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Con Giugno '73 credevo di averla fatta franca. Io, con la pelle color delle olive, mezzo cartaginese, sicuramente ligure, vado a innamorarmi ovviamente di una donna con la pelle più chiara della mia, che si lavava con dei saponi profumati. E' stata una specie di escalation, poi mi sono intenerito e ho scritto questa canzone per lei.
Sua madre, una sciura di Torino, mi ha detto: 'Ma infondo questi intellettuali non sono poi così stronzi', e ho ricominciato tutto daccapo. Era una ragazza molto intelligente e spiritosa ma terribilmente borghese. Mi chiese di regolarizzare il nostro rapporto e io mi misi a cercare una casa a Milano per andarci a convivere. E invece a quel punto lei si spaventò e mi disse che forse sarebbe stato meglio lasciarsi.
Prosegue Pistarini nella sua ricostruzione, facendoci notare come tutte le prime strofe descrivono in modo piuttosto chiaro la situazione di lei, le condizioni sociali e la famiglia della donna.
L'aspetto più criptico di questa canzone di De Andrè pare racchiudersi nel verso che parla della mimosa.
C'è chi ci vide un accenno alle sostanze stupefacenti, ma pare che lo stesso Fabrizio ebbe modo di chiarire il verso, che in realtà parlava del profumo adoperato dalla donna, che soleva versarlo sui polsi.
Giugno '73 è stata pubblicata nel 1975.