Licantropo vegano

Quale significato nasconde l'ultimo singolo di Elio e le storie tese? Ed è ultimo non solo in ordine cronologico, ma questo album preannuncia lo scioglimento della band, che farà il suo ultimo concerto a Milano il 19 dicembre 2017.
«Ci teniamo a salutare il nostro pubblico con una cerimonia di un certo livello. Inoltre vogliamo lasciare un bel ricordo, di persone ancora giovani e scattanti», hanno dichiarato a Le Iene.
(fonte: http://www.mbmusic.it/2017/10/licantropo-vegano-elio-e-le-storie-tese-con-testo-e-significato/)

Come significato ..Che dire! Io ci vedo una bellissima, straordinaria raccolta di luoghi comuni sul mondo vegan da un punto di vista nazional-popolare che non può che vedere in questa strana categoria di umanoidi delle minacce nascoste al quieto vivere.

Lo scenario che fa da sfondo è Milano. Una Milano evidentemente di tendenza, dove incombe questo nuovo, misteriosissimo trend che è il VEGANISMO, diffusosi così a macchia d'olio da vederne i segni pure nelle periferie della città metropolitana (come Rozzano, dove di fatto proliferano ristoranti vegan, fino a un sushi vegano!)

Di prese in giro e critiche su vegetarianesimo e veganismo ne ho sentite di ogni da quando vent'anni fa mi sono avvicinata a questi 'mondi'. Diciamo che Elio è geniale e ha qui ben sintetizzato le critiche che vengono mosse da moltissime persone che, pur non conoscendo nulla nè di questa scelta alimentare, nè delle svariate ragioni che possono indurre a modificare in questa direzione la propria alimentazione (che vanno da questioni etico-filosofiche, socio-economiche, di salute etc etc), si arrogano il diritto di trarre delle conclusioni o formulare teorie e sentenze approssimative.

Dall'altra parte, secondo me, non risparmia nemmeno quella categoria qui astrattamente resa col termine vegani, per l'insieme di posizioni spesso radical chic, ma prive di fondamenti 'scientifici', che abbracciano.

Non che io sia una sostenitrice dei 'fondamenti scientifici', anzi! Ma noto che c'è un problema di comunicazione (e comunicabilità) di determinate posizioni in merito a nutrizione, terapie e scelte naturali o meno (e già questo termine sarebbe un problema! cosa vuol dire naturale? cos'è secondo natura? direbbe Bressanini :) ). Credo però che sia importante trovare dei compromessi tra il metodo scientifico e una dimensione più intima del sentire, in modo tale che certe discipline alternative non rimangano sempre e solo appannaggio di pochi che si muovono per fede.

Problema che si ripercuote sulla possibilità di essere capiti, di fare delle scelte intellligibili per tutti e di contribuire quindi a un dialogo in termini di salute e diritti che coinvolge un ampio numero di cittadini, non solo per la propria cerchia ristretta. Cosa che purtroppo non avviene. Non avviene nè vis-a-vis, nè nei palinsesti televisivi (dove ho visto scontri all'insegna di ignoranza sia da un lato, che dall'altro), contribuendo a creare fazioni dove il vegano non può che essere un mostro mutante che sceglie in base alle fasi lunari, modificando le proprie pratiche di vita all'insegna dell'irrazionalità.

Come notato, questa canzone è una citazione piuttosto esplicita della "famosa canzone del 1977 di Warren Zevon, “Werewolves of London”, ( e, aggiungo io, e di Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd) a sua volta utilizzata nel 2008 da Kid Rock in “All summer long" (fonte: http://www.ilpost.it/flashes/elio-e-le-storie-tese-licantropo-vegano/)

e, comunque, grande Elio ;)
di picchi ce ne sono molti qui, ma il passaggio da lupo a lupino mi fa ridere a crepapelle