Vita

Anche gli angeli capita a volte sai si sporcano...
Vita apre l'album DallaMorandi del 1988, ma che significato ha Vita?

Questa canzone è stata scritta da Mogol e Mario Lavezzi, che a proposito ha dichiarato: "All'inizio la canzone si intitolava 'Angeli sporchi', ed iniziava con le parole 'Cara in te ci credo': era dedicata a una ragazza che aveva avuto delle traversie, e si era un po' persa per strada… Dalla ci impose una modifica: la parola 'cara' diventò 'vita' perché a qualcuno poteva dare l'impressione che lui e Morandi si chiamassero così tra loro… A Dalla il brano piacque subito: lui cercava delle canzoni per il disco con Morandi perché l'idea di incidere un album era stata presa di slancio, e non aveva niente di pronto", fonte:.

Su questo brano è stato scritto che: "i due vecchi amici si avvalsero della collaborazione di alcuni giganti della canzone d'autore e della poesia: Mogol, Guccini, Cocciante, Battiato, Roversi, poi si scambiarono ruoli e canzoni, infine inserirono perfino un brano di Monk. Tant'è che i brani memorabili del disco sono tantissimi, vado elencando: Felicità, Cuori di Gesù, Il duemila, un gatto e il re, Chiedi chi erano i Beatles, Vita, Che cosa resterà di me, C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, Emilia, Amore piccolino, Il cielo"; Fonte:.

Vita, e in generale la collaborazione con Dalla, sancì la ripresa di Gianni Morandi dopo un periodo di crisi che attraverò buona parte degli anni '80 e, d'altro canto, incise non poco anche nella carriera di Dalla che, dopo il rifiuto subito da Battisti, riuscì finalmente a trovare un collaboratore sul palco; fonte:.

Questa è la copertina del vinile:

Il significato di questa canzone secondo me parla di chi ha già vissuto una parte della propria vita, ha iniziato a collezionare esperienze che si sono già trasformate in rughe. Di chi ha attraversato delle delusioni o un periodo difficile che ha portato a mettere tutto in discussione, a scoraggiarsi, a credere che non ci fosse più una via di uscita: non è stato facile
uscire da un passato che mi ha lavato l'anima fino quasi a renderla un po' sdrucita. Esperienze vissute che lasciano dei segni leggibili.

Vita io ti vedo tu così purissima da non sapere il modo l'arte di difendermi e cosi ho vissuto quasi rotolandomi per non dover ammettere d'aver perduto. Qui si racconta di quando, per non dover ammettere che le cose non sono andate come si sarebbe voluto, si mente, si cercano degli stratagemmi per mistificare la sconfitta, perchè è più facile mentire che ammettere l'umiliazione. Mi sembra che nel complesso il tema di questa canzone sia il fallimento e in particolare la consapevolezza di un fallimento.

Parla forse di quando, trascorsa la giovinezza coi suoi impeti, si iniziano a fare i primi bilanci e ci si accorge forse che non corrispondono affatto alla messa in pratica dei propri sogni di un tempo? Forse, ma con una forte nota di speranza:
e rinasce un fiore sopra un fatto brutto. Un po' come, con una poetica molto diversa, anche Fabrizio De Andrè ci diceva: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior, dopo una lunga descrizione del momento difficile, con queste parole si vuole ridare fiducia alla vita, quella stessa fiducia che è esplicitata fin dalla prima strofa: vita in te ci credo, le nebbie si diradano.

Incipit che inizialmente era cara in te ci credo e che fu modificato nell'attuale dopo che Mina si rifiutò di interpretarla.