Odio le stelle
Richiesto da Anonimo
Pubblicato 21 novembre 2013
Ultima interpretazione 11 gennaio 2023
Interventi 5 · Visualizzazioni 501 · Annotazioni 0
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Significato più votato
Secondo me, Francesco Sarcina ha utilizzato la metafora delle stelle per descrivere le opzioni od, ancor meglio le scelte, che l'uomo può trovarsi sempre davanti e che, anche se sono due cose completamente diverse, hanno una cosa in comune... queste due figure sono l'Amore e l'Odio. Infatti, seguendo l'ultimo pensiero che ho espresso, sono due cose che ti prendono entrambe totalmente... infatti od uno ama e crede nell'Amore e lo porta assiduamente avanti, seguendolo fermamente, oppure uno odia, odia tanto, odia forte e lo cerca di trasmettere anche agli altri... ed in questo caso lui si paragona ad una stella perché lui odia ed ama in silenzio, Si, in silenzio... e la dedica all'Amore della sua vita... E permettetemi di esprimere la mia parte preferita della canzone... ----Odierò le parole della gente che critica e giudica sempre quando poi non si è presenti così parlano e inventano ma perciò che in fondo più li spaventa ---- Queste 5 righe che introducono la canzone, a parere mio sono bellissime... infatti è vero che la gente critica e giudica alle spalle...ma alla fine lo fanno perché hanno paura e non accettano sé stessi...ed in fondo sono invidiosi di te... e si dimostrano vigliacchi, falsi, ipocriti ì, bugiardi, meschini e ... patetici. Tizifan BimbaDentri
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E' dedicata al padre, come è scritto alla fine del videoclip ufficiale
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Una canzone assume un significato importante in un momento particolare della nostra vita...Francesco Sarcina ci ha fatto questo splendido dono...è bellissima!♥ grazieeeeeeee FRANCESCO♡♥♡
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Testo
Centocinquanta stelle
in fila indiana,
in questa notte umida
che sa di maggiorana,
in questa notte splendida
che sa di malva,
centocinquanta stelle
in questa notte calda.
Centocinquanta stelle
o centocinquantuno
ed io che le sto a contare
in questo cielo di nero fumo.
Le conto e le riconto
e vai col tango,
in questa notte lurida
che sa di fango.
E tirano certe bombe
che nessuno se le aspettava,
in questa notte storica
senza lapilli
e senza lava
e tirano certe bombe
che sembrano dei giocattoli
che ammazzano le persone
e risparmiano gli scoiattoli.
Centocinquanta stelle
e più di una scintilla,
in questa notte isterica
che sa di camomilla,
centocinquanta stelle
o millecinquecento
ed io che le riconto
e piano piano mi addormento.
Centocinquanta stelle
ed una stella sola
in questa notte ipocrita
che sa di Coca Cola,
una notte così amichevole
da dormire in un sacco a pelo,
centocinquanta stelle
in mezzo al cielo.
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