Sally, significato

di Fabrizio De Andrè
Significato della canzone Sally di Fabrizio De Andrè
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La canzone sembrerebbe raccontare alcune dure esperienze di vita di uomo che, da bambino, si ritrova adulto.

Nel primo passaggio il protagonista è un bambino che viene riproverato dalla propria madre che gli raccomanda di non giocare con gli zingari nel bosco.

Nella visione del cantante gli zingari sono una popolazione assolutamente interessante e degna di essere conosciuta, il popolo Rom, secondo lui, meriterebbe il premio nobel per la pace perché attraversano da centinaia di anni il mondo senza portare con sé alcun tipo di arma.
Quindi il cantante elogia la figura spesso discriminata degli zingari ed invita a conoscere tale cultura per non cadere in spirali xenofobe degenerative.

Questo aiuta a capire perché il bambino decide di non dare ascolto alla madre e di allontanarsi nel bosco, fino a non tornare più indietro. Qui incontra Sally, figura enigmatica della canzone, che potrebbe essere una ragazza di cui il bambino si innamora mentre percorre la vita per diventare adulto.

Allontatosi anche da Sally il protagonista decide di compiere una lunga traversata, sembra che non sappia bene dove andare dal momento che il suo mezzo di trasporto sarà un pesciolino d'oro e cieco.
D'oro perché sarà lo strumento che gli permetterà di ricevere ogni ricchezza, vale a dire la conoscenza del mondo.
Cieco perché il suo andare sarà totalmente casuale.

Quindi si allontana fisicamente e mentalmente anche da Sally per giungere infino alla città dove incontra Pilar del mare.
Questo passaggio è molto importante.
La descrizione dei luoghi da questo momento in poi, fino al passaggio finale, fanno capire che il girovagare del protagonista lo conduce ad incontrare gli ultimi della società e nonostante questo ad entrarci perfettamente in sintonia, sperimentando emozioni e comprensioni non da tutti.
Pilar del mare è una drogata probabilmente finita in brutti guai a causa della sua dipendenza.
Il protagonista ha la sventura, un giorno, di incontrarla morta, con le labbra sporghe figurativamente di mirtilli, quindi di sangue, e con un coltello che l'ha ferita a morte.

Bene, il passaggio successivo fa capire quanto il protagonista sia nel frattempo maturando.
Si sveglia su una quercia e l'assassino era fuggito, poi si guarda in uno stagno e l'assassino si era già lavato.
Il protagonista, quindi, sembrerebbe che stesse dormendo su un albero mentre l'assassino compieva il suo gesto e che quest'ultimo successivamente si fosse lavato in una pozzanghera lì vicino.
In realtà, da una analisi più approfondita, in questi passaggi si coglie un comportamento diverso, nascosto tra le righe.
Il protagonista sembrerebbe essersi nascosto mentre la povera Pilar moriva, altrimenti non si spiega perché si trovasse su un albero. In questa ottica, a meglio guardare, sembrerebbe che in realtà la donna non sia morta per mano di un assassino ma per una overdose.
Mi spiego meglio: la donna si faceva di eroina e il protagonista, pur consapevole, ha scelto di non intervenire lasciando che la donna si uccidesse con un coltello che evoca l'immagine di una siringa.
Questo dimostra perché il protagonista si guarda nello stagno e che l'assassino si fosse a quel punto già lavato.
Era il protagonista il vero assassino, perché non intervenendo per impedire che la donna continuasse a drogarsi, perciò come se si fosse addormentato di fronte ad un evento che poteva essere evitato, ha di fatto causato la morte di Pilar, appunto lavandosene le mani.

Non impedire un evento che si ha l'obbligo di impedire equivale a cagionare lo stesso evento, il cantante conosceva il codice penale, avendo una laurea in legge.

Ci avreste mai pensato? a questo punto il protagonista sa quanto sia pericoloso far finta che le cose non ci riguardino, infatti in alcune canzoni il cantannte ripete il mantra "anche se voi vi credete assolti siete per sempre coinvolti".

Il protagonista prosegue la sua avventura di crescita personale, finendo ancora una volta in un luogo degradato, una squallida zona frequentata da prostitute e dai loro papponi.

Qui si evincono due atteggiamenti diversi del protagonista: da una parte condanna il pappone paragonandolo al re dei topi, come ad un uomo destinato soltanto alla fogna dell'umanità, e dall'altra si interessa umanamente della prostituta che incontra.

Il gesto di donare un braccialetto è come il gesto di un bambino, infatti nella canzone Via del Campo il cantante ci racconta che lì "c'è una bambina", la prostituta.

Pertanto viene rinobilitata l'immagine della prostituta, caricandola di una innocenza senza pari, come solo Gesù ha saputo fare con Maria Maddalena (il paragone non è casuale: tutta la discografia del cantante ruota intorno al gesto evangelico del perdono).

Infine il protagonista torna al luogo da dove era partito, non la casa dove è cresciuto, bensì dove ha incontrato Sally.
Questa ragazza, di cui forse si è invaghito nell'adolescenza, ora nella fase matura della sua vita diventa il proprio amore.
E la sua nuova casa. Il posto dove tornare.

Sally è la figura centrale della canzone, il perno intorno al quale ruota questa storia.
Auguro a tutti di incontrare una propria Sally.

P.S. Anche la canzone di Vasco merita ma la vera Sally è quella del grande cantante genovese.

Immagine dell'utente Jones che suonava il Flauto | 5 Punti
109 reazioni a questo significato
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Anonimo

Mi è piaciuto il tuo commento, complimenti! Mi piacerebbe leggere altre tue riflessioni sui testi di De Andrè

Immagine dell'utente Rosolino

concordo è una bellissima interpretazione, complimenti

Immagine dell'utente Laerte

Grazie, bella spiegazione meticolosa, come lo era anche De André nei suoi testi.

Immagine dell'utente Marzio

ho una domanda, secondo te si il nome Pilar che il pesciolino d'oro possono essere riferimenti ricondotti a Cent'anni di solitudine di Marquez?

Immagine dell'utente Rocco

Pilar Tenca era una dei protagonisti del libro Cent'anni di solitudine di Garbiel garcia Marquez, e nel libro parla anche di zingari con cui uno dei figli di Ursula scappa. Chissà se Faber non ha tratto anche da quel libro.

Immagine dell'utente Rocco

E' un mix dei personaggi delle sue canzoni e il libro di Gabriel Garcia Marquez. Mentre leggevo la tua spiegazione ne ero sempre più convinto perchè nel libro parla di zingari con tamburi e di Pilar Ternera.

Immagine dell'utente Concetta

Si inoltre anche il riferimento al pesciolino d'oro è preso da cento anni di solitudine

Immagine dell'utente Maggiore

Il re dei topi è preso invece da EL TOPO grande film di jodorowski

Immagine dell'utente Tazio

Aggiornamento 14.05.2018. Ho letto di un esperimento psicologico nel quale lo psicologo invita il proprio assistito ad immaginare di essere in un bosco e deve immaginare di incontrare diversi personaggi in diverse situazioni diverse. La descrizione che l'assistito fornisce di quello che incontra e' misura del suo rapporto reale con il resto del mondo ma sopratutto con se stesso. E' proprio un percorso di crescita interiore e come nella canzone, in realta', non esiste un'uscita dal bosco, ma un ritorno al punto di partenza. Chissa' se De Andre' lo conosceva. - Jones che suonava il flauto.

Immagine dell'utente Cristyn

Interpretazione assolutamente sballata, gratuita, di fantasia. Assolutamente inaccettabile! Il protagonista uccide Pilar accoltellandola, e finisce per prostituirsi ..

Immagine dell'utente Evangelista

Quest'ultimo commento, invece, non ha alcun senso. L'interpretazione fatta da Jones che suonava il flauto merita del massimo rispetto: le canzoni di De Andrè sono come scatole cinesi, ognuno decida fin dove vuole spingersi per capire. Anche i commenti su Marquez e su El Topo sono degni di rispetto perchè veri. Parliamo dei pesciolini d'oro del Colonnello Buendia e di Pliar Ternera. In ogni caso è così: il viaggio che porta un ragazzino a diventare adulto, affrontando, di fatto, lo squallore della vita. Quindi la vita.

Immagine dell'utente Violante

Interpretazione dire attendibile, fino allo strafalcione di pilar, perché lui si è drogato insieme a lei, gli si è spento il cuore, l ha uccisa in un delirio da eroina, e quando si è "svegliato" dalla sostanza egli si era già lavato il sangue dalle mani. Perché sennò dire:mi guardai-si era già lavato?! .

Immagine dell'utente Ursula

Perche' se ne era lavato le mani gia' la sera prima. Prima di andarsene a dormire. Se ne era fregato.

Immagine dell'utente Luce

Stupenda, l'avevo capita, ma solo in parte

Immagine dell'utente Carmelo

Mi sa che le migliori canzoni sono sempre state dedicate a questa "Sally " , Don't look back in anger! Oasis

Immagine dell'utente Penelope

Per me il protagonista è lui che ha ucciso Sally e non se ne è reso conto è una storia di ribellione alla madre ma di sballo lui entra in un mondo corrotto ma lo vive come fosse un sogno si guarda nello stagno e l'assassino si era già lavato vede se stesso pulito ma va ancora in giro perché si vuole sporcare non tornerà indietro ( dalla madre) e né da Pilar ha fame di vita/ morte

Immagine dell'utente Gilda

Questa interpretazione e' perfetta!

Immagine dell'utente Priamo

Mi permetto ma non condivido questa interpretazione. A mio avviso la chiave di lettura è più immediata e diretta. Torna il tema degli emarginati, " degli ultimi" così definiti dall'Autore. Il protagonista sceglie di seguire Sally consapevole di infrangere la moralità quotidiana. Ciò lo porta a compiere una serie di azioni condannate dalla societa, ( la madre) e dalle sue leggi ( le raccomandazione della madre di non giocare con gli zingari del bosco).

Immagine dell'utente Manuele

Priamo, pur non condividendo, hai sposato in pieno l'interpretazione dell'autore del testo. Che è la più bella mai stata scritta, diciamolo

Immagine dell'utente Max
Max

In realtà la canzone è di Massimo Bubola. Insieme poi hanno scritto l'ultima strofa. Denny

Immagine dell'utente Mariagiulia

Bellissima interpretazione! Il viaggio della vita in una canzone!

Immagine dell'utente Abramo

Bellissima interpretazione, ho solo un dubbio sul finale: non credo che lui torni nel posto dove ha incontrato Sally, mi sembra piuttosto che l'ultimo verso, eco del primo, sia un semplice ricordare l'inizio di questa storia, un modo "poetico" per chiudere il racconto collegandosi all'inizio.

C'è un errore nel testo, e perciò nell'interpretazione: nel finale Faber dice: mia madre mi disse "non devi giocare con gli "Svizzeri" nel bosco. 
Immagine dell'utente Liborio | 1 Punti
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Immagine dell'utente Nestore

Faber era un genio!

Immagine dell'utente Diamante

Parla degli svizzeri soltanto quando la canta con la PFM, in quanto mi sembra che uno dei componenti abbia qualcosa a che fare con la Svizzera e lui lo prende un po' in giro.

Faber era un genio!
Immagine dell'utente Nestore | 3 Punti
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