Quelli che restano

Video per il significato della canzone Quelli che restano di Elisa

Richiesto da Mario

Pubblicato 14 settembre 2018

Ultima interpretazione 20 gennaio 2019

Interventi 5 · Visualizzazioni 0 · Annotazioni 0

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Significato più votato

Il significato di Quelli che Restano è legato allo sguardo interiore, al saper sognare e soprattutto al mestiere di artista.
Elisa, tocca in modo classico, garbato e insieme poetico, le sue tematiche più ricorrenti: la nostalgia, la speranza, il futuro e il passato.
Vi sono all'interno di questa canzone, sguardi di animali vigili e presenti.
Vi è la nostalgia lenta e consapevole.
Una canzone che, rimanda al ruolo dei sognatori nella società.
Un testo che si rivolge alla necessità di saper sognare e di saper far sognare gli altri.
La responsabilità che queste figure hanno nella società.
I "sogni come fari" indicano la strada da seguire. I fari sono la metafora della guida nell'oscurità della vita quotidiana. A volte sono fari nello squallore della vita quotidiana.
Gli "occhi selvatici" sono gli occhi capaci di interpretare e seguire questi sogni. Occhi capaci di interpretare la realtà in un modo differente e nuovo.
La condizione del sognatore può essere derisa e non compresa, ma a questo aspetto il sognatore non deve guardare. Dovrà andare oltre.
Nell'introduzione vi è proprio questo aspetto dicotomico, viene evidenziato quanto sia difficile non stare dietro a "ciò che pensa la gente", avere anche la forza di "riuscire a non fare niente".
Il gioco a cui fa riferimento Elisa non mi è molto chiaro.

Avevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro uno da prendere più seriamente

Pensando al suo contesto specifico si potrebbe indicare un significato legato all'aspetto discografico.. oppure alla vita "pre condizionata" in generale.

La conclusione ha degli aspetti invece di auto celebrazione per la figura dei pazzi - sognatori.
Alla fine di tutto sono proprio quei pazzi che venite a cercare. Quei sognatori che a lungo avete deriso.
Venite a cercare noi sognatori quando avete bisogno di nuove energie.
La canzone è insomma una celebrazione dell'Elisa in quanto artista e sognatrice.

La canzone viene cantata e presentata insieme ad un ospite di eccezione: Francesco De Gregori.

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Un misto di : Metafore, spizzichi di pensieri vaghi, speranze e delusioni, una vita difficile e dura. Un mare di incomprensioni di svogliatezza, di sentirsi inadeguati, cattiverie subite e sprazzi di debole felicità a caro prezzo. I "pazzi sognatori", sono quelli che si staccano volentieri dalla vita materiale quotidiana e "accolgono" chi ne ha bisogno.

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Grazie Mario! Concordo con la tua interpretazione a cui aggiungo un'annotazione. Il video in bianco e nero che ritrae i due artisti e' di YouNuts, come New York, il nuovo singolo dei TheGiornalisti. Qui il link alla loro pagina Fb
Per concludere una suggestione. Il titolo di questa canzone ricalca esattamente il titolo di un libro di Paola Musa uscito nel 2014, un viaggio intimo e intimista nella condizione carceraria femminile, di cui è stato scritto: Un romanzo introspettivo, costruito non sui luoghi comuni ma frutto di una ricerca spasmodica del realismo e del contatto con un mondo ignorato da quelli che stanno fuori. Quelli che restano, al contrario, sono sempre loro, i "carcerieri", costretti a misurarsi ogni giorno con le deficienze di un sistema al collasso. Fonte. Una coincidenza? Oppure vi è tra le righe una possibile assonanza tra gli artisti e chi (i carcerieri) resiste sebbene operante in un ambiente chiuso, ostile come una prigione. Un parallelismo che darebbe ancor più vigore all'immagine del sognatore, perchè solo il sogno, ovvero uno slancio al di lá della dimensione del reale può dare la forza per rimanere.

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Incredibile come questa canzone ascoltata bene si sposi perfettamente con diverse interpretazioni...bellissima poesia.

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Bellissimi commenti ed interpretazioni di questo straordinario pezzo...

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Altre canzoni di Elisa

Testo

È che mi chiedevo se la più grande fatica è riuscire a non far niente
A lasciare tutto com’è fare quello che ti viene e non andare dietro la gente
È che mi perdevo dietro a chissà quale magia quale grande canzone in un cumulo di pietre
Sassi più o meno preziosi e qualche ricordo importante che si sente sempre

È che mi lasciavo trascinare in giro dalla tristezza quella che ti frega e ti prende le gambe
Che ti punta i piedi in quella direzione opposta così lontana dal presente
Ma noi siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li tolgono e con l’acceleratore fino in fondo le vite che sfrecciano

E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animali

È che mi voltavo a guardare indietro e indietro ormai per me non c’era niente
Avevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro uno da prendere più seriamente

È che mi perdevo dietro chissà quale follia quale grande intuizione tra piatti sporchi e faccende
Tra occhi più o meno distanti e qualche ricordo importante che si sente sempre
Ma noi siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li tolgono e con l’acceleratore fino in fondo le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animali
E più di una volta e più di un pensiero è stato così brutto da non dirlo a nessuno

Più di una volta sei andato avanti dritto dritto sparato contro un muro
Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno

Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno
Siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li perdono e sulle autostrade così belle le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici e selvatici selvatici Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni
Quelli che di notte luci spente e finestre chiuse non se ne vanno da sotto i portoni
Quelli che anche voi chissà quante volte ci avete preso per dei coglioni
Ma quando siete stanchi e senza neanche una voglia
Siamo noi quei pazzi che venite a cercare Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare

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