Ho messo via

Un capolavoro sfornato dal nostro amato Luciano, in questa canzone troviamo un po' la rabbia e frustrazione del protagonista che cerca di mettere da parte l'amore per la sua donna ormai terminato, ma lui riesce a lasciarsi alle spalle tutto ma non lei; lei è troppo da abbandonare così come se niente fosse. Come si capisce dal ritornello lui cerca di lasciare del posto vuoto per chi vorrà venire ma quel posto sarà sempre occupato da lei che nonostante tutti gli sforzi non se ne andrà mai.

Per quanto riguarda il significato di questa canzone del Liga ho trovato questa spiegazione che trovo molto convincente e sulla quale non trovo ho da aggiungere perchè assomiglia molto alla spiegazione che mi ero già dato io: http://www.italica.rai.it/scheda.php?scheda=canzone_ligabue_homessovia:

"Ho messo via", nella sua mestizia, è in qualche modo il prototipo delle dolenti ballate che nel tempo diverranno le cose del nostro più conosciute e apprezzate dal pubblico. Catalogo delle cose e dei ricordi che si accumulano nella vita d'un individuo, la canzone è però un pacato omaggio all'amore che dura, sopravvive, ci accompagna nel corso delle giornate, tra dolori e gioie, vittorie e sconfitte.

per un forte amore ormai distrutto il cantante mette via tutti i suoi ricordi ma non riesce a mettere via lei.

Dedicata al nonno??!!

Penso che invece lui riesce a mettere via tutto dai ricordi alle cose ma non lei, in quanto mai del tutto innamorato. Quindi nonostante il bene, oforse l'amore o solo la passione lui non riesce a metter dentro il cuore lei.

Secondo me parla di un amore ormai finito che il protagonista non riesce a "mettere via" e collegato ovviamente a tutte le cose che uno non riesce a mettere via, ad un periodo di confusione. Canzone meravigliosa!

La canzone dovrebbe essere dedicata al padre Giovanni, in un concerto all' olimpico di Roma (c'è anche il DVD) presenta 'ho messo via' in questa maniera: "voi siete qui questa sera perchè è successo un fatto tanti anni fa: c'era un omino che gestiva una balera, e tutte le sere tornava a casa dicendo 'i musicisti sono tutti dei gran morti di fame'. Poi una sera lo seguii nella sua balera e vidi che in realtà aveva un gran rispetto per tutti gli artisti di liscio'. Un giorno tornò a casa con una chitarra, io non gliela avevo chiesta, e quando regali una chitarra a qualcuno lo costringi quasi ad imparare a suonare (motivo per la quale Liga si è invogliato a suonare ed è arrivato dove è ora che tutta Italia lo conosce). Se voi siete qui questa sera (appunto) è perché comunque su questa terra è passato questo omino che purtroppo se n'è andato 7 mesi fa e il suo nome era Giovannino". (Giovanni Ligabue)

Il papa'

é un amore unilaterale, di quegli amori che ti segnano e che ti porti sempre con te. Ci sono persone ed occhi che non puoi rimuovere mai.Puoi a vote pensare di odiarli forse solo perchè li ami di più.

Mal di te