Impressioni di settembre, significato
di Premiata Forneria Marconi
- Richiesto da Califfo96
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Straordinario pezzo d'esordio della P.F.M, scritto da Mogol e datato 1971.
Una mattina uscendo di casa Mogol vede ciò che lo circonda e lo descrive con poesia e realismo.
Numerose considerazioni su questo pezzo si possono trovare qui. Nell'articolo si notano vari aspetti del brano, tra cui che Impressioni di settembre ha una particolarità: si tratta di una canzone con un ritornello musicale e non cantato.
Non vorrei spingermi troppo in là, ma musicalmente mi ha sempre ricordato certe sonorità alla Rober Wyatt, e in questo ho in mente Rock Bottom e sotto questo profilo posso ritrovare la fonte della mia suggestione in una riflessione sulla vita che mi pare accomuni entrambe queste espressioni artistiche.
Siamo in quel limbo tra il buio e il primo albeggiare. Il sole si fa simbolo di una speranza, della speranza che il giorno rinasca. E' settembre, l'estate è finita, la giovinezza è trascorsa e io mi trovo a capire chi sono
Una mattina uscendo di casa Mogol vede ciò che lo circonda e lo descrive con poesia e realismo.
Numerose considerazioni su questo pezzo si possono trovare qui. Nell'articolo si notano vari aspetti del brano, tra cui che Impressioni di settembre ha una particolarità: si tratta di una canzone con un ritornello musicale e non cantato.
Non vorrei spingermi troppo in là, ma musicalmente mi ha sempre ricordato certe sonorità alla Rober Wyatt, e in questo ho in mente Rock Bottom e sotto questo profilo posso ritrovare la fonte della mia suggestione in una riflessione sulla vita che mi pare accomuni entrambe queste espressioni artistiche.
Siamo in quel limbo tra il buio e il primo albeggiare. Il sole si fa simbolo di una speranza, della speranza che il giorno rinasca. E' settembre, l'estate è finita, la giovinezza è trascorsa e io mi trovo a capire chi sono
No, cosa sono adesso non lo so
sono un uomo, sono un uomo in cerca di se stesso
no, cosa sono adesso non lo so
sono solo, solo il suono del mio passo...
La natura che mi circonda è ora un tutt'uno.
Essa mi attraversa è la compagna di questo viaggio introspettivo di cui non ho alcuna certezza se non il rumore che fa il mio stesso procedere.
Tutto converge in un'unica sinfonia dove emergono le corrispondenze tra il percorso di conoscenza/scoperta
e l'ambiente:
Un cavallo tende il collo verso il prato
resta fermo come me:
faccio un passo, lui mi vede, è già
fuggito...
Una consapevolezza affiora in chiusura del pezzo. Al di là di tutte le aspettative, dei sogni riposti nel cammino umano c'è un 'procedere' più grande, che è il proseguimento della vita. Malinconico, ineluttabile è il verso con cui ci lascia la P.F.M.
Al di là di tutto, le mie conquiste si confrontano con la piccolezza dell'esperienza umana perchè, mentre io cerco di dare un senso e una direzione al mio cammino
intanto il sole tra la nebbia filtra già:
Il giorno come sempre sarà.
5
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Impeccabile.
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