Stranamore, significato
di Roberto Vecchioni
- Richiesto da xxx
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Vecchioni: "Ho scoperto che ci sono tanti modi di dare affetto alla persone però ci sono tanti modi particolari di dare affetto alle persone però ci sono modi particolari magari più chiusi meno aperti che sembran più chiusi, ma che sono altrettanto o più importanti. E allora è nata questa canzone che è una galleria e di quadretti, di situazioni affettive, una più strana dell'altra, che si chiama appunto, Stranamore"
In particolare vorrei richiamare l'attenzione sul link che viene fatto tra Stranamore e Alessandro e il mare:
"Stranamore" ed "Alessandro e il mare" sono strettamente correlati: nella prima canzone si parla di un uomo che davanti al mare si sente piccolo piccolo e nella seconda di un uomo che sin da piccolo desidererebbe poter giocare nell'acqua della fontana, ma la madre non lo permette e così, trascorsi gli anni,dopo aver conquistato tutto, Alessandro si tuffa in quel mare, seguito da tutti. I "tutti" sono ignari e lui invece torna bambino..."
- Le prime strofe parlano di una donna maltrattata dal marito alcolizzato, che alla fine lo lascia proprio per salvare lui(oltre che se stessa). Nella seconda parte assistiamo all'eutanasia di un amore.
- Poi si parla di Marco Aurelio, costretto a fare la guerra in Pannonia mentre invece preferirebbe dedicarsi ai suoi pensieri. La seconda parte è forse la più controversa: forse non assistiamo al pestaggio da parte di fascisti, ma , al contrario, da parte di militanti di estrema sinistra contro un "non-comunista"(ma ripeto: rimane il punto più controverso).
- Infine, nell'ultima strofa, da una parte abbiamo Alessandro Magno che "pianse quando vide il mare, perché non c'era null'altro a conquistare"(ne è valsa la pena?). Dall'altro abbiamo Garibaldi, "dritto sopra la nave", con cicatrici e battaglie, canto del cigno del Risorgimento italiano, e un "Io" che che preferisce l'amore/torpore della famiglia, ma che rimane sveglio.
FORSE NON LO SAI MA PURE QUESTO È AMORE.
Grazie. Avevo bisogno di una chiave.
Non sono d'accordo sulla presunta controversia della strofa di cui parla il commento di Alfredo: "E il primo disse - ah sì non vuoi comprare il nostro giornale? - e gli altri: -lo teniamo fermo tanto per parlare.- Ed io pensavo -ora gli dico sono anch'io un fascista-, ma ad ogni pugno che arrivava dritto sulla testa la mia paura non bastava a farmi dire basta". Si tratta di un pestaggio da parte di fascisti. È molto chiaro: la paura della persona picchiata non era sufficiente per impedire il pestaggio. Ovvero, aveva tanta paura, ma non ABBASTANZA da dire di essere fascista. Quindi non è il pestaggio di un fascista da parte di persone di estrema sinistra, è chiaramente l'opposto. Altrimenti la frase non avrebbe senso, sarebbe stata 'la mia paura era troppa perché potessi dire basta', non 'era troppo poca'.
È così ovvio, che mi spaventa che certi possano interpretarla in senso opposto.
Che si tratti di un'aggressione fascista, subita da Vecchioni stesso, è confermato in un 'intervista con Aldo Cazzullo, per il Corriere della Sera: «In Stranamore lei descrive un’aggressione fascista». «Mi picchiarono davvero, perché non volevo comprare il loro giornale, come dice la canzone. Però fu solo qualche ceffone. Nell’arte si esagera sempre un po’».
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