Complici, significato
di Enrico Nigiotti
- Richiesto da ingiz
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Non penso si tratti di un amore giovane ma piuttosto di un amore vero che paradossalmente dura nel tempo e fino ad età matura ..solo perche è amore..quello vero..difficile..tormentato ma vivo e appunto complice..di quelli insomma che sei fortunato se riesci a provarlo e viverlo..vada come vada..tanto non finirà mai..pensieri che non possono nascondersi..appunto..MariBa
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Esprime tutte le fasi del amore, l'amore che vive, l'abbandono e la sua morte, la ricerca dell'altra o dell'altro per riconoscersi
diversi o uguali, ma ancora capaci di passare attraverso i corpi
per scoprire ancora di essere vivi.
Essere vivi nn è mai la stessa cosa, ogni volta insita vi è una scoperta, l'amore nn è mai uguale, le sue forme sono infinite.
È purezza, odore, tatto, colore, suono, e sapore, sempre diversi.
Perché noi siamo sempre diversi, e bisognosi di scoprirci, ...per poterlo fare abbiamo bisogno dell'altro, del rimando, e la complicata che ne comporta.
Ogni volta è diverso, ogni volta è nuovo, inaspettato anche se desiderato sempre ingenuo, nn sai mai dove ti porterà.
E da complici ne si accetta il rischio, fino a quando la magia perpetua.
E si ripeterà,...fino a quando ci pensi.
Pensaci, ...un po' come ti pare però pensaci...
Come un preghiera, che si ripete
diversi o uguali, ma ancora capaci di passare attraverso i corpi
per scoprire ancora di essere vivi.
Essere vivi nn è mai la stessa cosa, ogni volta insita vi è una scoperta, l'amore nn è mai uguale, le sue forme sono infinite.
È purezza, odore, tatto, colore, suono, e sapore, sempre diversi.
Perché noi siamo sempre diversi, e bisognosi di scoprirci, ...per poterlo fare abbiamo bisogno dell'altro, del rimando, e la complicata che ne comporta.
Ogni volta è diverso, ogni volta è nuovo, inaspettato anche se desiderato sempre ingenuo, nn sai mai dove ti porterà.
E da complici ne si accetta il rischio, fino a quando la magia perpetua.
E si ripeterà,...fino a quando ci pensi.
Pensaci, ...un po' come ti pare però pensaci...
Come un preghiera, che si ripete
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Significato più votato
Complici/siamo piccoli universi pronti a fondersi
Che significato possiamo ritrovare in questa canzone?
Complici è il nuovo singolo uscito a fine agosto che vede Enrico Nigiotti e Gianna Nannini coinvolti in un duetto che cade evidentemente sotto l’egida di Mara Maionchi e che preannuncia l’uscita dell’album di Enrico Nigiotti Cenerentola, previsto per il 14 settembre.
Si tratta di una canzone d’amore orecchiabilissima, dove il quasi-parlato di Nigiotti si affianca ad un ritornello cantato a due voci, ma dove spicca una radiosa Gianna Nannini che, pur rimanendo un po’ defilata, contribuisce a dare al brano sfumature più incisive.
Su questa operazione che coinvolge i due toscani, Nigiotti ha dichiarato a Sky24: “Complici” è una canzone che ho scritto in maniera molto libera. La strofa è discorsiva, quasi parlata e il ritornello diventa la ‘morale della storia’ già al primo ascolto. Alcune intuizioni di Gianna sul testo e la sua voce unica hanno reso tutto veramente magico».
(fonte: https://tg24.sky.it/spettacolo/musica/2018/08/24/enrico-nigiotti-gianna-nannini-complici-nuovo-singolo.html).
Come si evince fin dal titolo, la canzone parla dell’importanza della complicità nelle relazioni d’amore. Una complicità che cammina sul filo del crinale, tra il consolidamento del sentimento e il suo andare in mille pezzi. La canzone descrive infatti una situazione tutt’altro che stabile e solida e pone l’attenzione sul limite tra il perdersi e il ritrovarsi.
Come in una danza, il brano mi pare possa far riferimento a uno spazio libertà nella relazione,
ogni volta che scappiamo è per riprenderci /
perché ti voglio e posso solo perderti un'altra volta e baciami
spazio che forse vuole indicare una condizione tutt’altro che stabile, dove la relazione, proprio perché viva e pienamente vissuta, è per questo incerta. Infatti se all’inizio sembra che i protagonisti si siano lasciati, via via che si scorre il testo si può facilmente ipotizzare che invece i due stiano ancora assieme.
A questo si sommano le suggestioni del video ufficiale che accompagna il testo che, nelle parti che rivestono il ruolo del ricordo (quelle cioè dove le sequenze virano in blu) mi ha ricordato un notissimo pezzo di Chris Isaak, ovvero Wicked Game:
Anche nel video mi sembra che il comune denominatore sia proprio quel mix tra melanconia, struggimento e felicità dati dal perdersi per poi ritrovarsi per poi perdersi, come se la forma danzante dell’elastico sia la naturale modalità in cui si esprime un certo tipo di amore.
Mi permetto infatti di parlare di un certo tipo di amore, perché credo sia una dimensione dell’amore forse giovane, non tanto per età quanto per attitudine, che porta molto struggimento e molta passione ma che rischia di sbrindellarsi come un filo di lana non cardata e questo credo possa essere uno dei significati che trapela da questo ultimo lavoro di Nigiotti.
scrivo fino ad arrivare a dieci parole 8, 9, 10