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Che significato ha Felicità puttana? Che senso ha affiancare queste due parole? Felicità e puttana?
In questo che è uno dei tre brani estratti dall’album Love, in uscita a fine settembre (il 21/09), i TheGiornalisti cantano dei sapori dell’estate.
Temi piuttosto classici, interpretati con schietta e immediata naturalezza, con piccoli riferimenti ai gusti degli ascoltatori contemporanei: dal cartello di Cali che rinvia a Narcos ai messaggi vocali di Wapp.
Arriva l’estate, ci stacchiamo dai monitor, dalle serie di Netflix o di chiunque altro e ci tuffiamo all’aria aperta in modo sciocco.
Fa sorridere ascoltare questa canzone oggi, metà settembre e ilMeteo che mi mette in guardia per le repentine future temperature in caduta libera. Dai paesaggi montani che mi circondano l’estate fatta di sabbia, di mare, di leggerezza, di abbronzature e di birra che si scalda in fretta. Eppure la semplicità dei concetti che Felicità puttana esprime ricalca a mio avviso la semplicità stessa dell’estate, quando sono sufficienti pochissimi gesti perchè divampi il buon umore:
l’aria che sa di sale
E tutti ci vogliamo baciare
E il sole che ci fa bene / Alla pelle, agli occhi, alle ossa / E non ci fa pensare
Ma se invece la canzone fosse ironica?
Se, cioè, proprio l’insieme di queste stupidaggini che ci rendono apparentemente bella l’estate (come il sudare un po’ ovunque, ad esempio) non fossero in realtà finte felicità, emozioni fugaci pagate poco e dimenticate? Se cioè questa felicità di cui l’estate (perchè ricca di sole, di persone, di meno lavoro e più spasso) si fa portavoce non fosse semplicemente un po’ di buonumore a basso costo, di cui non rimane che un agre ricordo perchè, in fondo, chi si innamora di una puttana? Non è questo - quasi - mai un vero sentimento… chè De Andrè me ne dica.
Voi cosa ne pensate?