Io vagabondo, significato
di Nomadi
- Richiesto da Francesco Piselli
- Ultima interpretazione:
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beh riassumendo una veloce parafrasi fatta ad ogni frase, potrebbe significare appunto: Un uomo adulto che vive sotto il cielo stellato, in giro per il mondo. Si sveglia in una notte di settembre e ripensa con nostalgia alla sua casa d'infanzia, chissà quanto tempo prima l'ha lasciata, e chissà se ricorda ancora dov'è; pensa che la strada è sicuramente dove l'ha lasciata e se tornasse oggi, magari la sua città gli sembrerebbe diversa, la paragona infatti ad un deserto, arido di sensazioni e ricordi. Poi ripensa a se stesso da bambino quando giocava in cortile e guardava fuori cercando di immaginare il proprio futuro, in piena libertà di andare. Si racconta che proprio in una notte di settembre, come ora, decise di andar via preferendo la libertà di sentire sulla propria pelle i raggi del sole di primo mattino invece che il quotidiano e rassicurante fuoco del camino di una casa. RIT.: Io sono un romantico vagabondo al quale rimangono soltanto ricordi, sensazioni ed un' idea di Dio che mi protegge e che mi incoraggia a vivere..
Secondo ma parla della vita e dice che prima o poi si dovrà crescere , e a volte si può perdere la via giusta ma non bisogna arrendersi e continuare a cercarla per poterla ritrovare.

stupendo o.o

hai ragione perche la frase:" sempre azzurra non può essere l'età" vuole proprio dire che non si è sempre piccoli ma si cresce
Per me parla di un ragazzo adottato
A me sembra che, per metafore, si racconti una storia terribile; quella della distruzione, almeno dal punto di vista economico, della vita di quel bambino.
"Io un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò": qui è il bambino che, ingenuamente, crede di poter "salire in alto" nella vita - il che è possibile - ma non tiene conto che è altrettanto possibile tornare giù.
"Ma un bimbo che ne sa? [...]": Giustamente, come può un bambino prevedere di poter finire sul lastrico?
"Il vento sulla pelle, il chiarore delle stelle": una notte mi svegliai e mi toccò riconoscere che ero finito in mezzo alla strada.
"Chissà dov'era casa mia. Io, vagabondo [...] Soldi in tasca non ne ho / ma lassù mi è rimasto Dio": Una volta cresciuto, sono finito a fare il barbone vagabondo, ho perso casa e soldi; tutto ciò che mi è rimasto è Dio. O forse neanche Lui.
Ho trovato questa canzone sempre troppo malinconica nella sue parole: una sorta di innocenza giovanile perduta, pochi soldi e speranze frantumate. Inoltre è divenuta pure una canzone inflazionata che suonano in qualsiasi sagra di paese. Speravo di trovare un significato che mi risollevase un pò l'umore nei confronti di questa canzone e invece sono il primo a spiegarla. Ciao a tutti

secondo me non hai ragione perché questa canzone ti aiuta a vedere in positivo la vita anche se si è poveri : soldi in tasca non ne ho, ma lassù mi è rimasto Dio.... e' stupenda
secondo me il significato di questa canzone é che prima o poi tutte le persone crescono
Significato più votato
Io penso alla storia di un ragazzo che si è trovato da solo in giro per il mondo... quando dice: "io un giorno crescerò e nel cielo della vita volerò, ma un bimbo che ne sa, sempre azzurra non puo essere l'età" parla dei propositi che aveva da ragazzino ma che ha visto andare in fumo in una notte di settembre quando si è " svegliato" e ha deciso di andarsene libero!! come un vagabondo.. senza casa, senza nulla ma con Dio lassù proprio perché questo vagabondare lo ha reso puro nell'anima!
Bravissimo la canzone ti va proprio provare un sentimento nel cuore quelli che ti hanno votato credo che provino tutti il sentimento che hai provato in questa canzone LA PENSO COME TE☺???
Volevo dire:ti ha fatto