Richiesto da Zia
Pubblicato 13 ottobre 2013
Ultima interpretazione 16 giugno 2014
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Faccio brutto il ferro sotto la mia tuta di ginnastica,
e rime taglienti come le posate in plastica.
Anche se a otto anni ho fatto un po’ di danza classica,
la mamma mi diceva: “Col tutù mi sei fantastica”.
Ma poi insieme ad un mio amico che lavora a Banca Intesa,
ho iniziato a fare brutto e a preparare la mia ascesa.
Insieme alle mie bitches dormo con la luce accesa,
arrivo con la gang e spaccio buste della spesa.
Una volta al giorno lucido la Beretta,
quando non so’ cosa fare incendio una camionetta,
ogni rapper mi rispetta perchè arrivo dalla strada,
“E in effetti sono rapper anch’io ma arrivo da casa”.
Voglio la fama dei Beatles e non i fan di John Lennon,
non ho la marijuana sotto il doppio fondo del termos,
e la polizia mi ha detto che sono in stato di fermo,
“Guarda che non sono un drogato, sono un ragazzo moderno”.
Faccio brutto, faccio brutto, faccio brutto,
ho visto più erba di un corso di giardinaggio.
Faccio brutto, faccio brutto, faccio brutto,
ho visto più lame di un corso di pattinaggio sul ghiaccio.
Oggi ho ritirato almeno venti grammi di moffo,
me le imbosco dentro le mutande gialle di SpongeBob.
Spingo la mia merda e vado molto di corpo,
e ad ogni live stacco a morsi la testa di Ozzy Osbourne.
Ma la catenazza d’oro preso nell’uovo di pasqua,
giro coi fusilli crudi e ti chiedo se vuoi una pasta.
Non esco mai di casa se non ho il mio ferro in tasca,
però prima mi sistemo un po’ i capelli con la piastra.
Grido “Poliziotti Infami” ma con voce un po’ indecisa,
poi mi sente mio papà mentre si toglie la divisa.
Mangio pane e malavita e pippo polvere da sparo,
ho il poster di Tupac con la faccia di Totò Cuffaro.
Ho un odio represso verso tutte le persone gay,
ma poi limono con la foto del cantante dei Green Day.
Quattro giorni galera, risse ogni sabato sera,
i soliti racconti finti, tratti da una storia vera.
Una volta al giorno lucido la Beretta,
quando non so’ cosa fare incendio una camionetta,
ogni rapper mi rispetta perchè arrivo dalla strada,
“E in effetti sono rapper anch’io ma io arrivo da casa”.
Voglio la fama dei Beatles e non i fan di John Lennon,
non ho la marijuana sotto il doppio fondo del termos,
e la polizia mi ha detto che sono in stato di fermo,
“Guarda che non sono un drogato, sono un ragazzo moderno”.
Faccio brutto, faccio brutto, faccio brutto,
ho visto più erba di un corso di giardinaggio.
Faccio brutto, faccio brutto, faccio brutto,
ho visto più lame di un corso di pattinaggio sul ghiaccio.
Vita nel ghetto, ma quando non smazzavo nel parchetto,
mi vestivo da Naruto alla fiera del fumetto.
E non sono cambiato con l’arrivo del successo,
semplice, perchè non sono stato mai me stesso.
Per amore della fama ogni cosa è lecita,
prendi la tua piccola parte, in questa grande recita.
E se menti come gli altri, non puoi farne più altrimenti,
la fortuna mi ha baciato prima di lavarsi i denti.
Faccio brutto, faccio brutto, faccio brutto,
ho visto più erba di un corso di giardinaggio.
Faccio brutto, faccio brutto, faccio brutto,
ho visto più lame di un corso di pattinaggio sul ghiaccio.
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