Franco Battiato
Cronologia
1945
Franco Battiato nasce nel comune di Jonia nell'anno 1945, il 23 Marzo.
Da lì a poco sarebbe finita la seconda guerra mondiale.
Gregorio Alicata così descrive Riposto, la frazione dove nasce Franco Battiato.
Da lì a poco sarebbe finita la seconda guerra mondiale.
Gregorio Alicata così descrive Riposto, la frazione dove nasce Franco Battiato.
Riposto era un bel paesotto dal traffico inesistente dove si giocava a pallone per la strada.
Un luogo di pescatori abbastanza emancipato per gli standard dell'epoca, vista la vicinanza con Catania e Taorminia; con un mercato, una pescheria rinomatissima e molti giovani.
[..]
La spiaggia era affollatissima durante l'estate, mentre al giorno d'oggi è inesistente perché l'area è totalmente occupata dal porto turistico.
Altra caratteristica era la presenza di un istituto nautico, uno dei pochi in Sicilia.
Riposto era quindi un paese di imbarcati, spose con mariti sempre in giro per il mondo per anni.
1949
Sembra che Battiato abbia iniziato ad occuparsi di musica già a tre anni.
Il nonno infatti compra una specie di chitarra.
Il piccolo Battiato scopre la magia del suono pizzicando le corde.
L'anno successivo riceve anche un'armonica.
A cinque anni inizia lo studio del piano praticando sull'organo della chiesa.
Il nonno infatti compra una specie di chitarra.
Il piccolo Battiato scopre la magia del suono pizzicando le corde.
L'anno successivo riceve anche un'armonica.
A cinque anni inizia lo studio del piano praticando sull'organo della chiesa.
1964
A 19 anni Franco Battiato decide di emigrare a Milano per frequentare gli ambienti musicali che gli stanno a cuore.
Riguardo al suo arrivo a Milano, Franco Battiato, in una intervista ha dichiarato di non aver sofferto la distanza con la sua terra natia anche se il paesaggio e il clima erano sicuramente molto diversi.
Riguardo al suo arrivo a Milano, Franco Battiato, in una intervista ha dichiarato di non aver sofferto la distanza con la sua terra natia anche se il paesaggio e il clima erano sicuramente molto diversi.
Arrivai a Milano e mi accolse una nebbia che si tagliava col coltello, non si vedeva nulla, e questo succedeva per sei mesi l'anno.
Addirittura alle fermate dei tram si sentiva prima il rumore della vettura in arrivo e solo dopo la si intravedeva, tanta era la nebbia.
Io però invece di essere spaventato o intimidito dalla differenza con i miei posti natii mi sentivo proprio a casa, ero felice di esserci.

Curiosità
Il vero nome di Franco Battiato è Francesco.
Il cognome Battiato sembra che derivi dal siciliano vattiato che significa battezzato.
Il cognome Battiato sembra che derivi dal siciliano vattiato che significa battezzato.
Battiato ha dichiarato che in quarta elementare scrisse un tema il cui titolo era "Io, chi sono?".
Nella stessa intervista inoltre dichiara:
Nella stessa intervista inoltre dichiara:
A casa mia non c'era un libro o un giornale, i miei erano genitori fantastici ma tra le mura domestiche non girava molta cultura.
Franco Battiato in gioventù ha giocato per diverso a tempo a calcio con grande passione.
Il suo ruolo era difensore.
È stato anche terzino nell'Akgragas (Agrigento).
La sua passione però è stata la squadra del proprio paese di provenienza.
In particolare ha raccontato di un autogol decisivo inflitto alla propria squadra (Riposto) contro l'Acireale.
La carriera calcistica di Franco si chiude con un incidente: un palo di una porta, dopo lo sgambetto di un avversario, decide di lasciare per sempre un segno, ancor oggi visibile, sul naso di Battiato.
Da allora nel calcio si segnala solo una presenza nella nazionale cantanti contro la rappresentativa cantanti.
Il suo ruolo era difensore.
È stato anche terzino nell'Akgragas (Agrigento).
La sua passione però è stata la squadra del proprio paese di provenienza.
In particolare ha raccontato di un autogol decisivo inflitto alla propria squadra (Riposto) contro l'Acireale.
La carriera calcistica di Franco si chiude con un incidente: un palo di una porta, dopo lo sgambetto di un avversario, decide di lasciare per sempre un segno, ancor oggi visibile, sul naso di Battiato.
Da allora nel calcio si segnala solo una presenza nella nazionale cantanti contro la rappresentativa cantanti.