Richiesto da Manson
Pubblicato 17 ottobre 2013
Ultima interpretazione 17 aprile 2022
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Le prime due quartine sono dedicate alla presentazione del protagonista, Pasquale Cafiero, un "italiano medio" potremmo dire, almeno in riferimento al tempo in cui è stata composta la canzone.
La terza quartina descrive la differenza tra il detenuto comune e la persona della canzone, Don Raffaè. Il detenuto comune è considerato una persona spregevole, davanti a cui la guardia non può mai sentirsi tranquillo, perchè o è una persona violenta e incapace di dialogare (brigante), o gente falsa con secondi fini (lacchè: persona eccessivamente servile). Tale "gente", dice il protagonista, "sputa minaccia e s'a piglia co' me".
Don Raffaè invece è diverso ( descritto come "uomo geniale" nella seconda quartina della canzone).
Ed è proprio qui che le cose cambiano. Mentre prima erano i detenuti ad avere secondi fini nei confronti delle guardie carcerarie, stavolta è la stessa guardia, il protagonista della canzone, a rivolgersi a Don Raffaè con tono servile e in cerca di trarre vantaggio dal loro incontro. Lo dimostra perfettamente la quarta strofa della canzone, ed il tono estremamente rilassato del protagonista che addirittura si "sbottona" e si legge il giornale.
Dalla quinta quartina inizia il monologo del protagonista che si rivolge a Don Raffaè e qui si alterna una strofa di autocommiserazione e richieste di vario tipo ad una strofa di considerazioni informali di di tono servile e quasi familiare ("volite a spremuta o volite 'o café?", "al maxi-processo eravate 'o chiù bello", "Eccellenza"), con cui il protagonista avanza il proprio corteggiamento a Don Raffaè all'italiana, ovvero chiedendo piano piano ciò che vuole, ma alternandole a considerazioni particolari sul caffè.
Ma parte delle richieste formulate da Cafiero sono causate da una situazione tipicamente italiana della società, ovvero quella in cui lo Stato sembra assente. In particolare il protagonista sembra voler fare intendere che Don Raffaè è presente, a differenza delle istituzione dello Stato che sembrano assenti (e che si comportano in un certo senso come i detenuti descritti nei primi versi della canzone).
"Prima pagina venti notizie ventun' ingiustizie e lo Stato che fa? Si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità",
"mentre 'o assessore che Dio lo perdoni 'ndrento a 'e roulotte ci alleva i visoni... "
"Ca' ci sta l'inflazione, la svalutazione e la borsa ce l'ha chi ce l'ha io non tengo compendio che chillo stipendio e un ambo se sogno a papà"
"A proposito tengo 'nu frate che da quindici anni sta disoccupato isso ha fatto quaranta concorsi novanta domande e duecento ricorsi".
L'ultima quartina chiude la canzone con una considerazione informale finale che deviando il discorso del protagonista e sfociando in una considerazione sul caffè esprime il significato dell'intera canzone.
"voi che date conforto e lavoro,
eminenza vi bacio vi imploro
"chillo duorme co' mamma e co' me
che crema d'Arabia ch'è chisto café":
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Canzone liberamente ispirata a una guardia carceriera che invece di stigmatizzare Raffele Cutolo feroce capo della camorra degli anni 70/80 come un ragazzino resta affascinato dalla figura di questo criminale
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Sembra che Cutolo abbia scritto a De Andrè ringraziandolo per averlo reso protagonista di una canzone e che De Andrè gli abbia risposto scrivendo che ogni riferimento a persone e fatti reali era ... puramente casuale ... mitico Fabrizio oltre che un a essere un ottimo cantautore aveva anche tanto humor
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Io mi chiamo Pasquale Cafiero
e son brigadiero del carcere, aimé
io mi chiamo Cafiero Pasquale
sto a Poggioreale dal '53
E al centesimo catenaccio
alla sera mi sento uno straccio
per fortuna che al braccio speciale
c'è un uomo geniale che parla co' me
Tutto il giorno con quattro infamoni
briganti, papponi, cornuti e lacchè
tutte l'ore co' 'sta fetenzia
che sputa minaccia e s'a piglia co' me
Ma alla fine m'assetto papale
mi sbottono e mi leggo 'o giornale
mi consiglio con don Raffaé
mi spiega che penso e bevimm'o café
Ah che bell' 'o café
pure in carcere 'o sanno fà
co' a ricetta ch'a Ciccirinella
compagno di cella ci ha dato mammà
Prima pagina venti notizie
ventun' ingiustizie e lo Stato che fa?
Si costerna, s'indigna, s'impegna
poi getta la spugna con gran dignità
Mi scervello e mi asciugo la fronte
per fortuna c'é chi mi risponde
a quell'uomo sceltissimo immenso
io chiedo consenso a don Raffaé
Un galantuomo che tiene sei figli
ha chiesto una casa e ci danno consigli,
mentre 'o assessore che Dio lo perdoni
'ndrento a 'e roulotte ci alleva i visoni...
Voi vi basta una mossa una voce
ch'a 'sto Cristo ci levano 'a croce
con rispetto s'è fatto le tre
volite a spremuta o volite 'o café?
Ah che bell' 'o café
pure in carcere 'o sanno fà
co' a ricetta ch'a Ciccirinella
compagno di cella ci ha dato mammà
Ah che bell' 'o café
pure in carcere 'o sanno fà
co' a ricetta di Ciccirinella
compagno di cella preciso a mammà
Ca' ci sta l'inflazione, la svalutazione
e la borsa ce l'ha chi ce l'ha
io non tengo compendio che chillo stipendio
e un ambo se sogno a papà
Aggiungete mia figlia Innocenza
vuo' marito non tiene pazienza
non chiedo la grazia pe' me
vi faccio la barba o la fate da sé?
Voi tenite un cappotto cammello
che al maxi-processo eravate 'o chiù bello
un vestito gessato marrone
così ci è sembrato alla televisione
Pe' 'ste nozze vi prego Eccellenza
m'i prestasse pe' fare presenza
io già tengo le scarpe e 'o gillé
gradite 'o Campari o volite 'o café?
Ah che bell' 'o café
pure in carcere 'o sanno fà
co' a ricetta ch'a Ciccirinella
compagno di cella ci ha dato mammà
Ah che bell' 'o café
pure in carcere 'o sanno fà
co' a ricetta di Ciccirinella
compagno di cella preciso a mammà
Qui non c'è più decoro le carceri d'oro
ma chi l'ha mai viste? Chissà!
chiste so' fatiscenti pe' chisto i fetienti
se tengono l'immunità
Don Raffaé voi politicamente
io ve lo giuro sarebbe nu santo
ma 'cha dent'o voi state a pagà
e fora chiss'atre se stanno a spassà
A proposito tengo 'nu frate
che da quindici anni sta disoccupato
isso ha fatto quaranta concorsi
novanta domande e duecento ricorsi
voi che date conforto e lavoro,
Eminenza vi bacio e v'imploro,
chillo duorme co' mamma e co' me
che crema d'Arabia ch'è chisto café
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