Titti, significato

di Fabrizio De Andrè
Significato della canzone Titti di Fabrizio De Andrè
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Secondo il mio punto di vista, la canzone parla della possibile (o non possibile) coesistenza di due tipologie di amori:
- quello terreno e materiale
- quello trascendentale e celeste
Questi amori sono descritti come "ossimori" che possono coesistere in quanto appartenenti a 2 mondi diversi.

Immagine dell'utente Alessio | 37 Punti
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Titti non è fra le canzoni più famose di De Andrè....però è una canzone carina!!! Titti è semplicemente una donna confusa che non sapeva chi scegliere fra due amanti (TITTI AVEVA DUE AMORI, UNO DI CIELO UNO DI TERRA)

Immagine dell'utente Oreste | 29 Punti
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Anonimo

Invece secondo me Titti è una donna che ama felicemente due uomini, perchè da ognuno dei due riceve qualcosa e non si pone il problema. Mi sembra uno dei tanti inni all'anticonformismo, De Andrè è sempre stato contro le convenzioni sociali

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Anonimo

sono d'accordo con la tua interpretazione, ben si adatta all'ironia di Bubola, l'autore del testo

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bisognerebbe chiedere al' autore ( massimo bubola ) il significato vero di questa ballata !!!!

Immagine dell'utente Bacchisio

La canzone è interamente di Bubola ( come del resto lo sono Volta la Carta, Coda di Lupo, Quello che non ho, Hotel Supramonte, Se ti Tagliassero a Pezzetti...ma per questioni di contratto venivano co-firmate). La Ballata, come spesso accade nei capolavori di Bubola viaggiano sempre su due opposti.

Io ci ho sempre visto questo significato: per me Tutti non sa se dedicare il suo cuore a un uomo o a Dio. Infatti lei ama entrambi, inizialmente non capisce dove sarebbe tenuta a indirizzare il suo sentimento, ma infine realizza che è lo stesso perché l'uomo è creatura di Dio. Questo avviene nella seconda strofa che sembra quasi richiamare alle idee di divinità umana di "La buona novella" (1970), uscito dieci anni prima. Il concetto molto deandreiano di questa canzone è sostanzialmente: non interrogarti sul dubbio tra Dio e uomo, perché se ami l'uomo compi il volere di Dio, mentre se ami Dio non puoi che fare del bene all'uomo. Ciò potrebbe portare qualunque credente dalla parte dell'anticlericale e "ateo" cantautore. La parola ateo è tra virgolette perché, nonostante De Andrè stesso si proclamasse tale, io non ho mai visto in lui qualcuno che rifiuti l'eventualità di un essere pensante che sovrasta tutto quanto, solo uno che non è riuscito a riconoscere la sua idea in nessuna delle dottrine finora esistite. Proprio per questo che promuove il concetto di amare ciò che sicuramente c'è, sapendo che così si contenta anche un eventuale qualcuno divino, nel caso ci sia.
Immagine dell'utente Azue | 1 Punti
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Titti di De Andrè è una canzone che si rifà al romanzo di Jorge Amado Dona Flor e i suoi due mariti e racconta di una donna risulta indecisa tra due amanti opposti tra loro.
Fonte: W. Pistarini, Fabrizio De Andrè. Il libro del mondo. Le storie dietro le canzoni, Giunti, 2010, p. 185
Immagine dell'utente Lola | 196 Punti
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