quant'è bella giovinezza
Fabrizio De Andrè
in
La domenica delle salme
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interventi
Ancora una volta sono d'accordo, ma integrerei accennando al riferimento ai noti versi di Lorenzo il Magnifico, Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia, chi vuol esser lieto sia, del diman non v'è certezza, dalla poesia Canzona di Bacco. Un inno all'edonismo e all'effimerità della vita. Il riferimento potrebbe non essere così palese per i più giovani, che non hanno studiato troppo a fondo il Rinascimento.
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reazioni a questo significato
auto-determinazione dell’individuo (fino ai limiti dell’isolamento solipsista), che viene a sostituirsi al potere costituzionale.