Richiesto da Rino
Pubblicato 18 febbraio 2016
Ultima interpretazione 10 marzo 2016
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Una canzone dedicata a tutte le persone che vivono lontane da casa.
Clementino ha presentato questo testo a Sanremo 2016.
Potendo decidere tra un testo più politico e questo ha optato per questo sentendolo come più personale e più vero.
Il punto di vista della canzone gira attorno alla figura autoreferenziale del cantante migrante che gira l'italia con le proprie canzoni e i propri testi.
Il testo ha grossi momenti di nostalgia; "noi da bambini volevamo toccar le stelle" è uno dei momenti che maggiormente rimandano a un passato perduto pieno di grandi speranze.
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Avete presente quei brani che ti scaldano l'anima, che fanno da carburante, che ti fanno volare? Trovo questa canzone la migliore di quest'edizione di Sanremo e difficile per me da spiegare a parole.
Questa è la storia di un musicante emigrante, anima vagante.
Nelle prile strofe Clementino scrive del suo passato, di tutti gli errori che lo hanno fatto crescere e maturare; a tutte le note stonate che lo hanno portato all'artista che è oggi.
Scrive di lui, emigrante, lontano da chi lo ha cresciuto, lontano dalle cure, sballottato in quest'enorme casino che è la vita.
Quand'è lontano si abbandona ai ricordi di quando era un semplice ragazzo "normale", un ragazzo a cui bastava una luce mentre da quando era bambino desiderava l'intero cielo, uscire dalla gabbia e viverlo.
Il testo ritorna al passato, a quante cose cambiate negli anni a causa della distanza, per il semplice passaggio da ragazzo a uomo.
C'è poi un richiamo al Signore, una richiesta di salvezza per un futuro migliore.
Un inno a tutti quelli scappati altrove.
"Fammi vedere il colore lì, dove non c’è sole" suona come "dammi la forza e il coraggio di essere cittadino del mondo, di andare avanti nonostante l'assenza del sole, mostrami i tuoi colori."
Il tempo che fra’, è passato qui... ma ce truov semp miez 'a via.
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Canzone dedicata all'amore per la propria terra visto da un emigrante, in questo caso Napoli. Infatti, quando dice: "pensa ca si stat a primm.. Tu si tutt a vita mia"... A primm è intesa come prima città, quella natale.
In un intervista lui racconta anche che si ispira alle persone che ha conosciuto all'estero, precisamente i migranti italiani conosciuti in America a Little Italy; ma anche ai migranti che vengono da paesi africani e che sentono la mancanza delle loro radici...
Molto profondo e in alcuni tratti personale, non a casa Clementino è uno dei pochi cantanti che ancora oggi dopo il successo, non ha lasciato la sua terra, ne la sua casa natale!!!
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