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Questa canzone di Alessandro Mannarino mi ricorda le filastrocche, tipo La Storia de Sior Intento (https://vec.wikisource.org/wiki/La_storia_de_sior_Intento) o Ambarabàciccicoccò, che sicuramente tutti conosciamo a memoria fin da piccoli.
Il suo ritmo cadenzato, il suo uso di parole semplici da ricordare, di rime baciate e immagini di facile accesso richiama ai componimenti popolari.
Veloci da ricordare e per questo di immediato accesso per la tradizione orale. Il significato di questa canzone narra di una storia di cui non sappiamo come andrà il finale, la storia dell’umanità mi viene da pensare grazie al riferimento all’Arca di Noè.
Di un’umanità che non sa più bene qual è la direzione giusta, qual è la sua missione e la terra dove approdare, ma si fa trasportare dalle onde del mare all’insegna della casualità.
Di punto in bianco però Mannarino si sposta da una riflessione più generale a una più personale, dedicata al sentimento che prova per un’altra persona e questo ricomprende e ridisegna le sorti del mondo.
Si sente una sardina di fronte all’amore, Mannarino, un piccolo pesce commisurato alla grandezza del mare, forse teme di perdere qualcosa, forse che la scommessa mette in gioco la sua stessa vita, tanto l’amata ha un significato profondo per l’io narrante.
Ma lui è disposto a rischiare comunque tutto, perchè sembra essere proprio il timore della brevità del tutto a dargli la forza di cantare ancora più forte.
Da qui inizia la parte in spagnolo, che mi sembra possa dare ancora più pathos al suo canto d’amore. E come un colibrì egli dichiara infatti di voler vivere solo per l’amore, perchè la vita è un’onda persa.. senza questo amore?
La strofa di cui parli nell'ultima parte del tuo commento è in portoghese!
Ma certo! grazie Umberto per avermi segnalato il refuso :)
Caro la parte finale é in portoghese...