Richiesto da Heisenberg
Pubblicato 13 aprile 2016
Ultima interpretazione 07 dicembre 2022
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La canzone narra di un assassino, probabilmente scappato da un carcere, che durante la sua fuga viene inseguito da due gendarmi che cercano di catturarlo per riportarlo in prigione.
Nel bel mezzo della sua fuga finisce su una spiaggia dove trova un pescatore "che aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso".
Stremato dalla fame e dalla sete chiede aiuto al pescatore che, senza indugiare, gli offre il proprio pane ed il proprio vino.
Qui balza agli occhi la visione vangelica del perdono, ricorrente in molte canzoni di Faber: con quel gesto il cantante sembra dirci che il Pescatore ha umana pietà verso il bandito e non lo tratta come un criminale, bensì come un essere umano che ha bisogno di aiuto.
Dopo aver mangiato, l'assassino riprende la sua fuga, senza voltarsi indietro.
Sulla spiaggia giungono anche i gendarmi, che chiedono al Pescatore se avesse visto l'assassino.
A questo punto la canzone si ferma, ripetendo solo che il Pescatore era lì, con un "solco lungo il viso come una specie di sorriso".
Le interpretazioni sono state tante, alcune assolutamente indegne, come qualcuno che ha ipotizzato che il solco lungo il viso del Pescatore fosse il segno che l'assassino aveva a quest'ultimo tagliato la gola, o che forse gli stessi Gendarmi, non vedendolo rispondere, avessero deciso di punirlo.
In realtà il significato è molto più bello e profondo e per una corretta interpretazione dobbiamo attenerci al dato testuale, ove non risulta nulla di quanto precede.
Orbene, il significato più semplice è che il Pescatore abbia aiutato l'Assassino "occhi grandi grandi da bambino".
Tali occhi da bambino significano ingenuità, come un bambino che non si è reso conto di cosa ha fatto: in questo il Cantante vede la scriminante all'errore commesso. Tale scriminante infonde al Pescatore la forza di perdonare l'errore, proprio come se fosse un sacerdote, che attraverso il pane ed il vino lo monda da ogni peccato.
Ma vi è un unico significato che, nascosto realmente tra le righe della canzone, forse può fornirci un elemento o qualche domanda in più.
"Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile."
Questo, nella logica di De Andrè significa che qualcuno è stato in carcere durante la giovinezza, che nelle canzoni di De Andrè viene spesso paragonata al mese di Aprile o di Maggio: la primavera della vita.
Ora, sembra che l'assassino, vedendo la compassione del Pescatore, abbia il primo vero pentimento per le sue malefatte e si sia reso conto che, se non avesse fatto del male a qualcuno, non avrebbe perso gli anni della sua giovinezza in carcere (il cortile è quello del penitenziario dove era rinchiuso).
Ma l'interpretazione personale che io preferisco è che una sorta di narratore fuori scena ci stia raccontando che in realtà sia stato il Pescatore, durante la sua giovinezza, a giocarsi molte primavere dietro le sbarre.
Questo darebbe senso al gesto umano del Pescatore che, sapendo che cosa si prova ad essere privati della libertà, decide di aiutare il Pescatore ed attraverso di lui riscattare la sua giovinezza.
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Vorrei aggiungere un piccolo dettaglio sulla tua interpretazione molto valida. Io credo che "l'ombra dell'ultimo sole" (quindi l'ultimo giorno di vita) si riferisca al pescatore che, non avendo dato le informazioni ai gendarmi (immagine del potere) sia stato ucciso da questi. L'assassino ha "davanti agli occhi ancora il sole" proprio grazie al testo del pescatore che non ha fatto differenze tra i criminali e gli innocenti, aiutando indistintamente tutti seguendo il messaggio di Cristo. Questa è la mia interpretazione, grazie.
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A me sembra relativamente chiara e non capisco il perchè di tante variazioni:
Venne alla spiaggia un assassino .... eran gli specchi di un'avventura.
L'assassino arriva spaventato dal pescatore, è inseguito e lo sà.
E chiese al vecchio dammi il pane ... ho sete e sono un assassino.
Minaccia per aver da mangiare e bere (quello che ha fatto in tutta la sua vita e l'unico modo che conosce per vivere)
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
Non serve minacciare, il Pane non arriva dalla violenza o dalla minaccia, il Pane è gratuito
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.
Chiaro riferimento all' Eucarestia
E fu il calore di un momento
L'assasino spara al vecchio e lo uccide
Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
l'assasino riprende la sua fuga, ma prova dolore per aver ucciso chi gli ha dato gratuitamente, e non perchè minacciato, il suo Pane ed il suo Vino. Significato molto ampio, di tipo evangelico e riferito a tutti noi che corriamo verso il nostro sole, senza apprezzare ciò che ci è stato dato gratutitamente, ma anzi "uccidendo" il significato del Dono con il nostro comportamento quotidiano.
è già il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile.
Un riferimento alla infanzia / giovinezza dell'assasino, oramai perdute. Può darsi che il cortile sia quello di un carcere, ma cambia poco. Il senso qui è rimpiangere la leggerezza ed il gioco di un tempo che non c'è più.
Vennero in sella due gendarmi...
Arrivano i carabinieri, con le armi. E' l'ordine costituito, che De Andrè evidentemente non ama e per cui non prova nessuna empatia. I carabinieri interrogano il pescatore.
Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
Il vecchio pescatore non risponde perchè già morto.
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Il vecchio pescatore non si guarda neanche intorno, non si interessa di cosa ha fatto l'assassino. Spezza il pane e gli dà il vino. Quel semplice gesto naturale e senza parole crea nell'assassino la memoria di azioni umane e sincere, quell'umanità e quella sincerità che lui aveva da bambino e che ora non ha più ma che ora, nel ricordo, ritorna in tutto il suo dolore. C'è la contrapposizione netta con i gendarmi, la Legge, che invece di cercare di recuperare l'assassino come uomo lo insegue con i cavalli e con le armi. Il vecchio pescatore ritorna ad assopirsi (non muore.. dove sta scritto??) e assopirsi così all'ombra dell'ultimo sole del pomeriggio denota una leggerezza nell'animo che solo lui può avere.
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mi associo a quella piu votata mi sembra piu giustamente coerente ma poi ............
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All'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito un pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso.
Venne alla spiaggia un assassino
due occhi grandi da bambino
due occhi enormi di paura
eran gli specchi di un'avventura.
E chiese al vecchio dammi il pane
ho poco tempo e troppa fame
e chiese al vecchio dammi il vino
ho sete e sono un assassino.
Gli occhi dischiuse il vecchio al giorno
non si guardò neppure intorno
ma versò il vino e spezzò il pane
per chi diceva ho sete e ho fame.
E fu il calore di un momento
poi via di nuovo verso il vento
davanti agli occhi ancora il sole
dietro alle spalle un pescatore.
Dietro alle spalle un pescatore
e la memoria è già dolore
è già il rimpianto di un aprile
giocato all'ombra di un cortile.
Vennero in sella due gendarmi
vennero in sella con le armi
chiesero al vecchio se lì vicino
fosse passato un assassino.
Ma all'ombra dell'ultimo sole
s'era assopito il pescatore
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
e aveva un solco lungo il viso
come una specie di sorriso
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