Ciao Bianca o Maria, comunque non so se leggerai questo messaggio o se sei ancora interessata alla risposta, ma ti lascio la mia visione della canzone (e, con tutta la mia arroganza, sono convinto che sia quella giusta). Però rimango dell'idea che chiunque possa interpretare le canzoni nel modo che preferisce, e questo è il bello della musica. Questa canzone parla del caporalato nel Agro Pontino, da dove viene Calcutta, ci sono un sacco di Indiani e Pakistani sciavizzati a raccogliere Kiwi. "Mettimi sotto il cuscino un alveare" È questa l'immagine chiave. Le api vivono tutte insieme, come loro. Lavorano incessantemente, come loro. Sono indispensabili, come loro. Eppure, non se ne parla mai, se non quando pungono. L'alveare sotto il cuscino è anche il sogno che punge il pensiero che ronza nella testa, l'ansia notturna che non ti fa dormire. Ma anche il senso di comunità forzata, di resistenza, di sopravvivenza collettiva. "Metti le scarpe/che ti porto a ballare" È l'atto finale. Il sogno, la libertà, la speranza. Metafora tenera e straziante insieme: anche nelle condizioni peggiori, c'è il desiderio di essere felici, almeno per un attimo. "C'è il temporale/Per guardare gli occhi miei." Questi versi gridano aiuto... Il temporale è la tempesta sociale, l'abbandono istituzionale (o semplicemente il fatto che sotto un temporale loro continuino a lavorare). La strada è vuota perché tutti hanno smesso di guardare. E quei binocoli, che dovrebbero essere strumenti di salvezza, servono solo a guardare da lontano. Mai per intervenire. Mai per capire. "Resta, cosi, indecisa Come quando tu fai la spesa" È una delle frasi più tremende. Non è una dolce indecisione amorosa. È l'indifferenza dell"Italia, della politica, della società tutta. Che non sa se agire, se voltarsia e intanto lascia tutto com'è. Ridici su, con la H e la A "Hahaha", ride chi guarda. Chi ascolta. Chi non capisce. O peggio: chi capisce, ma ride lo stesso. Oh mondo cane Tu fatti gli affari tuoi È il ritornello della rassegnazione. Un mondo che si gira dall'altra parte. Un mondo che, anche quando sente, anche quando guarda, non fa nulla. "Fatti gli affari tuoi" è il grido di chi non spera più nella solidarietà. È il messaggio lasciato a chi ci lascia morire in silenzio, a chi compra quei kiwi senza chiedersi da dove vengano, da chi siano stati raccolti, e a che prezzo. E quando morirò, verrò seppellito sotto quel Kiwi da cui ho raccolto i frutti. Questa probabilmente è una delle canzone più belle e incomprese della musica italiana...