Poi vegnan a pigiàtela i câmé
Te lascian tûttu ou fûmmu dou toêu mesté
Tucca a ou fantin à prima coutelà
Mangè mangè nu séi chi ve mangià
Fabrizio De Andrè
in
A çimma
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E' la chiave di lettura del brano. "Mangiate, mangiate, non sapete chi vi mangerà" è il monito che i poveri, gli ultimi, quelli che vengono definiti "scarti sociali" (come gli scarti alimentari con cui viene peraltro cucinata la cimma) fanno ai ricchi, in una ipotesi di lotta collettiva utopica contro chi li depreda delle cose migliori per cui hanno lavorato ("ti lasciano tutto il fumo del tuo mestiere"). Una lotta che, secondo la visione dell'album, non sfocia però in una ribellione vera e propria.
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reazioni a questo significato
Poi vengono a prendertela i camerieri
ti lasciano tutto il fumo del tuo mestiere
tocca allo scapolo la prima coltellata
mangiate mangiate non sapete chi vi mangerà