Nomadi, significato
di Franco Battiato
- Richiesto da Pierre
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Che significato ha Nomadi di Franco Battiato?
Come tanti dei brani che da fine anni '80 il cantautore ha scritto, rintraccio nel testo elementi fortemente spirituali.
Nomadi è uno dei brani dell'album Fisiognomica, pubblicato nel 1988, in cui rifluisce una serie di brani inediti che Battiato scrisse durante il periodo in cui si dedicò prevalentemente alla musica lirica (fonte).
Fu anche tra i tre brani che il cantautore cantò davanti a Giovanni Paolo II durante lo storico conterto di Sala Nervi, tenutosi il 18 marzo del 1989.
Il brano è attraversato da motivi fortemente spirituali. I nomadi, più che popoli lontani che percorrono terre connotate geograficamente, mi sembrano pellegrini dell'anima, che sono alla ricerca di risposte e di senso.
A sostegno di questa tesi interpreto alcune battute contenute nel brano, come la domanda sul dove stiamo andando, il riferimento al transito attraverso l'apparente dualità o l'attesa del risveglio.
In questa prospettiva allora il tema del viandante e dell'"ospitalità" è forse la chiave di lettura della ricerca interiore, una ricerca insondabile che si trova "fuori città", fuori dal rumore, dalle persone e dalla civiltà, nel silenzio e nell'ascolto.
Come tanti dei brani che da fine anni '80 il cantautore ha scritto, rintraccio nel testo elementi fortemente spirituali.
Nomadi è uno dei brani dell'album Fisiognomica, pubblicato nel 1988, in cui rifluisce una serie di brani inediti che Battiato scrisse durante il periodo in cui si dedicò prevalentemente alla musica lirica (fonte).
Fu anche tra i tre brani che il cantautore cantò davanti a Giovanni Paolo II durante lo storico conterto di Sala Nervi, tenutosi il 18 marzo del 1989.
Il brano è attraversato da motivi fortemente spirituali. I nomadi, più che popoli lontani che percorrono terre connotate geograficamente, mi sembrano pellegrini dell'anima, che sono alla ricerca di risposte e di senso.
A sostegno di questa tesi interpreto alcune battute contenute nel brano, come la domanda sul dove stiamo andando, il riferimento al transito attraverso l'apparente dualità o l'attesa del risveglio.
In questa prospettiva allora il tema del viandante e dell'"ospitalità" è forse la chiave di lettura della ricerca interiore, una ricerca insondabile che si trova "fuori città", fuori dal rumore, dalle persone e dalla civiltà, nel silenzio e nell'ascolto.
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Siano noi umani i Nomadi, siamo i Ballerini di Lucio Dalla, siamo le 5 anatre di Guccini, siamo ...
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