Richiesto da Ingiz
Pubblicato 23 gennaio 2019
Ultima interpretazione 23 gennaio 2019
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La notte passava lenta
Passava lenta la nottata che inondava come lava quella strada e la sua casa bianca in via Pascal
Nel tempo l’aria era cambiata, la città s’era ingoiata la campagna, circondata da palazzi e bar
Fuori il mondo cambiava, là intorno alla casa, poi giorno per giorno il contorno
E vittorio guardava, là sul davanzale e sua moglie in soggiorno cantava un’aria in fa di Bach.
Donata amava la rugiada che imperlava la genziana germogliata ed invidiata in tutto il boulevard
e il suo sorriso un po’ attempato una alba ambrata che sorgeva ogni giornata dentro i margini del suo foulard
a volte lui domandava, la immersi nell’afa, -a che pensi Donata ?-
la notte ha un codice e chiama gli occhi tuoi in onice e giada, e lei intanto lo guardava e gli diceva ancora:
resta con me, con me, se stai con me tu qui stasera
il sole non c’è, non c’è, la fuori è notte e il buio impera
resta con me, con me , se stai con me qui a notte piena
stare io e te, io e te: non basterà una vita intera
sembrava eterna là dopo la grande guerra quell’estate in cui la vide per le strade nella sua città
Presso una breccia dovuta alla contraerea lui aveva un po’ di terra messa a regola là in via Pascal
e la incontrava ogni tanto, intrecciando il suo sguardo ai suoi occhi tra i fori nel marmo
si presentò all’alba, coi fiori di campo e parole d’amore, soffioni nell’aria
Com’era bella la sposa vestita a festa, radiosa, pudica e fresca, poi donna felice e puerpera
E in quella terra un tugurio poche finestre, da buco di rovi e vespe, divenne di luce e festa
E lui con le sue mani, ne eresse le basi poi i piani, le travi: il domani
Negli acri tra tigli, negli anni coi figli, poi figli dei figli: lei che piange di felicità.
resta con me, con me, se stai con me tu qui stasera
il sole non c’è, non c’è, la fuori è notte e il buio impera
resta con me, con me , se stai con me qui a notte piena
stare io e te, io e te: non basterà una vita intera
Era passato tanto tempo e un cielo nero, un vero gelo là tracciava un suo disegno nell’oscurità
quando lei disse, sai non temo anche se tremo, sai che credo che staremo sempre insieme senza avere età
colpi di tosse, nel buio di quella notte, quando lei perse le forze poi sognando se ne andava altrove
pioveva a fiotti, le nubi sopra coltre, quando lei chiuse i suoi occhi lui non resse e la seguì in due ore
il caldo del pianto, il vuoto nel cardio e anche senza più fiato lei sembrava chiamarlo,
una vita accanto, la mente funziona a incastro, a capire a fondo il mondo ogni giorno ti serve l’altro
Oggi non nevica, fuori c’è l’erba medica e Donata canta piano e guarda fuori con curiosità
E c’è un cartello là fuori c’è scritto “in vendita”, lui osserva chi si ferma per guardarlo lungo via Pascal
A chi chiede di chi era questa casa in sta via? là la gente gli risponde che cent’anni anni fa
visse una coppia, una storia d’amore autentica, una storia così bella che si dice siano ancora là…
resta con me, con me, se stai con me tu qui stasera
il sole non c’è, non c’è, la fuori è notte e il buio impera
resta con me, con me , se stai con me qui a notte piena
stare io e te, io e te: non basterà una vita intera
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