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Significato più votato
Non vuole che il suo volto venga riconosciuto e per certi aspetti è come, secondo me, che ritenesse irrilevante l'identificazione con un solo individuo, trattandosi - da un lato - di un progetto collettivo (il milanese Motel Forlanini ) e dall'altro di superare l'accostamento tra una specifica persona (specie se famosa) e il suo pensiero, per sottolineare l'universalità del messaggio che lancia. In questo secondo me Myss Keta è tutte le donne. Il suo essere velata va inoltre a insinuarsi in una tra le questioni spinose che riguardano l'immagine femminile.
Le costrizioni che riguardano il femminile non sono solo votate a celarne il corpo ma altrettanto a esibirlo.
Che significato ha il Burqua di Gucci?
Le immagini contenute nel video di Burqua di Gucci mi sembra che vogliano anzitutto mostrare proprio questo aspetto. Una sequenza che sottolinea la schizofrenia cui è sottoposta (e a cui si lascia sottoporre, non essendo secondo me semplicemente una posizione passiva) la donna nella società occidentale. Pezzo di carne mostrato per incrementare gli ascolti, Medea contemporanea, creatura debole e sofferente.
Vale la pena qui soffermarsi tanto sulle parole del testo, quanto sul significato complessivo che emerge dalla visione e dall'ascolto congiunti: trattandosi, come accennato prima, di un progetto collettivo che spazia dalla musica, al video, alla grafica, i vari strumenti si completano tra loro e concorrono alla creazione di una immagine unica.
Secondo me qui parliamo di donne e società. O meglio, parliamo del modo in cui la società ha ritagliato dei luoghi clichè alla donna.
In altri termini, la critica che emerge da questo pezzo di Myss Keta mi pare sia la spettacolarizzazione di una segregazione all'interno di coordinate dettate da esigenze televisive come mostra la ripresa di molte sequenze tratte dalle reti Mediaset, in un ribaltamento che (grazie alla suggestione del volto coperto di Myss Keta) ci fa credere di essere davanti a uno speciale di Al Jazeera.
Eppure non è più il femminismo degli anni '70, arrabbiato e unidirezionale il soggetto di questo testo.
(E da questo punto di vista mi viene spontaneo collegare Burqua di Gucci a #FIGHECOMEILPANICO .
Le prospettive ora si confondono e le identificazioni ideologiche tendono a sfumare l'una nell'altra, trasformando gli ideali in brand.
Da questo punto di vista il ripetere ossessivo il titolo BURQUA DI GUCCI mi sembra che possa andare in questa direzione e ci mostra che la psicosi non è più solo appannaggio dell'Occidente ma coinvolge chiunque rientri all'interno della dialettica oppressore-oppresso, perchè rispondente alle medesime logiche perpetrate nel nuovo campo di battaglia, ovvero: i media.