Vacanze romane, significato
di Matia Bazar
- Richiesto da Alessandro67
- Ultima interpretazione:
- Interventi 6 / Visualizzazioni 14207
La canzone è un chiara critica a Sanremo e alla cultura musicale italiana. All'epoca il gruppo, incline ai cambiamenti, aveva molto più successo all'estero che in Italia, troppo conservatrice per quei suoni elettronici. Non a caso "Non ti accorgi di me e non sai che pena mi dai"
Vacanze Romane: Matia Bazar! In mezzo a tutta la spazzatura musicale di canzoncine monotone come un'elastico mai accordate arriva questa canzone bellissima, troppo breve e perfetta per il pop elettronico in arrivo negli 80s. Lei é a dir poco una stupenda attrice anni 30/40 con una mise che guardarei per ore. Incredibile l'82!!!
Armando dalle testimonianze di Carlo Marrale e Mauro Sabbione la musica, almeno il ritornello era stata composta da Marrale anni prima e Stellita aveva da sempre in mente un testo su Roma. Poi un giorno Marrale la completò, si aggiuse come intro un pezzo di Astra di Mauro Sabbione e la canzone fu pronta (musica e testo) in un giorno.
Detto che la canzone è meravigliosa, con quel suo fascino retrò, occorre dire che il testo è un insieme di citazioni. Da Arrivederci Roma, canzone di Renato Rascel dei primi anni sessanta, alle operette La Vedova Allegra e Il Paese dei Campanelli che ci riportano all'inizio del Novecento. E poi c'è la Dolce Vita, non necessariamente quella di Fellini, ma quella del Jet Set che si riversava in centro nel periodo del Boom Economico. È tutto ciò è pervaso della malinconia per un tempo che è stato e non è più.
La canzone è un omaggio a Roma e al film "Vacanze romane" (non a caso ha lo stesso tttolo) e anche al film La dolce vita di Fellini "Poi, dolce vita che te ne vai"

QUALCUNO mi dica il significato delle parole "città che non ha più campanelli" per favore
Nell'operetta "Il paese dei campanelli" (a. 1923) i campanelli suonano in caso di tentazione di adulterio; si potrebbe interpretare come "città che non ha più qualcosa che la avvisi che sta per commettere un peccato" ...
"città che non ha più campanelli", secondo me potrebbe significare che a Roma, nella sua epoca dorata, le porte delle case erano sempre aperte, praticamente a tutti, con feste e convivi tutto il tempo, per cui i campanelli già non si utilizzavano...
Significato più votato
Splendida canzone che mischia l'atmosfera, i costumi della Roma degli anni del film vacanze romane (1953) e "La dolce vita" e il modo di cantare classico della Ruggero alle sonorità elettroniche moderne degli anni 80