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Significato più votato
Questa canzone secondo me racconta di quel tempo sospeso che è l'attesa, data dal desiderio, e che ci porta a fantasticare sulle forme che la vita verrà ad assumere ma che ora non possiamo ancora definire.
E sarà fuoco e sarà amore oppure non sarà
Questa canzone mi pare poi che voglia parlarci di quello che si è perso e che si continua a volere, nonostante le condizioni non lo permettano più.
I ricordi diventano qui addirittura fisici, pesanti da portare.
E mancano le parole e manca il fiato
E la voce diventa di vetro in questo tempo affilato
E sarà amore da guardare finchè non ci vedrà
E sarà amore da pregare finchè non tornerà
Sarà ricordo da bruciare finchè non scalderà
Sarà ricordo da portare finchè non peserà
La malinconia data dalla consapevolezza di quello che non c'è più si fa prima dolce rievocazione e infine memoria con cui fare i conti.
Una tensione che sembra voler qui rappresentare non solo l'esperienza di un singolo individuo, ma di tutta l'umanità in generale.
Tutti cercano qualcosa, la verità che non ha confini
Il nome della rosa e il nome degli assassini
La verità che non ha colore e dorme sepolta dalle stagioni
E come questo povero cuore non ha padroni
E manca a tutta quanta la terra a tutta la gente del mondo
E manca da tanto tempo in questo tempo di piombo
E tutti vogliono qualcosa che non hanno più
Sebbene la chiusa voglia far sì che la protagonista/il protagonista si stagli al di sopra di tutti, per sottolineare a gran voce (nell'universalità del sentimento d'amore, della perdita e della nostalgia del ricordo) l'unicità personale di questa esperienza, ogni volta totale, unica e particolare:
Ma io di più...
Ma io di più...
De Gregori mischia le carte: dietro la canzone d'amore si affacciano Ustica, stazione di Bologna e altre stragi e segreti di Stato.