Canzone dell'amore perduto

Video per il significato della canzone Canzone dell'amore perduto di Fabrizio De Andrè

Richiesto da anonimo

Pubblicato 04 gennaio 2013

Ultima interpretazione 04 agosto 2016

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Significato più votato

L'amore cantato da De Andrè è una rosa, che appena sboccia dona a tutti il suo splendore, e strappa i capelli e accarezza il viso. Sbocciano le viole, quando gli amanti si promettono di non lasciarsi mai. Sbocciano le viole e l'amore sorride loro; ma quello stesso amore si perde nella quotidianità, forse nell'abitudine, e così, proprio come le rose, l'amore appassisce e si spegne. Colui che, nel testo, sembra dedicare la canzone all'amata, continua a riservarle l'appellativo di "amore", nonostante la loro rosa sia appassita. Questo, a mio parere, potrebbe denotare il fatto che è forse la passione a svanire, ma l'amore, inteso come affetto nei confronti di qualcuno che ha diviso una parte del suo cammino assieme a noi, quell'affetto non svanirà mai. Ed ecco come la passione cede alla quotidianità, e non strappa i capelli, ma si concede solo qualche "svogliata carezza". Nella malinconia, però, riaffiora la speranza: sarà la prima persona incontrata per caso, che accendere il desiderio di una nuova passione, di un amore nuovo. Grande capolavoro di un grande cantautore, che sto avendo modo di apprezzare infinitamente e dalle cui POESIE, a mio modestissimo parere, ci sarà sempre qualcosa in più da scoprire.

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A differenza del commento di Marco ritengo la canzone dell'amore perduto una delle più efficaci canzone di amore finito che abbia mai incontrato. In queste parole mi sono ritrovato alla fine di un amore bello e lungo ma per l'appunto finito. Mi ha commosso più volte quell'amore che "strappa i capelli è perduto ormai". Mi ha commoso e colpito per la capacità di esprimere in una sola frase, in una sola immagine un grande amore che finisce.

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L'AMORE NELLA VITA SI INCONTRA UNA VOLTA SOLA, GLI ALTRI SONO SOLO SURROGATI O MAGARI VOGLIE. PURTROPPO ANCHE A ME E' CAPITATO DI INCONTRARE IL VERO, VERISSIMO AMORE E L'HO SCIUPATO. INCONTRAI UNA RAGAZZA NEL 1974 E LA LASCIAI NEL 1981, DOPO SETTE ANNI E ANCORA RICORDO E RICORDO, MA ORMAI A DICEMBRE PROSSIMO COMPIRÒ' 63 ANNI E SONO TORMENTATO DAI MOLTI ERRORI. SE POTESSI TORNARE INDIETRO ORA CHE SONO MATURO, NON LASCEREI QUELLA RAGAZZA PER TUTTO L'ORO DEL MONDO. CIAO OVUNQUE TU SIA

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Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole "Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",

vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi

Queste due strofe descrivono un sogno, maschile o femminile, il sogno dell'amore che solo il cuore di un giovane può vivere. La persona che pensa così è grande, e ricorda il suo passato, non ha dimenticato quel sogno, e ripeto sogno mai incontrato veramente.

l'amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza.

Qui la persona descrive il suo presente, il sogno mai avuto veramente è praticamente perduto per sempre, non ha quasi neppure senso ricordarlo, quel sogno è diventato reale solo in qualche moto di tenerezza e affetto... e dietro queste parole però bisogna sentire il punto esclamativo e il punto interrogativo di Fabrizio, si capisce nell'intonazione, di fatto chi qui parla si sta rivolgendo al sogno come per richiamare la sua attenzione e la sua speranza di poter esistere

E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai

qui si sta rivolgendo al sogno, fuori di lui e dentro di lui, il rimpianto deve esserci e trasformarsi in speranza

ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.

e il rimpianto diventa speranza, solo che l'uomo fa sempre lo stesso errore si accontenta accetta il comprmesso e così perde la strada... l'amore è là che lo aspetta con i fiori in mano appassiti e non ha dimenticato... ma la persona sbaglia ancora e copre d'oro chi neppure da donare un bacio "bacio mai dato"!.

E sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.

.... si accetta e si smette si sperare, ma qualcuno con i fiori in mano ci deve essere da qualche parte, una vita potrebbe non bastare.

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Secondo il significato di questa poesia di De Andrè, perchè tale da me viene considerata, è che nella vita dopo il baratro c'è sempre la speranza per ricominciare, non solo nella propria vita sentimentale ma in senso lato a 360°.

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avevo 17 anni quando ascoltai per la prima volta La canzone dell'amore perduto, quella che molti ritengono la più bella di De Andrè, non cantata da lui... ma rimasi cos' affascinato che tuttora la ascolto ogni giorno. Un amore è finito, ma.... sarà la prima che incontri per strada.... inizia quindi un amore nuovo forse anche più intenso e magico.

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Questa canzone parla dell'innamoramento...una stagione speciale della vita di ogni, piena di sconvolgimenti...tanto forte e devastante dall'esserlo anche nel suo affievolirsi, per poi talvolta ritornare ancora nuovamente forte e intensa.
Le stagioni che passano, sia quelle delle vita che quelle temporali sono un tema ricorrente di De Andrè; come pure lo sono gli amori e la melanconica-nostalgia per il tempo che è stato.

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Il topos (tema ricorrente e letterariamente codificato) della passione amorosa, che divora chi arde e si consuma tanto più velocemente quanto più intensamente è divampata, viene riproposto da De Andrè in un brano effettivamente non ascrivibile alle sue prove migliori – visto anche il plagio musicale realizzato in frode a un Adagio di G.P.Telemann.
Grandi sforzi per svecchiare il profumo retorico delle rose appassite non se ne trovano, né particolare acume lessicale nel testo. Ad esempio, proviamo a immaginare di sganciarci dalla ribattuta appassire / appassiti per affidarci ad un “quei fiori avvizziti al sole” e subito ci coglie un dardo evocativo di particolare amarezza femminina, di una donna che in ogni amore finito lascia un tributo di freschezza perduta.
Ed è, infatti, la voce di un’amante quella che qui rievoca giorni di effimera, per quanto tenera, infatuazione e di delirio, per poi spegnersi nell’aspra consapevolezza che il gioco è concluso perché non diverte più. E lui, il compagno di gioco, non indugerà a lungo nel rimpianto. Presto per lui sbocceranno nuove viole e nuova passione, entrambe della medesima durata.
Uomini e donne si incontrano per strada in perenne cerca di baci dal sapore sconosciuto.
E’ questo l’orizzonte in dissolvenza della canzone di De Andrè, che chiude con un amore nuovo: nuovo e, in quanto tale, nuovamente tarocco.
L’amore quando è amore non finisce. Ma questo è un altro topos, sono altre canzoni.
Lux

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16 anni io 20 il primo amore. Il nostro primo amore e questa era la nostra canzone....ora ho 50 anni e quando la ascolto penso a lui ancora con tenerezza. Eravamo 2 giovani innamorati che si sono persi crescendo...a lui è andata purtroppo come canta De Andrè "ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro". Lo so, me lo dice ogni volta che lo incontro. A volte capita vveramente che una vita possa riassumersi in una canzone. Ciao Roberto

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Geordie

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Ho amato questa canzone fin dalla adolescenza ed ora che sono nonna mi fa sognare ancora.

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Bellissima!

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Ricordi sbocciavan le viole con le nostre parole "Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",

vorrei dirti ora le stesse cose ma come fan presto, amore, ad appassire le rose così per noi

Queste due strofe descrivono un sogno, maschile o femminile, il sogno dell'amore che solo il cuore di un giovane può vivere. La persona che pensa così è grande, e ricorda il suo passato, non ha dimenticato quel sogno, e ripeto sogno mai incontrato veramente.

l'amore che strappa i capelli è perduto ormai, non resta che qualche svogliata carezza e un po' di tenerezza.

Qui la persona descrive il suo presente, il sogno mai avuto veramente è praticamente perduto per sempre, non ha quasi neppure senso ricordarlo, quel sogno è qualche moto di tenerezza e affetto... e dietro queste parole però bisogna il punto esclamativo e interrogativo, psi capisce nell'intonazione di Fabrizio, di fatto chi qui parla si sta rivolgendo al sogno come per richiamare la sua attenzione e la sua speranza di poter esistere

E quando ti troverai in mano quei fiori appassiti al sole di un aprile ormai lontano, li rimpiangerai

qui si sta rivolgendo al sogno, fuori di lui e dentro di lui, il rimpianto deve esserci e trasformarsi in speranza

ma sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.

e il rimpianto diventa speranza, solo che l'uomo fa sempre lo stesso errore si acconteta accetta il comprmesso e così perde la strada... l'amore è là che lo aspetta con i fiori in mano appassiti e non ha dimenticato...

E sarà la prima che incontri per strada che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato, per un amore nuovo.

.... si accetta e si smette si sperare, ma qualcuno con i fiori in mano ci deve essere da qualche parte, una voita potrebbe non bastare.

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“La canzone dell’amore perduto” è la peggiore canzone di De André. Credo che sia per questo semplice motivo che viene anche considerata la migliore dal pubblico.

continua qui http://www.valeriodistefano.com/la-canzone-dellamore-perduto-non-e-tutta-di-de-andre-ecco-ora-come-la-mettiamo.html

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Altre canzoni di Fabrizio De Andrè

Testo

Ricordi sbocciavan le viole
con le nostre parole
"Non ci lasceremo mai, mai e poi mai",

Questo è il periodo temporale nel quale i due amanti si sono ripetutamente scambiati le promesse d'amore "Non ci lasceremo mai, mai e poi mai".
Le viole fioriscono nel periodo marzo-aprile.

vorrei dirti ora le stesse cose
ma come fan presto, amore, ad appassire le rose
così per noi

Il ricordo e la nostalgia di quei momenti sono struggenti ma esiste la consapevolezza che purtroppo le grandi ed intense passioni sono come le rose, sfioriscono velocemente.

l'amore che strappa i capelli è perduto ormai,
non resta che qualche svogliata carezza
e un po' di tenerezza.

L'esaurimento della passione (da strappare i capelli tanto era intensa) parimenti allo sfiorire delle rose viene giustificata dal ricordo, nel tempo finale della relazione, delle semplici carezze e tenere attenzioni.

E quando ti troverai in mano
quei fiori appassiti al sole
di un aprile ormai lontano,
li rimpiangerai

E sempre ricordando, la nostalgia si farà più intensa quando ti ritroverai fra le mani quei fiori appassiti donati in quel tempo lontano e ricordo di un momento di felicità oramai persa e rimpianta.

ma sarà la prima che incontri per strada
che tu coprirai d'oro per un bacio mai dato,
per un amore nuovo.

e quando la sofferenza di questo ricordo diverrà impossibile da sostenere, cercherai in un'altro amore le stesse sensazioni e la felicità perduta al punto di accettare nella prima donna incontrata (che bacerai nuovamente e riterrai di amare) un nuovo grande amore, che stavolta ricoprirai d'oro.

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