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L'album è Linea gotica, un capolavoro di testo e musica (cui partecipa accanto a Lindo Ferretti la voce femminile di Ginevra Di Marco), il secondo del Consorzio Suonatori Indipendenti.
""Cupe vampe", il brano iniziale, introduce la nuova Apocalisse attraverso il recitato solenne di Ferretti e l'accompagnamento incalzante di una chitarra acustica e di un violino ostinato, capaci di aprirsi in refrain corali ("s'alzano gli occhi al cielo/ s'alzano i roghi in cupe vampe) fino al parossismo della requisitoria finale: "Bella la vita dentro un catino/ bersaglio mobile di ogni cecchino/ bella la vita a Sarajevo città/ questa è la favola della viltà".
"Il rogo della Biblioteca di Sarajevo, simbolo di cultura e millenaria convivenza di popoli diversi, viene posto in copertina del disco, per sbatterci subito la realtà in faccia", fonte.
Personalmente la canzone mi ha ricordato sia i roghi rinascimentali (come l'ultimo, e forse più emblematico, di Giordano Bruno), sia il film Fahrenheit 451.
Qui vi riporto una delle scene a mio avviso più incisive, dove l'atto di bruciare i libri non è solo volontà di negare la cultura, ma diviene simbolo di repressione dell'essere umano in toto.
Seguendo questa suggestione, in tutti questi esempi il rogo si fa emblema di ingiustizia che corrode e annienta, cancellando la civiltà.