Richiesto da Mario
Pubblicato 14 settembre 2018
Ultima interpretazione 20 gennaio 2019
Interventi 5 · Visualizzazioni 0 · Annotazioni 0
Come vedi questo sito cerca di non ospitare banner troppo invadenti (a parte la mia faccia!) e per sostenersi usa un banner nella parte superiore e i link affiliati.
Se vuoi supportare questo sito puoi acquistare alcuni di questi prodotti che ti consiglio perché li uso e/o mi sono stati utili
Grazie per il tuo supporto!
Avevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro uno da prendere più seriamente
Caricamento dei sotto commenti in corso...
Un misto di : Metafore, spizzichi di pensieri vaghi, speranze e delusioni, una vita difficile e dura. Un mare di incomprensioni di svogliatezza, di sentirsi inadeguati, cattiverie subite e sprazzi di debole felicità a caro prezzo. I "pazzi sognatori", sono quelli che si staccano volentieri dalla vita materiale quotidiana e "accolgono" chi ne ha bisogno.
Caricamento dei sotto commenti in corso...
Grazie Mario! Concordo con la tua interpretazione a cui aggiungo un'annotazione. Il video in bianco e nero che ritrae i due artisti e' di YouNuts, come New York, il nuovo singolo dei TheGiornalisti. Qui il link alla loro pagina Fb
Per concludere una suggestione. Il titolo di questa canzone ricalca esattamente il titolo di un libro di Paola Musa uscito nel 2014, un viaggio intimo e intimista nella condizione carceraria femminile, di cui è stato scritto: Un romanzo introspettivo, costruito non sui luoghi comuni ma frutto di una ricerca spasmodica del realismo e del contatto con un mondo ignorato da quelli che stanno fuori. Quelli che restano, al contrario, sono sempre loro, i "carcerieri", costretti a misurarsi ogni giorno con le deficienze di un sistema al collasso. Fonte. Una coincidenza? Oppure vi è tra le righe una possibile assonanza tra gli artisti e chi (i carcerieri) resiste sebbene operante in un ambiente chiuso, ostile come una prigione. Un parallelismo che darebbe ancor più vigore all'immagine del sognatore, perchè solo il sogno, ovvero uno slancio al di lá della dimensione del reale può dare la forza per rimanere.
Caricamento dei sotto commenti in corso...
Caricamento dei sotto commenti in corso...
Bellissimi commenti ed interpretazioni di questo straordinario pezzo...
Caricamento dei sotto commenti in corso...
È che mi chiedevo se la più grande fatica è riuscire a non far niente
A lasciare tutto com’è fare quello che ti viene e non andare dietro la gente
È che mi perdevo dietro a chissà quale magia quale grande canzone in un cumulo di pietre
Sassi più o meno preziosi e qualche ricordo importante che si sente sempre
È che mi lasciavo trascinare in giro dalla tristezza quella che ti frega e ti prende le gambe
Che ti punta i piedi in quella direzione opposta così lontana dal presente
Ma noi siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li tolgono e con l’acceleratore fino in fondo le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animali
È che mi voltavo a guardare indietro e indietro ormai per me non c’era niente
Avevo capito le regole del gioco e ne volevo un altro uno da prendere più seriamente
È che mi perdevo dietro chissà quale follia quale grande intuizione tra piatti sporchi e faccende
Tra occhi più o meno distanti e qualche ricordo importante che si sente sempre
Ma noi siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li tolgono e con l’acceleratore fino in fondo le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici degli animali
E più di una volta e più di un pensiero è stato così brutto da non dirlo a nessuno
Più di una volta sei andato avanti dritto dritto sparato contro un muro
Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno
Ma ti sei fatto ancora più male aspettando qualcuno
Siamo quelli che restano in piedi e barcollano su tacchi che ballano
E gli occhiali li perdono e sulle autostrade così belle le vite che sfrecciano
E vai e vai che presto i giorni si allungano e avremo sogni come fari
Avremo gli occhi vigili e attenti e selvatici e selvatici selvatici Siamo quelli che guardano una precisa stella in mezzo a milioni
Quelli che di notte luci spente e finestre chiuse non se ne vanno da sotto i portoni
Quelli che anche voi chissà quante volte ci avete preso per dei coglioni
Ma quando siete stanchi e senza neanche una voglia
Siamo noi quei pazzi che venite a cercare Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Quei pazzi che venite a cercare
Come vedi questo sito cerca di non ospitare banner troppo invadenti (a parte la mia faccia!) e per sostenersi usa un banner nella parte superiore e i link affiliati.
Se vuoi supportare questo sito puoi acquistare alcuni di questi prodotti che ti consiglio perché li uso e/o mi sono stati utili
Grazie per il tuo supporto!
Significato Canzone, allo stesso modo di Wikipedia,è costruito attraverso il libero contributo delle persone che possono chiedere il significato delle canzoni,esprimere il proprio punto di vista sull'interpretazione del testo ed annotare singoli versi delle canzoni.
Ogni consiglio o idea per migliorare è bene accetto.
Verranno rimosse volgarità non necessarie e se segnalati verranno corretti gli errori o elementi offensivi.
Questo sito è stato costruito e viene mantenuto da Rubynetti.it un team di sviluppatori rails che sviluppa web app con Ruby On Rails e Vue da più di 10 anni.
Significato Canzone è un progetto di Rubynetti.it - Alessandro Descovi
P.IVA 04225940271 - Castello Venezia 3274, 30122 Venezia VE