Significato Canzone, allo stesso modo di
Wikipedia,
è costruito attraverso il libero contributo delle persone che possono
chiedere il significato delle canzoni,
esprimere il proprio punto di vista sull'interpretazione del testo ed
annotare
i singoli versi delle canzoni.
L'intervento può essere fatta anche in
forma anonima
in modo da potersi esprimere liberamente senza imbarazzi se il tema risulta delicato o se semplicemente non ci si vuole registrare.
Le volgarità non necessarie saranno invece rimosse.
Per chi invece ha intenzione di
chiedere il significato
di una canzone e/o ha
piacere di giocare
o di tenere traccia dei propri interventi sono disponibili delle pagine profilo personali e anche delle
classifiche
che mostrano gli utenti più attivi.
Ogni consiglio o idea per migliorare è bene accetto.
Verranno rimosse volgarità non necessarie e se segnalati verranno corretti gli errori o elementi offensivi.
Per comunicare per il momento è possibile utilizzare
Facebook
o la
pagina di aiuto e delle domande frequenti.
Significato più votato
Questa canzone dal ritmo rap e dalle sonorità elettroniche riporta in prima fila le origini musicali di Nina Zilli. La cantante piacentina vede infatti i suoi esordi proprio in contesti sonori simili, come si legge su wikipedia alla voce a lei dedicata: “Nel 2001 con una nuova formazione, Chiara & Gliscuri, pubblica per Sony il singolo Tutti al mare[9]. Seguono collaborazioni con artisti e gruppi della scena rocksteady/reggae, quali gli Africa Unite (Bomboclaat Crazy e i Franziska, con cui intraprende un tour europeo”.
Il significato del testo parla di una storia d’amore che finisce in modo, almeno a mio giudizio, un po’ incazzoso. Lei infatti tende a sottolineare tutti i difettucci di lui, dal fatto che morirebbe senza internet, al che dovrebbe uscire e distrarsi, che è orgoglioso (tu dici che non sbagli quando dici wi-fi, che se ne sta a guardare la storia finire come se guardasse un film di cui conosce già il finale, in modo insomma un po’ indifferente e in questo modo lascia in modo inerte la vita scorrere, senza (è quel che intuisco) prendere una posizione o avere una reazione. La storia finisce, è tutto a metà, anche gli occhi chiusi sono un vivere a metà ma c’è una nota di speranza a conclusione del brano, in cui Nina Zilli dichiara di essere in attesa della propria Modern Art, che è poi il titolo del suo ultimo album, a cui il brano appartiene.
Mi sembra un testo semplice, dai pochi significati nascosti sotto traccia. Su questo Nina Zilli ha dichiarato che voleva fare un lavoro arioso, più fresco del precedente (Frasi & fumo) che aveva sonorità ’60 e ’70 e che, in quanto tale, era più difficile da far girare in radio.
Anche il video potrebbe a mio avviso essere stato girato qui in Italia come essere il prodotto di uno studio americano. E in fondo, leggendo le origini di questa produzione, scopriamo che si tratta proprio di una contaminazione (ne parlo in senso positivo) tra Italia, Stati Uniti e Giamaica ( ci sono infatti alcune tracce con sonorità reggae) e che vanta collaborazioni con vari cantanti italiani (come Calcutta e Dario Faini e Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti).
Se volete approfondire le influenze e la genesi di questo suo lavoro, qui trovate notizie utili: http://www.spettakolo.it/2017/09/01/nina-zilli-esce-oggi-modern-art-la-nostra-recensione/