A çimma, significato
di Fabrizio De Andrè
- Richiesto da Bianca Maria
- Ultima interpretazione:
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Questo brano può sembrare una semplice ricetta, in realtà la Cimma è una canzone sulla ribellione degli emarginati sociali. La Cimma è un piatto di origine povera, delizioso ma composto però da numerosi ingredienti di scarto: De Andrè vede in questo molti parallelismi con le fasce del popolo emarginate e considerate dalla borghesia scarti sociali, che però unite insieme possono generare qualcosa di superlativo e importante (La cimma) per infine ribellarsi contro la borghesia che li relega a quello status ("Mangiate, mangiate, non sapete chi vi mangerà"). In realtà il monito finale, che funge da chiave di lettura, sembra rimanere tale e non divenire mai realtà, collocando perfettamente il brano nella seconda parte dell'album, nella quale si muove il popolo che subisce "Le Nuvole" senza dare nessun evidente segno di ribellione.
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Si tratta di una ricetta della cucina genovese, resa magicamente poesia dalla penna di Fabrizio De Andrè (in collaborazione con Ivano Fossati) in questa straordinaria canzone contenuta nel suo dodicesimo album, Le nuvole.
"La cima, anche nota come éuggio (cioè occhio), è un secondo piatto tipico della cucina ligure. Si tratta di una tasca di pancia di vitello farcita con diversi ingredienti e bollita in brodo di verdure. Nato come piatto dei poveri, utile a recuperare gli ingredienti avanzati dalla settimana, è diventato col tempo una pietanza per ricchi, viste le numerose ore che la sua preparazione comporta". Fonte.
Interessante come qui si faccia attenzione al particolare punto di vista assunto da De Andrè, volto a sottolineare l'attenzione e la cura che il cuoco doveva mettere nel preparare questo piatto e che trasforma l'atto del cucinare in vero e proprio rituale.
Qui trovate la ricetta ;)