAMPO C'E' UNA PUTTANA GLI OCCHI GRANDI COLOR DI FOGLIA SE DI AMARLA TI VIEN LA VOGLIA BASTA PRENDERLA PER LA MANO E TI SEMBRA DI ANDAR LONTANO LEI TI GUARDA CON UN SORRISO NON CREDEVI CHE IL PARADISO FOSSE SOLO LI' AL PRIMO PIANO
Questa è una prostituta che vende il suo corpo fisicamente. In questo verso il poeta esprime tutta la sua solidarietà verso queste persone che vivono ai margini della società. Egli divinizza l'amore delle puttane, mettendo in evidenza che anche loro hanno sentimenti.
VIA DEL CAMPO CI VA UN ILLUSO A PREGARLA DI MARITARE A VEDERLA SALIR LE SCALE FINO A QUANDO IL BALCONE E' CHIUSO, AMA E RIDI SE AMOR RISPONDE PIANGI FORTE SE NON TI SENTE DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE, DAL LETAME NASCONO I FIOR.
L'ultima frase a mio giudizio è molto importante.
I "diamanti" simboleggiano la vita di lusso, la vita dei potenti, vita che non porta mai a niente (dai diamanti non nasce niente).
Il" letame" simboleggia la vita dei più poveri, dei più emarginati e da esso nascon i fiori, cioè sono proprio loro (i più emarginati) che possono portare a molte cose.
I fiori sono i sentimenti ovviamente.
é stata sistemata la distribuzione del testo (senza variarlo), prova a vedere se così ti è più chiaro. Per una prossima volta, anzichè scrivere un commento, puoi segnalare agli amministratori della pagina se ci sono dei problemi nella leggibilità di un testo. Grazie! :)
"non vende il suo corpo fisicamente ai passanti, ma solo una piccola rosa che ha in mano. " non credo proprio: "vende a tutti la STESSA rosa" è chiaro che ha una "rosa" sola e che vende a tutti la "stessa". Come fa? ovvio che la "rosa" non è una rosa ma è l'unica cosa che ha da vendere, tutto molto chiaro. Infine l'interpretazione delel tre persone in una è la più interessante (senza scomodare la trinità) considerando anche che de Andrè parla già nella "città vecchia" di una bambina che impara il mestiere. Rimane il problema del diverso colore degli occhi, io lo interpreto come una licenza poetica per la rima rugiada strada
Significato più votato
Via del campo era, ai tempi in cui fu scritta, una tra le vie più povere e degradate di Genova, città natale di De Andrè. Qui vivevano i ceti sociali più bassi, le prostitute. De Andrè descrive la prostituta con parole nobili. La donna, visti i riferimenti naturalistici di De Andrè, che nei suoi brani ha sempre scandito le stagioni della vita, sembra essere così nel fiore degli anni.
E' una prostituta che non vende il suo corpo materialisticamente, ma dona ai clienti la parte più preziosa e delicata di sé stessa (la rosa). Tramite queste parole, con molto garbo, la prostituta giunge quasi a una beatificazione. De Andrè nei suoi brani ha spesso indicato gli ultimi come gli uomini più vicini alla purezza, perché al di fuori dall'ipocrisia e dalle regole del buon costume.
La bambina rappresenta la speranza in mezzo al degrado. La rugiada e la strada sono due elementi che ci portano a pensare che la bambina viva fuori dalle mura di casa. L'immagine che ne viene fuori è quella di una bambina, che vive in mezzo alla strada, con la pioggia che gli bagna le labbra e i piedi che camminano tra i campi.
L'elemento naturalistico (i fiori, la foglia, la rosa) si ripresenta in maniera metaforica: la bambina fa nascere i fiori dove cammina, proprio perché ha ancora un futuro su cui sperare, che non la compromette così come gli altri protagonisti, che hanno dovuto svendere i propri fiori.
La seconda prostituta viene trattata da un'ottica diversa. Mentre la prima vende in prima persona la sua rosa, la seconda viene introdotta da De Andrè. E' lui che indica all'ascoltatore: "se di amarla ti vien la voglia, basta prenderla per la mano".
In questo caso, come spesso accade con De Andrè, vengono ribaltate le prospettive assegnateci dalle convenzioni sociali. "Se di amarla ti vien la voglia, basta prenderla per la mano" è una frase romantica e attinente a un contesto sentimentale. Un contesto il più lontano possibile da quanto potesse pensare la società dell'epoca nei confronti delle prostitute. De Andrè cerca di restituire dignità e sentimento, proprio in virtù del principio di umanità che ha fatto parte della sua intera opera.
C'è una prostituta e un ambiente degradato. E invece De Andrè parla di paradiso, qui non in maniera metaforica (forma che banalizzerebbe il senso della frase), bensì spirituale. In questa atmosfera antitetica al buon gusto borghese, nell'unirsi di quei corpi in una forma all'apparenza angusta, si consuma l'elevazione, una forma di ascesi, che è in contraddizione con quel "primo piano" e con la povertà dei luoghi. E' proprio questo andare oltre all'apparenza che eleva, inconsapevolmente, i protagonisti del rapporto sessuale.
L'illuso, che aspetta sotto il balcone, è il primo protagonista uomo, dopo le tre figure femminili. E non a caso cambia il verbo. Per i primi tre personaggi viene usato il verbo essere e questo ci fa pensare ad una vita passata proprio in via del Campo. Al contrario, nell'ultima parte, si sottolinea il "ci va un illuso".
L'illuso non è nato e non vive in via del Campo ed è per questo che "il balcone è chiuso". Perché l'illuso vorrebbe cambiare la natura della donna desiderata, finendo a pregarla per un matrimonio. E' illuso perché non capisce che è assurdo pretendere un cambiamento da parte di lei.
Lei è nata lì, nel degrado. Lei non conosce il perbenismo e non sa fingere di essere un'altra persona, non considerando l'ipocrisia. Ed è proprio per questa natura che avviene l'elevazione.
ama e ridi se amor risponde dal letame nascono i fiori
Per fare poesia, bisogna essere semplici: ecco la dimostrazione. Qui si rappresentano in maniera molto esplicita due pensieri importanti: all'amore si risponde con l'amore, che sia un concetto astratto, universale, spirituale o materiale. Ma quando l'amore non ti passa accanto, bisogna accettare la propria sofferenza, senza nasconderla.
I diamanti sono il simbolo della società borghese, perbenista, conservatrice. Da loro non potrà nascere mai nulla. Perché se simbolicamente i fiori rappresentano il futuro, è solo tramite chi ha saputo vivere la miseria e le sofferenze della vita, che si può costruire qualcosa di migliore.
E' da notare l'approccio naturalistico al brano, che narra di una strada e dei personaggi che la circondano, come ad esprimere la purezza di questi personaggi. Ma guardandola da un altro punto di vista può avere un altro significato: le piante sono profumate, ma inermi e indifese e proprio per questo vengono sfruttate dall'uomo per il proprio sostentamento; allo stesso modo gli ultimi vengono spremuti dai potenti, usati come capri espiatori, calpestati e umiliati ma, come le piante, sono gli esseri più puri e incontaminati.
E' anche per questo che le prime tre protagoniste, coloro che vivono in via del Campo, sono tutte di sesso femminile: le donne sono più indifese dell'uomo e più esposte al rischio fisico e morale. Per questo simbolicamente sono considerate più pure e più vicine a rappresentare la condizione degli ultimi.
"Via del campo" si può definire una preghiera verso la religione dell'umanità, una poesia contro l'ipocrisia che ci circonda. De Andrè ne ha scritte molte di canzoni pregne di significato. Ma "Via del campo" è un caso particolare: sa unire sensibilità, poesia e semplicità, come poche altre canzoni sono riuscite.
E per finire una curiosità. La musica di "Via del campo" è stata scritta da altri due mostri sacri, Enzo Jannacci e il premio Nobel, Dario Fo. Era nata come musica per un altro brano, La mia morosa la va alla fonte. De Andrè, convinto che si trattasse di una musica popolare, decise di scriverci sopra il testo. E a vedere il risultato, direi che Jannacci e Fo possano esserne soddisfatti.
Immenso💚 Faber
Pura poesia condensata in poche frasi ma quante verità da un laico una preghiera universale
È una canzone politica tosta, marxista. Non so se de Andrè aveva una amante in via del campo, uomo o donna che sia, ma lui è politico. È come Pasolini. Ce lo aveva detto.