Richiesto da Ibob
Pubblicato 10 gennaio 2016
Ultima interpretazione 27 ottobre 2024
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La canzone sembrerebbe raccontare alcune dure esperienze di vita di uomo che, da bambino, si ritrova adulto.
Nel primo passaggio il protagonista è un bambino che viene riproverato dalla propria madre che gli raccomanda di non giocare con gli zingari nel bosco.
Nella visione del cantante gli zingari sono una popolazione assolutamente interessante e degna di essere conosciuta, il popolo Rom, secondo lui, meriterebbe il premio nobel per la pace perché attraversano da centinaia di anni il mondo senza portare con sé alcun tipo di arma.
Quindi il cantante elogia la figura spesso discriminata degli zingari ed invita a conoscere tale cultura per non cadere in spirali xenofobe degenerative.
Questo aiuta a capire perché il bambino decide di non dare ascolto alla madre e di allontanarsi nel bosco, fino a non tornare più indietro. Qui incontra Sally, figura enigmatica della canzone, che potrebbe essere una ragazza di cui il bambino si innamora mentre percorre la vita per diventare adulto.
Allontatosi anche da Sally il protagonista decide di compiere una lunga traversata, sembra che non sappia bene dove andare dal momento che il suo mezzo di trasporto sarà un pesciolino d'oro e cieco.
D'oro perché sarà lo strumento che gli permetterà di ricevere ogni ricchezza, vale a dire la conoscenza del mondo.
Cieco perché il suo andare sarà totalmente casuale.
Quindi si allontana fisicamente e mentalmente anche da Sally per giungere infino alla città dove incontra Pilar del mare.
Questo passaggio è molto importante.
La descrizione dei luoghi da questo momento in poi, fino al passaggio finale, fanno capire che il girovagare del protagonista lo conduce ad incontrare gli ultimi della società e nonostante questo ad entrarci perfettamente in sintonia, sperimentando emozioni e comprensioni non da tutti.
Pilar del mare è una drogata probabilmente finita in brutti guai a causa della sua dipendenza.
Il protagonista ha la sventura, un giorno, di incontrarla morta, con le labbra sporghe figurativamente di mirtilli, quindi di sangue, e con un coltello che l'ha ferita a morte.
Bene, il passaggio successivo fa capire quanto il protagonista sia nel frattempo maturando.
Si sveglia su una quercia e l'assassino era fuggito, poi si guarda in uno stagno e l'assassino si era già lavato.
Il protagonista, quindi, sembrerebbe che stesse dormendo su un albero mentre l'assassino compieva il suo gesto e che quest'ultimo successivamente si fosse lavato in una pozzanghera lì vicino.
In realtà, da una analisi più approfondita, in questi passaggi si coglie un comportamento diverso, nascosto tra le righe.
Il protagonista sembrerebbe essersi nascosto mentre la povera Pilar moriva, altrimenti non si spiega perché si trovasse su un albero. In questa ottica, a meglio guardare, sembrerebbe che in realtà la donna non sia morta per mano di un assassino ma per una overdose.
Mi spiego meglio: la donna si faceva di eroina e il protagonista, pur consapevole, ha scelto di non intervenire lasciando che la donna si uccidesse con un coltello che evoca l'immagine di una siringa.
Questo dimostra perché il protagonista si guarda nello stagno e che l'assassino si fosse a quel punto già lavato.
Era il protagonista il vero assassino, perché non intervenendo per impedire che la donna continuasse a drogarsi, perciò come se si fosse addormentato di fronte ad un evento che poteva essere evitato, ha di fatto causato la morte di Pilar, appunto lavandosene le mani.
Non impedire un evento che si ha l'obbligo di impedire equivale a cagionare lo stesso evento, il cantante conosceva il codice penale, avendo una laurea in legge.
Ci avreste mai pensato? a questo punto il protagonista sa quanto sia pericoloso far finta che le cose non ci riguardino, infatti in alcune canzoni il cantannte ripete il mantra "anche se voi vi credete assolti siete per sempre coinvolti".
Il protagonista prosegue la sua avventura di crescita personale, finendo ancora una volta in un luogo degradato, una squallida zona frequentata da prostitute e dai loro papponi.
Qui si evincono due atteggiamenti diversi del protagonista: da una parte condanna il pappone paragonandolo al re dei topi, come ad un uomo destinato soltanto alla fogna dell'umanità, e dall'altra si interessa umanamente della prostituta che incontra.
Il gesto di donare un braccialetto è come il gesto di un bambino, infatti nella canzone Via del Campo il cantante ci racconta che lì "c'è una bambina", la prostituta.
Pertanto viene rinobilitata l'immagine della prostituta, caricandola di una innocenza senza pari, come solo Gesù ha saputo fare con Maria Maddalena (il paragone non è casuale: tutta la discografia del cantante ruota intorno al gesto evangelico del perdono).
Infine il protagonista torna al luogo da dove era partito, non la casa dove è cresciuto, bensì dove ha incontrato Sally.
Questa ragazza, di cui forse si è invaghito nell'adolescenza, ora nella fase matura della sua vita diventa il proprio amore.
E la sua nuova casa. Il posto dove tornare.
Sally è la figura centrale della canzone, il perno intorno al quale ruota questa storia.
Auguro a tutti di incontrare una propria Sally.
P.S. Anche la canzone di Vasco merita ma la vera Sally è quella del grande cantante genovese.
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Mia madre mi disse - Non devi giocare
con gli zingari nel bosco.
Mia madre mi disse - Non devi giocare
con gli zingari nel bosco.
Ma il bosco era scuro l'erba già verde
lì venne Sally con un tamburello
ma il bosco era scuro l'erba già alta
dite a mia madre che non tornerò.
Andai verso il mare senza barche per traversare
spesi cento lire per un pesciolino d'oro.
Andai verso il mare senza barche per traversare
spesi cento lire per un pesciolino cieco.
Gli montai sulla groppa sparii in un baleno
andate a dire a Sally che non tornerò.
Gli montai sulla groppa sparii in un momento
dite a mia madre che non tornerò.
Vicino alla città trovai Pilar del mare
con due gocce d'eroina s'addormentava il cuore.
Vicino alle roulottes trovai Pilar dei meli
bocca sporca di mirtilli un coltello in mezzo ai seni.
Mi svegliai sulla quercia l'assassino era fuggito
dite al pesciolino che non tornerò.
Mi guardai nello stagno l'assassino s'era già lavato
dite a mia madre che non tornerò.
Seduto sotto un ponte si annusava il re dei topi
sulla strada le sue bambole bruciavano copertoni.
Sdraiato sotto il ponte si adorava il re dei topi
sulla strada le sue bambole adescavano i signori.
Mi parlò sulla bocca mi donò un braccialetto
dite alla quercia che non tornerò.
Mi baciò sulla bocca mi propose il suo letto
dite a mia madre che non tornerò.
Mia madre mi disse - Non devi giocare
con gli zingari del bosco.
Ma il bosco era scuro l'erba già verde
lì venne Sally con un tamburello.
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