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Secondo me invece il testo rispecchia l'evoluzione dell'immagine e forse del sentimento di una donna che è stata considerata "una mangiatrice di uomini" per anni, quando era giovane e bella per come arrivano a farle cantare nella "Donna cannibale"; in testi in cui si canta l'amore in tutta la sua passione e voluttà; passa dal descrivere ironicamente il ruolo della donna nel rapporto di coppia in "Ricetta di donna"; ed infine arriva alla conclusione che si avverte nell'album "Una bellissima ragazza" nei brani: "Decostrucao", "Buona vita" e "La vita che mi merito" che dopo una vita spesa a star dietro agli uomini, a sedurli, a compiacerli, a leccarsi il sangue dalle ferite più o meno simboliche inferte da loro, o a scappare e correre "per non finire in mezzo ai trofei" come in "Valentina", si dice basta, "niente uomini, per un po'!" e ci si concentra su se stessi, sulla propria vita, su quello che ci ha dato e che ci può ancora dare, "più allegria" riprendendosi tutto il tempo sperperato invano "io qui ti aspetterò in tempi di bilanci".
Concordo con questa tua lettura della canzone, anche perchè la Vanoni stessa è molto esplicita a riguardo, raccontando la sua vita come un susseguirsi di scelte amorose poco oculate, che l'anno portata a superare l'ottantina preferendo essere da sola..